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Feste, feste e ancora feste nella frenetica Miami popolata quasi totalmente da studenti. Ci si alzava nel tardo pomeriggio e si andava subito in spiaggia a divertirsi, poi dopo una cena veloce ci si faceva la doccia e si andava in discoteca fino all'alba.

Ero già a metà vacanza, e non volevo più andarmene da li. Tre giorni passati nel migliore dei modi. Nessun pensiero, nessuna preoccupazione, solo feste e divertimento.

Dopo la litigata alla festa sulla spiaggia, parlare con Louis non era tra i miei pensieri, e fu meglio così. Si beh, ormai non c'era più imbarazzo tra di noi, ma tendevamo a scambiarci degli sguardi ogni tanto.. Nulla che non potessi farmi scivolare addosso. Poi dopo quello più niente.

Quando uscivamo la sera tutti insieme lo vedevo ballare con delle ragazze, e con la maggior parte la cosa finiva con uno scambio reciproco di saliva, mentre le restanti.. Non volevo saperlo, solo all'idea mi veniva la nausea.
Non ero gelosa, neppure felice per lui. L'unico sentimento che provavo era il disgusto. Non so se fosse rivolto a loro che se lo facevano, o per lui che ballava con quelle zoccole, ma ero certa che ogni volta che lo vedevo ballare con qualcuna il senso di nausea peggiorava sempre di più arrivando alla conclusione di stargli lontano il più possibile evitando così di dar di stomaco.

Oltre a questo, il resto andava molto bene. Gli amici di Liam erano un'ottima compagnia quando mio fratello era in giro, e con loro mi divertivo parecchio a ballare e a scherzare.

Liam, si stava rivelando più indulgente di quanto pensassi. Si comportava più come un amico, e ne ero felice perché avesse dovuto fare il fratello iperprotettivo anche durante lo Spring Break tanto valeva rimanere a casa.

"Tessa hai capito ciò che ti ho detto?" mi chiese mio fratello riscuotendomi dai miei pensieri mattutini.

Mi scusai per non aver prestato attenzione, ma non era colpa mia. Avevo sentito le prime parole che aveva detto ma non appena vidi Louis sedersi ai tavoli all'aperto dell'albergo, mano nella mano con una ragazza alta dai capelli corvini, non capii più nulla. Mi sentivo maledettamente strana, e una strana sensazione mi attanagliava lo stomaco.

Tessa questa non è gelosia, ti fa solo schifo Louis- mi diceva il mio subconscio, e continuava a ripetermelo finché non dovetti arrendermi e accettare che fosse così, che non poteva essere altro che disgusto. Vero, sincero e profondo disgusto.

Già, ma come dimenticare quella richiesta di non abbandonarlo, che mi aveva fatto sorridere coma una rincoglionita? Ero brilla ovviamente e lui ubriaco, da sobrio non mi avrebbe mai detto cose del genere.

Continuavo a trovare una scusa per qualsiasi cosa costringendomi così ad annullare tutti i sentimenti felici che provavo per Louis. Era ciò che dovevo fare. Annullare, dimenticare, andare avanti. Ma era più facile a dirsi che a farsi.

"Che ti succede sorellina? E non dirmi che è tutto apposto. Hai la testa da tutt'altra parte" chiese Liam attirando di nuovo la mia attenzione "Non ti piace la vacanza?"

"Liam.. Io non smetterò mai di ringraziarti per questa vacanza, ma sono successe alcune cose strane ultimamente e ci stavo pensando su"

"C'entra qualcosa Louis? Siete entrambi così strani da una decina di giorni a questa parte e nemmeno vi parlate più.."

Merda. Che abbia scoperto tutto? Era impossibile, era troppo calmo, e sappiamo tutti che quando si tratta di me e potenziali fidanzati Liam non è MAI così sereno.

Dovevo inventarmi qualcosa di sensato e non dire nulla sulla situazione Tessa-Louis.

"Si e no. E' un po' strano ultimamente e credo non sia così solo con me e quindi litigare con uno così diventa più facile che bere un bicchier d'acqua" provai a dire sperando se la sarebbe bevuta, e l'accenno con il viso che mi fece immediatamente dopo mi diede la conferma che c'era cascato.