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I miei erano tornati a casa dal loro viaggio per l'anniversario di nozze, e così il mio soggiorno da mio fratello era finito e sarebbero ricominciate le regole ferree e lo strano gioco della famigliola perfetta.

Preparavo il mio borsone cercando di farci star dentro tutti quei vestiti che mi ero portata, mentre mio fratello se ne stava seduto sul suo letto a guardarmi senza proferire parola rendendomi così più triste di quanto già non lo fossi.

Non volevo andarmene da casa di Liam perché con lui stavo bene, ci capivamo al volo, ed era pur sempre mio fratello, ma alla fine sapevo che prima o poi sarei dovuta tornare a casa mia con i miei genitori.

Alla fine sarebbe stato meglio così per chiunque. Io sarei stata alla larga da Louis, mio fratello avrebbe riavuto la sua stanza, e i miei avrebbero continuato la loro farsa cercando di far credere anche a loro stessi di essere una bella famiglia.

Il borsone era pieno, stracolmo e me lo portai sulle spalle portando lo sguardo verso il pavimento iniziando ad incamminarmi verso l'esterno della casa dove in una costosa auto mi aspettavano i miei, rilassati dalle vacanze ma impazienti.

Aprii la porta di casa e loro erano li ad aspettarmi e iniziarono a suonare il clacson ininterrottamente.

Mi girai verso mio fratello e mi buttai sul suo corpo abbracciandolo più che potessi e subito le sue braccia avvolsero il mio corpo.

"Tess so che devi andare, ma quando vuoi puoi sempre tornare qui" sussurrò dolcemente poco prima di mollarmi a causa dei miei che suonarono ancora una volta quel fastidioso clacson che avrei strappato a morsi se solo avessi potuto.

"Appena posso tornerò Liam. Lo prometto" dissi stampandogli un piccolo bacio sulla guancia prima di salire sull'auto dei miei e salutandoli distrattamente, dopodiché accesero l'auto e ripartimmo verso quella che io dovevo chiamare casa.

Dopo una ventina di minuti in auto mi ritrovai davanti casa mia, bella come sempre, non lo si poteva nascondere, ma piena di ricordi che preferirei non aver mai vissuto.

Entri in casa e immediatamente salii al piano di sopra passando non casualmente davanti alla vecchia stanza di mio fratello.

La porta era semi aperta il che mi stupii visto che di solito quella porta rimaneva perennemente chiusa a chiave. La aprii totalmente e lentamente feci qualche passo in avanti entrando completamente in quella stanza che ancora portava l'odore di Liam.

Era ancora arredata. I mobili vuoti erano ancora dov'erano stati lasciati, il letto era in condizioni perfette e i poster erano ancora appesi al loro posto. Tutto era ancora com'era quando mio fratello decise di andarsene da casa. E l'avrei fatto anche io, dovevo solo aspettare un paio d'anni e poi avrei fatto come lui.

Mi sentii chiamare da mia madre che si trovava ancora al piano di sotto e il tono con cui mi intimò di andare da lei, mi fece sospettare che sia abbastanza arrabbiata, come sempre daltronde.

"Mi hai chiamato madre?" le chiesi con un tono dolce ed innocente dovendo fingere di indossare i panni della figlia perfetta.

"Non ceni con noi signorina?"

"No madre, non ho fame" mentii sapendo già quale sarebbe stata la sua reazione se mi fossi seduta al tavolo e avessi mangiato ciò che mangiavano loro.

"Meglio così, vedrai come diventeranno belle magre quelle gambe che ti ritrovi se continui così" ecco la risposta che aspettavo.

Mia madre era sempre positiva quando si trattava di me. A lei non andava bene nulla di ciò che facevo o dicevo mentre io cercavo disperatamente di piacerle in qualsiasi modo.

"Vado nella mia stanza a disfare le valige" e dopo aver ottenuto la sua approvazione salii al piano di sopra e buttai il borsone sul letto tirando fuori poi tutti i miei vestiti riponendoli infine in modo disordinato nell'armadio.

Mi suonò il cellulare facendomi interrompere ogni cosa che stavo facendo. Sul display non c'era nessun nome, solamente un numero, così risposi.

"Tess" sentii dall'altra parte del telefono e immediatamente riconobbi quella voce.

"Louis?" chiesi spiazzata chiedendomi come cavolo avesse fatto ad avere il mio numero.

"Volevo solo sapere come stai.."

"Starei meglio se non fossi a casa mia e tu non mi stessi chiamando" risposi fredda, da stronza cercando di parlare con lui il meno possibile

"Chi ti prende ultimamente Tessa? Non mi parli e mi rispondi di merda... Cazzo si può sapere che ti ho fatto?" mi urlava contro e pensavo a chissà cosa avrebbe fatto se mi avesse avuta davanti ed iniziai a tremare.

Aveva ragione, eppure quelle parole urlate così mi stavano facendo terribilmente male e non riuscii a far altro che chiudergli il telefono in faccia. Era stata una cosa più forte di me.

Mi buttai sul letto accanto al borsone e lanciai il telefono dietro di me sospirando infastidita sapendo quanto non si meritasse di essere trattata così da me perché in effetti non aveva fatto nulla di male.

"Tessa ora smettila di pensare a lui e fai qualcosa per distrarti" continuavo a ripetermi in testa, e l'unico modo per non pensare era andare da Isaac, ma in quel momento non avevo voglia di fare nulla solamente mi misi sdraiata di lato portando le ginocchia al petto e mi addormentai iniziando così a sognare occhi azzurrissimi e sorrisi maledettamente belli.


--ME--

Buon giorno ragazze mie :)

Per fortuna sono riuscita a scrivere questo benedetto capitolo anche se con un po' di ritardo.

L'ultimo mese e mezzo è stato faticoso e lo è ancora ora, tra esami e lavoro fatico davvero a trovare del tempo per mettermi davanti al pc e a scrivere qualcosa di sensato per voi.

Lavoravo a questo capitolo da un po', e mi mancava solo la parte finale per completarlo e stamattina, visto che non lavoro, mi sono detta che dovevo andare avanti sia con questa sia con le altre storie.

Comunque, parlando un po' di questo capitolo, che ne pensate? E' un po' un capitolo di passaggio perché non succede nulla di che, ma spero di riuscire a smuovere un po' le acque più avanti. Spero..

Va bene Ragazze, per oggi è tutto. Io mi dileguo a scrivere altri capitoli.

UN BACIONE,

-Jenna

Football player ➳L.T.{Slow updates}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora