Capitolo 11

184 28 8
                                    

"S-Scusa... n-non... non sono riuscito a... Mh...".

"Taci, capelli di merda...". Un ghigno leggero si fece spazio sul viso di Katsuki, mentre si passò lentamente le dita tra i capelli, tentando di prendere un ritmo più lento per la respirazione. L'erezione gli faceva dannatamente male, ma sentire quel verso così profondo, quelle mani che avevano decisamente lasciato il segno sulla sua pelle... andavano oltre ogni suo pensiero.

E poi, quegli occhi in quel momento erano qualcosa di incredibile... luminosi e belli, come se si fossero puliti di quell'ombra che li aveva coperti, non facendoli risplendere come dovevano fare realmente.

Le pupille, sempre più ampie, scesero nuovamente sul suo torso nudo, che si abbassava ed alzava rapidamente, ma non si mosse da quella posizione, lasciandosi guardare... davvero.

Sentiva il proprio cuore correre, come se un terribile mostro lo stesse rincorrendo, ma di fronte a sé aveva una persona vera e dolce...

Non era abituato, no...

"P-Posso... Mh... cambiarmi...?".

"Ho detto... taci... - Sussurrò con voce roca il biondo, abbassando le mani ed iniziando finalmente a tastare quel corpo che sembrava fatto di vero e proprio marmo - Ci penso io...". Ed il rosso non ebbe il minimo tempo per rendersi conto di ciò che stava avvenendo: il suo caro Bakubro gli aveva già sfilato con una velocità impressionante la t-shirt, passando già a sfare il laccio dei suoi pantaloni della tuta.

E si maledisse... ce l'aveva con sé stesso, perché aveva mentito giorno dopo giorno alla ragazza che gli aveva regalato il suo cuore... Perché mai alcun essere femminile era mai riuscita a fargli impennare una nuova erezione, subito dopo aver raggiunto uno degli orgasmi più rapidi della sua esperienza.

Perché quegli occhi contenevano una luce che era decisamente nuova per lui... una luce che al tempo stesso gli sembrava così... conosciuta.

Ma quando quelle labbra si poggiarono sul suo membro già nuovamente duro, da sopra il sottile tessuto dei suoi boxer, ogni pensiero scomparve con un sonoro poof.
Mina non esisteva nei suoi pensieri, e nemmeno il suo passato... esistevano solamente quei capelli disordinati e quel sorriso da riuscire a mozzargli il respiro ogni volta che lo cacciava fuori.

"Credi che... s-sia meglio aspettare...?".

"Mh... - Lasciò una scia di baci sul sesso del rosso, che tentò di boccheggiare alla ricerca di ossigeno, ma sembrava totalmente a secco di aria - Hai attivato il quirk...?".

"C-Cosa...?".

"E allora... stai zitto... - Le dita arpionarono l'elastico delle mutande dell'altro, mentre con la lingua si leccò le labbra famelico, pronto ad assaporare il suo piatto preferito - Il tuo corpo parla, e in questo momento sta...".

Occhi sgranati.

Bocca perfettamente aperta a disegnare un cerchio perfetto.

Il respiro bloccato in gola da un groppo fatto di stupore...

Ed il pene di Eijirou perfettamente eretto, dalle dimensioni decisamente... fuori dal comune, che si ergeva di fronte al suo viso...

Vene pulsanti, pelle delicata, la punta lucida e rosea, e quei rimasugli di sperma dell'orgasmo appena esploso... eppure, era eretto... duro come la pietra...

In quel momento non aveva nemmeno modo di stare attento alle parole o ai termini, nella sua testa riusciva ad immaginarsi un bel cartello appeso proprio sopra a quel ben di Dio...

"Il più bel cazzo della storia".

Era decisamente difficile trovare qualcosa che lo appagasse alla perfezione... Parliamoci chiaro, se si ha lo strumento giusto ma la incapacità di utilizzarlo, è come avere grandi poteri ma usarli per.. pulirsi il naso?

Come and Get MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora