pomeriggio libero

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mi svegliai nella mia stanza con un dito conficcato nella guancia "ma si può sapere che fai?" domandai con voce rauca a causa del risveglio improvviso e mi sedetti "ti stavo svegliando" disse l'albino alzandosi e mettendosi le mani in tasca "ma scusa che ore sono?" chiesi strofinandomi gli occhi e provando a sistemarmi i capelli "le 12, pensavo mi aiutassi con i ragazzi" disse deluso "pensavi male" ribattei alzandomi

avevo su come pigiama una maglietta maniche corte scollata, che finiva poco sotto il sedere e dei pantaloncini particolarmente corti

girai la testa verso di lui che arrossii "che hai?" chiesi facendo spallucce e poi mi ricordai del pigiama così arrossii pure io leggermente

"pervertito" gli tirai un pugno in testa "potevi evitare di farmi male" affermò massaggiandosi la nuca e io annuii avvicinandomi all'armadio

pescai una divisa e andai a prepararmi in bagno lasciando da solo Gojo

"che dobbiamo fare?" chiesi uscendo dal bagno "sta mattina ho pensato io ai ragazzi oggi pomeriggio non abbiamo nulla da fare" rispose avvicinandosi "quindi cosa pensavi di fare?" domandai "bho ci pensiamo dopo" disse e mi fece strada verso la porta

uscimmo sul corridoio

ora che avevamo capito cosa provava l'altro non c'era più bisogno di comportarsi in modo strano o distaccato, dopo ieri non sapevo bene cosa dire o non dire a quelli che ci stavano intorno, quindi avevo intenzione di comportarmi di conseguenza a come si comportava l'albino

"con gli altri come ci dovremo comportare?" domandai e lui sorrise leggermente "come al solito se ci chiedono qualcosa decidiamo poi, non credo che dobbiamo farne un problema" disse e fece spallucce, sospirai, come faceva a fregarsene?

"Buongiorno signorina Honō" incontrammo i due ragazzi nel corridoio "Yuriko hai intenzione di fare qualcosa questo pomeriggio, se no potremmo fare shopping se per te va bene" chiese la mora

Satoru, di fianco a me, mi diede due colpetti sulla schiena con le dita " scusa Nobara ma..." cercai qualche scusa ma la ragazza fece cenno di non preoccuparmi "Megumi manca poco all'incontro di scambio... il nuovo shikigami?" chiesi "più o meno" rispose

non ero preoccupata per nessuno dei tre, tantomeno per quelli del secondo anno, non avendo mai potuto partecipare a causa del dislivello di forza tra me e gli altri non ho mai capito quanto potesse essere divertente, ma non me ne feci mai un problema visto che anche Suguru e Satoru erano nella mia stessa situazione

più tardi nel pomeriggio l'albino mi portò in giro per Tokyo

"mica non sapevi cosa fare?" domandai incerta mentre camminavamo senza meta "preferivi passare il pomeriggio con Nobara al posto della persona migliore sulla faccia della terra?" ribatté facendo l'offeso con un sorrisetto beffardo per poi mettersi le mani in tasca e ridacchiai

aprii bocca ma la richiusi ci pensai due volte prima di sputare parole di cui potevo pentirmene "che vanitoso..." feci spallucce con gli occhi al cielo

però era vero che a parte me non aveva nessuno con cui uscire, non che io ero in una situazione migliore ma almeno se chiedevo di fare un giro agli studenti non scappavano inventandosi scuse strane

in quel momento mi passò per la mente quanto dovesse essere veramente difficile essere Gojo Satoru, lo stregone più forte di tutti che non può mostrarsi vacilante davanti a nessuno, che doveva far sembrare che andasse tutto bene anche quando non lo era, ovviamente il suo carattere narcisista e arrogante lo agevolavano in questo, ma anche lui aveva dei sentimenti e per quanto riuscisse a sopprimerli erano lì e più li tratteneva più sarebbero stati esplosivi una volta che non riusciva a controllarsi

lo presi a braccetto "non c'è bisogno di agitarsi tanto davanti a uno magnifico come me" mi disse "sicuramente..." risposi sarcastica portando gli occhi al cielo

non sapevo ancora quanto ne sentisse il peso e nel caso, non volevo farglielo sentire

continuammo a camminare e tolse la mano dalla tasca facendola scivolare e coincidere alla mia, il mio cuore iniziò a prendere un ritmo più rapido

il pomeriggio lo passammo a parlare, mangiammo anche qualcosina e poi tornammo all'istituto

"Satoru ti va se restiamo ancora un po' insieme?" chiesi e lui annuii

ero stanca, avevamo camminato tanto ma non avevo voglia di passare il resto del tardo pomeriggio da sola

mi prese la vita e ci teletrasportammo in camera sua lasciandomi sul letto, mentre lui si tolse la benda e la appoggiò sulla scrivania "cosa vuoi guardarti?" mi domandò  frugando in un cassetto del mobile "il primo che ti capita mi va bene" dissi e così fece

aveva preso un film romantico, parlava di una ragazza umana e un ragazzo vampiro in pratica mi sembrava  una palla

"è quello che hai fatto vedere a Yuji?" chiesi "glielo fatti vedere tutti" rispose e si sedette di fianco a me

il film iniziò e avevo ragione, era una palla noiosissima, mi voltai verso di lui e inaspettatamente sembrava che gli piacesse, notai che aveva i capelli un po' schiacciati quindi glieli scompigliai per sistemarglieli, lui si girò e con un gesto rapido mi copiò

non sapevo in che condizioni erano i miei capelli ma sapevo solo che si era formato un nodo talmente grande che mi serviva una spazzola per districarlo

"si può sapere che hai fatto?" gli chiesi irritata, "ah beh hai iniziato tu" ribatté offendendosi

sospirai, era come un bambino non potevo farci nulla, ritornammo a guardare il film, eravamo arrivati al momento dove i due protagonisti si stavano dichiarando

questo film era peggio di un documentario di storia, se già prima avevo sonno in quel momento mi venne sonnissimo

non mi interessava di come andava a finire il racconto, quindi mi girai dall'altro lato e portai le ginocchia al petto per stare più comoda, iniziando a riposare

ero cosciente che dovevo tornarmene in camera ma non avevo la forza di alzarmi

lui si girò, iniziò ad abbracciarmi da dietro e mi diede un bacio sulla testa, con quel calore così confortevole e accogliente mi addormentai

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erano le 22:19 e Jaga bussò alla porta "Gojo ci dobbiamo organizzare per l'incontro di scambio servono 5 minuti" disse senza ricevere risposta, e l'uomo ribusso "Gojo..." stava iniziando a perdere la pazienza quindi entrò

si fermò all'entrata e notò che le luci erano spente, l'unica cosa a illuminare la stanza era la  luce della luna che entrava dalla finestra, fece dei passi avanti e aguzzò la vista, vide che dormivamo abbracciati e gli scappò una risata seguita da un sospiro divertito, poi uscii dalla stanza e richiuse la porta

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• ANGOLO ME •
giuro che non potete immaginare quanto mi sento in colpa e in tutto sto tempo non sono riuscita a scrivere una perla ma (non le voglio usare come scuse) non sono stata bene e la scuola non mi da tregua (io povera illusa che continuo a sperare in un giorno senza verifiche)

tornando a noi perdonate gli errori ma li correggerò quanto finito

Special Grade • Satoru Gojo •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora