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Avevo appena fatto una meravigliosa colazione con mio fratello, di nascosto dai miei visto che loro avevano tagliato i ponti con lui e a breve sarei dovuta andare a scuola a sopportare altre cinque ore con persone che odiavo. Tanto per cambiare.

"Devo venirti a prendere oggi?" mi chiese mio fratello facendomi ricordare che era il giorno degli allenamenti settimanali, ma io non volevo più assistere.

"No Liam, davvero, oggi devo davvero mettermi sotto e ripassare per la verifica di domani" mentii spudoratamente sperando solo che la bevesse.

Alzò le spalle in segno di resa e dopo aver pagato salimmo sulla sua auto con l'intenzione di andare a scuola e dimenticarmi gli allentamenti di calcio di Liam che ci sarebbero stati nel tardo pomeriggio.

"Ci sentiami stasera piccola Ariel. Ti lascerò studiare per la verifica" disse chiamandomi di nuovo con quel nomignolo che odiavo "Buona scuola"

E lo sarebbe stata, o almeno così poteva essere finché davanti ai cancelli non vidi Isaac. Non so cosa mi successe, ma mi bloccai dimenticandomi per un attimo anche come respirare. Era bellissimo. Portava i capelli biondi leggermente portati all'indietro e se ne stava appoggiato al cancello con le braccia conserte, come se aspettasse qualcuno e sospettavo che quella persona fossi io.

"Isaac" lo salutai avvicinandomi stringendo tra la mano lo spallino dello zaino che portavo in spalle "Non pensavo di vederti qui"

"Infatti non dovrei essere qui, sto solo aspettando mia sorella che si sta ritirando da questa scuola perché stupidamente vuole andare a vivere a New York da nostra zia" disse tutto d'un fiato con la tranquillità di uno a cui non fregava proprio nulla.

"E non sei contento?" chiesi.

Io lo sarei stata. E lo ero. Alys era mia amica ed ero contenta per lei, e pensavo che anche suo fratello lo sarebbe stato, ma sembrava tutt'altro che contento. Gli era indifferente la cosa.

Non mi rispose a parole. Si limitò solo a fare spallucce in modo disinteressato. Un vero e proprio insensibile insomma, ed ovviamente io l'avevo già capito tempo prima.

Subito ci fu un attimo di silenzio tra di noi e lui ne approfittò per avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare "Oggi vorrei vederti. L'altra volta sei scappata e a me questo non mi è piaciuto piccolina"

Il mio stomaco si rivoltò e una strana sensazione mi colpì in più punti a me quasi completamente sconosciuti, ma che Isaac era stato capace di farmi scoprire.

Mi ritrovai ad accettare senza obbiezioni mentre lui baciava il tessuto di pelle appena sotto al mio orecchio facendomi rabbrividire.

Poco dopo, Alys arrivò interrompendo il momento e impedendomi di salare addosso a suo fratello.

Era sempre bellissima quella ragazza. Aveva dei lunghi capelli castani ramati che portava per quasi sempre sulla spalla sinistra, indossava un outift nero composto da skinny jeans, canottiera e giacca di pelle che contrastavano con la sua pelle lattea e il trucco le faceva risaltare gli occhi color cioccolato.

La salutai abbracciandola e congratulandomi con lei mentre Isaac mi guardava mordendosi il labbro. Se solo non ci fosse stata lì sua sorella..

Suonò la campanella che mi costrinse a salutare Alys e suo fratello, e immediatamente mi precipitai in classe aspettando solo che quella mattinata finisse così da poter andare da Isaac.

La mattinata passò veloce e in men che non si dica suonò l'ultima campanella, il che mi ricordava che a breve sarei andata da Isaac snobbando completamente gli allenamenti di mio fratello.

Andai all'armadietto, misi nella borsa i libri che mi sarebbero serviti per fare i compiti ed uscii da scuola, trovando inaspettatamente Louis appoggiato al cofano della sua auto.

Merda.

Mi infuriai, senza nemmeno sapere il perché, ma ero arrabbiata con lui e desideravo urlargli contro tutto l'odio che provavo nei suoi confronti, e così feci.

Camminai a passo svelto verso di lui e subito mi sorrise, ma non appena si accorse del mio sguardo incazzato il suo viso cambiò espressione diventando confuso.

"Tu che cazzo ci fai qui Louis!" sbraitai accecata dalla rabbia.

"Volevo parlarti" era calmo, fin troppo, ma continuava a rimanere confuso a causa della mia improvvisa rabbia.

"Beh indovina io non voglio parlare con te"

"Ma io.." non lo lasciai finire, ero troppo incazzata con lui per lasciarlo parlare, dovevo sfogare la mia rabbia nei suoi confronti

"Ma tu cosa Louis? Vorrei solo che tu ti dimenticassi me" urlai più incazzata che mai

"Dimmi solo che non provi quello che provo io per te e io me ne andrò, ti dimenticherò per sempre"

Subito dopo tutta la rabbia che provavo sembrava essere scivolata via come l'acqua, dissolta nel nulla come se non fosse mai esistita.

"E tu cosa provi per me?" chiesi stranamente troppo calma, e lo notò anche Louis.

"E che cazzo ne so Tessa?! Sei una bellissima ragazza, e su questo non si può discutere, ma mi fai diventare matto certe volte. Un momento prima sembri cotta di me, un attimo dopo mi urli contro come se non ci fosse un domani solo perché sono venuto da te per sapere come stavi" stavolta era lui ad urlare rendendo me nervosa e confusa.

Ci fu un lungo momento di silenzio in cui entrambi provammo a guardarci negli occhi, ma senza riuscirci. Riuscivo a guardarlo per una manciata di secondi, ma il suo sguardo era rabbioso, quasi come quello che avevo io appena uscita da scuola, e non riuscivo a reggerlo e mentre io abbassavo lo sguardo lui continuava a fissarmi aspettando che io proferissi parola.

"Quindi?" disse di nuovo lui.

Non sapevo davvero più che fare. Volevo baciarlo, sentire di nuovo le sue labbra sulle mie. Volevo sentire di nuovo il suo calore vicino al mio e le sue braccia strette attorno al mio corpo.

Allo stesso tempo però volevo urlagli contro più forte di quanto avessi fatto in precedenza. E anche se avessi voluto farlo, non sapevo che dire. Ero leggermente spiazzata.

Presi un sospiro, e mi convinsi che quello che stavo per dirgli era giusto, non solo per me, ma per entrambi, e finalmente aprii bocca.

"Io non provo nulla per te Lou, mi dispiace" dissi con lo sguardo basso, troppo dispiaciuta per guardarlo dritto in faccia.

"Tessa" mi chiamò Louis posando due dita sotto al mio collo e sollevandole costringendomi a guardarlo "Dillo guardandomi negli occhi e poi me ne andrò"

Tessa puoi farcela, mi incoraggiava il mio subconscio.

Sospirai più profondamente di prima e guardandolo negli occhi riusci finalmente a parlare "Mi dispiace Louis"

Riuscii a dire solo quello, perché sapevo che se avessi proseguito sarei probabilmente scoppiata a piangere e così l'avrebbe avuta vinta lui ed era ciò che non volevo.

Subito dopo cercai di andarmene, ma la sua mano si strinse al mio polso impedendomi di fare altri passi. Strattonai immediatamente il mio braccio liberandomi dalla sua presa e cominciai a camminare a passo svelto lontano da lui, ma più vicina ad Isaac.


--ME--

Oddio ragazze ce l'ho fatta a tornare, ed era ora oserei dire!

Ho finito il mio breve stage estivo, e ne sono felice sopratutto perché sono riuscita a mettermi da parte un po' di soldi che potrebbero servirmi in caso i ragazzi dovessero venire in Italia (incrocio le dita).

Comunque, c'ho impiegato un po' a scrivere questo capitolo per mancanza di ispirazione, ma alla fine il risultato non è così orribile come pensavo. Non è bello come gli altri, ma ,mi ritengo comunque abbastanza soddisfatta.

OH MIO DIO! CHE NE PENSATE DELLA "LITIGATA" TRA TESSA E LOUIS!? IO VI GIURO CHE DAVVERO NON AVREI MAI PENSATO DI SCRIVERLA MA E' VENUTA FUORI DA SOLA.. 

Va beh, io me ne vado prima di iniziare a sfollare come una matta ahahahaha

Un bacione enorme

-Jenna

Football player ➳L.T.{Slow updates}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora