La pioggia cade incessante dalla mattina. Le goccioline d'acqua si inseguono sulla lastra di vetro della finestra che divide camera di Manuel dal resto del mondo esterno. Quando il cielo è così grigio, il ragazzo, di solito, riflette un umore dello stesso colore; ma non quando nella stanza con lui c'è Simone.
I due hanno l'abitudine di passare il tempo che passa dalla fine delle lezioni all'inizio del turno di Manuel insieme; preferiscono passarlo seduti su qualche panchina della città, ma la persistenza della perturbazione li ha costretti a virare in un luogo al chiuso. Hanno scelto casa del più grande perché in quella di Simone avrebbero avuto Dante a fare da guardiano.
Sì, perché, nelle rare occasioni in cui Manuel aveva passato del tempo chiuso tra le quattro mura di villa Balestra era stato assurdo il numero di volte che il padre di Simone aveva fatto irruzione in camera – o in qualunque stanza in cui si ritrovavano da soli – per fare le domande più assurde. Manuel, una volta, si era anche divertito a contare quanti minuti passassero tra un'interruzione e l'altra e il periodo più lungo, senza intromissioni, era stato di dieci minuti.
Le domande erano molto varie, dal "Simone, sai per caso dove la nonna lasciava il ferro da stiro?" - per poi scoprire che quello che avevano Virginia l'aveva portato via – al "Simone, ma cosa vuoi mangiare domani sera per cena?" - chiesto con 36 ore di anticipo; oppure entrava in camera asserendo di aver dimenticato lì qualche suo volume di filosofia. Scuse accampate per poterli controllare, come se avessero potuto compiere chissà quale crimine insieme.
Quindi, sapendo che, sicuramente, Dante Balestra quel giorno sarebbe tornato direttamente a casa dopo la giornata scolastica, hanno optato per andare a casa di Manuel.
Simone era stato entusiasta all'idea, anche perché non era mai entrato in casa dell'altro ed era molto curioso di vedere come fosse, soprattutto la sua camera.
Dopo aver lasciato gli ombrelli grondanti al lato della porta, per evitare che gocciolassero per tutta casa, Simone si era perso ad osservare quei piccoli dettagli che rendevano particolare l'appartamento, anche se non era grande e spazioso come casa sua.
La cucina con i mobili con le ante tutte di diverso colore – eredità della nonna di Manuel, che, a quanto pare, assomigliava molto ad Anita per eccentricità; il piccolo salottino con il divano coperto da uno di quei teli che spesso aveva visto vendere in spiaggia – ricordo dell'adolescenza di Anita, a quanto Manuel gli ha raccontato; il corridoio con i mobili ripieni di statuine di tartarughe di varie dimensioni e materiali – fissazione della madre, gli aveva detto l'altro ragazzo.
Poi, finalmente, hanno fatto ingresso in quella che è la stanza di Manuel. L'arredamento di quella camera è veramente molto scarno: un letto, un armadio e una scrivania piena zeppa di libri. Simone si guarda intorno e nota subito che in quell'ambiente, effettivamente, non ci sono mobili adatti a contenere libri. I volumi sono accatastati in piccoli gruppi e ricoprono tutto il perimetro della stanza, lasciando, comunque, lo spazio sufficiente per camminare.
L'attenzione di Simone viene, poi, catturata da una piccola torretta in plastica blu, alta una trentina di centimetri, contenente vari CD. Si avvicina per scrutare bene i titoli presenti all'interno di quella piccola collezione di album musicali, poggiata su un lato della scrivania: i nomi presenti vanno da Battisti a Gazzelle; nomi che Simone ha sicuramente sentito, anche se non può dirsi esperto. Un nome su tutti però lo intriga. Prende tra le mani il CD e lo osserva; in copertina c'è un ragazzo con i capelli platinati e il busto tutto tatuato, immerso per metà nell'acqua; dietro di lui un ghiacciaio – sicuramente opera di un fotomontaggio, pensa Simone.
"E questo chi è? Non l'ho mai sentito nominare.", chiede a Manuel, che nel frattempo aveva seguito tutti i suoi spostamenti con grande apprensione, come se Simone dovesse dare un giudizio finale sulla sua camera dal quale sarebbe dipesa la loro relazione.
STAI LEGGENDO
Love is paranoid
FanficSequel della ff "Where you lead, I will follow", in cui i Simuel seguono le orme dei Literati. Sono qui per dare un finale degno a Rory e Jess, attraverso Simone e Manuel.