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►Louis◄

Tess alla fine non era così male come sembrava. Il più delle volte in cui ci avevo parlato era fredda a tratti e acida, ma una messa a suo agio era molto divertente e molto solare.

La Tess che mi descriveva Liam, in parte si addiceva veramente a com'era lei, ma da un'altra era completamente diversa. Alla festa l'avevo vista come una forza della natura, instancabile, sicura di se stessa e di ciò che voleva, una che non accettava un "No" come risposta. Invece con il fratello era più calma, sempre potente come una tempesta, ma una di quelle più docili.

Nascondeva le mani ai bordi delle maniche del suo maglione color salmone e le portava all'altezza della bocca ogni volta che rideva, dicendo di non andare matta per il modo in cui sorrideva, quando invece secondo me doveva essere adorabile anche perché non avevo avuto il piacere di vedere dei sorrisi da parte sua, almeno non diretti a me.

Liam ogni volta che un ragazzo le rivolgeva uno sorriso che poteva essere fratinteso, da fratello iperprotettivo, portava un braccio attorno al collo della sorella facendo allontanare chiunque mentre Niall e Harry se la ridevano di gusto prendendolo in giro e dicendogli che Tess stava diventando grande e che quindi doveva mollare almeno un po' le redini. Non che avessero tutti i torti, però anche io da fratello maggiore capivo le preoccupazioni di Liam a riguardo.

"Liam vado a prendere una boccata d'aria" disse Tess, prima di alzarsi e uscire dal ristorante.
Quasi speravo Liam mi mandasse a controllarla, invece non fece nulla, anzi proseguì la conversazione con i ragazzi come nulla fosse.
Non che mi piacesse starle dietro, spiarla, e poi riferire tutto al fratello, ma lui era mio amico. Saperlo cos'aveva passato e non voleva che Tess facesse lo stesso. Così presi l'iniziativa

"Esco a fumarmi una sigaretta ragazzi" annunciai alzandomi dalla sedia in attesa di risposte. Ottenni solo segni di consenso, così presi la mia giacca e uscii.

Quella sera faceva un freddo cane, Tess era fuori da qualche minuto e aveva dimenticato di prendere la giacca. Stavo congelando io con, non osaavo immaginare come potesse stare lei senza.
La vidi appoggiata al muro adiacente al ristorante intenta a parlare con un ragazzo che sembrava proprio essere lo stesso con cui lei era alla festa. Quel viscido. Quando lo vidi per la prima volta, a quella festa, riconobbi immediatamente lo sguardo di uno che non aveva buone intenzioni. Tess era una bellissima ragazza, con un fisico pazzesco che lei era capace di valorizzare senza che però se ne accorgesse, che ero certo venisse corteggiata da tanti ragazzi, ma sapevo che uno con quel genere di sguardo non poteva darle niente di buono. Ecco perché appena ne ebbi l'occasione la riportai a casa. Sapevo che questo non avrebbe fermato ne lui ne lei, ma almeno ci avevo provato.

Mi accesi una sigaretta portandomela alla bocca ed aspirando mentre cercavo di seguire la conversazione dei due, con la coda dall'occhio, senza però far capire che ero lì solo per spiare Tess.

Mi sembrava di assistere di nuovo la stessa scena della festa. Loro che si sorridevano l'uno con l'altro. Lui che con una mano giocava con i capelli di Tess e con l'altra si teneva appoggiato mentre lei se ne stava schiacciata contro al muro ma nel frattempo teneva le sue mani sul petto del ragazzo. E io sentivo, anzi sapevo, che la cosa sarebbe andata a finire male.

Volevo intervenire ma mentalmente mi bloccai perché sapevo che se fossi andato a dividerli avrei preso a pugni quell' essere rivoltante, quindi mi limitai a chiamarla facendo finta di essere uscito a cercarla solo perché era fuori da troppo tempo e senza giacca.
Appena mi vide scattò dritta in piedi, disse due parole al suo amico e poi lo salutò velocemente e venne infine verso di me scusandosi di averci fatto preoccupare tutti.

Da quella chiacchierata con quel suo amico, Tess si era spenta. Continuava la conversazione con noi, ma in alcuni momenti si spegneva e riempiva la sua adorabile testolina di pensieri, ed ero certo che fossero tutti collegati a quel ragazzo. Già lo odiavo.
A fine cena Tess con una scusa idiota si rifiutò di venire a ballare con noi e Liam non se la sentì di lasciarla da sola, ma io mi intromisi come al mio solito e decisi di accompagnarla a casa con la promessa che poi avrei raggiunto i ragazzi successivamente.

Football player ➳L.T.{Slow updates}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora