Capitolo 10

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La presa di posizione di Katsuki fu incredibile, da lasciare Eijirou senza fiato.
Le mani, strette al cuscino, posate ai lati del viso del rosso, mentre le labbra si cercavano, affamate, vogliose di sempre più contatto, di un'unione viscerale.

Le lingue si rincorrevano, intrecciandosi e spingendosi in un gioco di dominanza che Eijirou aveva accettato veramente bene, il che fece impennare l'erezione del biondo, che si ritrovò a cavalcioni sul bacino dell'altro, con in sottofondo il film che proseguiva nella storia.

Ma chi stava ad ascoltare quelle battute, quando c'era un incendio a divampare tra quei corpi?

Il minore non aveva idea di dove mettere le mani, le muoveva alla ricerca di un appiglio che in genere trovava sempre nei corpi femminili.
Centimetri di vuoto stavano tra il corpo di Katsuki e il palmo di Eijirou, che tentava in ogni modo di mantenere una certa lucidità in quel momento di piacere liquido.

Si rese conto che non gli dava fastidio avere il corpo di un altro ragazzo addosso, certo, non ci era abituato, ma sentire i versi profondi che arrivavano dal petto del biondo gli annebbiava la vista!

Sapeva quanto fossero virili, e non erano i mugolii acuti che Mina gli regalava... erano versi animaleschi, quasi dei ringhi e dei grugniti, e la sua erezione rispondeva...

Non aveva bisogno di darsi delle risposte, non doveva cercarle, perché sapeva molto bene quanto fosse attratto dal suo migliore amico...

E con uno schiocco umido le labbra si separarono, lasciandoli uniti da quel rivolo di saliva che sembrava un filo conduttore per quei due animi.

Mai una volta Katsuki era riuscito a godersi un bacio di quel tipo con Shouto, lo sapeva che il contatto con le labbra era qualcosa di... Più.
Come una firma su un legame... Ed era felice di poter instaurare qualcosa con il rosso, che con lo sguardo velato lo osservava, arrossato in viso e con il respiro affannato.

"Come... Ti è sembrato...?". La voce grattò nella gola del biondo, che poggiò le mani sul petto di Eijirou, socchiudendo gli occhi nel sentire quei muscoli guizzare. I pettorali erano così prorompenti, e stringerli tra le mani gli dava un senso di completezza, come se avessero avuto lo scavo perfetto per le sue dita, pronti ad accoglierlo in una presa di piacere.

La domanda era semplicemente per l'occorrenza... Perché poteva benissimo percepire che tra i loro corpi coperti l'erezione di Eijirou era ben sveglia e pronta, piena di richieste da esaudire... E che lui sarebbe stato tanto felice di rispondere ad ogni suo bisogno.

"N-Non... M-male...". Sussurrò l'altro, afferrando il coraggio e riuscendo a portare le man sui suoi fianchi, sfiorando con i pollici le anche rigide e il bacino stretto.

Non poté non pensare a quanto effettivamente fosse bello. I muscoli sembravano scolpiti, e la pelle era liscia... Lentamente si insinuò con le dita sotto alla canottiera nera, solleticando appena quella pelle delicata, e godendosi il mugolio di approvazione che lasciò le labbra del maggiore.

Lo trovava bello... Ed in quella loro bolla non c'era niente di sbagliato.

"Puoi toglierla...". Quel ragazzo non sembrava affatto Katsuki, non gli stava urlando contro e non lo stava offendendo, ma attendeva pazientemente le sue mosse, lasciandolo in tranquillità in quel suo momento di sperimentazione.

Sapeva che era quello... Però... Però sperava di riuscire a lasciare un segno.
Perché ne aveva bisogno... Aveva bisogno di quegli occhi sul proprio corpo, occhi che lo vedevano sul serio! Che non osservavano compiaciuti solamente l'involucro, ma che sapevano ammirare anche ciò che di nascosto c'era.

E così, le dita di Eijirou sollevarono i lembi della maglia, sollevandosi con la schiena e lasciando che il tessuto scoprisse quella carne... Trovandosi faccia a faccia con il biondo, che con la sua solita aria di sfida stava trattenendo un fiume di parole.

Come and Get MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora