Mi faceva male la testa, le orecchie fischiavano e addosso avevo ancora i segni della notte appena trascorsa. Nonostante avessi bevuto i miei ricordi erano chiari e limpidi, come se non avessi toccato una goccia d'alcool. Ricordavo perfettamente gli sguardi id Isaac mentre mi disegnava il corpo, ricordo la sua lingua nella mia bocca, ricordo le sue mani che mi percorrevano ogni centimetro di pelle libero e ricordo Louis.
"Louis" urlai svegliandomi di colpo senza però accorgermi di Liam.
Era seduto ai piedi del letto con l'aria preoccupata, e quando mi resi conto di essere solamente in intimo capii la sua preoccupazione. Una domanda mi sorse: perchè ero mezza nuda a letto senza ricordare come c'ero finita?
L'ultima cosa che ricordai era Louis alla festa che mi chiamò piccola, nulla di più. Mi venne il dubbio che per un momento potevo non essere stata coscente e che lui potesse aver approfittato della mia vulnerabilità.
"Liam.." dissi solamente abbassando lo sguardo portando le ginocchia al petto sentendomi delusa da quello che non sapevo se era effettivamente successo o meno. Louis evidentemente gli aveva già parlato, e mio fratello da iper protettivo com'era non me l'avrebbe fatta passare liscia.
"Ero preoccupato. Ieri sera mentre dormivo Lou mi ha chiamato dicendomi che ti avrebbe portato a casa perchè stavi male, e ci sono rimasto un po' male perchè avevi chiamato lui e non me in una situazione come quella"
Proprio non riuscii a ricordare di essere stata male, il mio alito me lo ricorderebbe se fosse stato altrimenti, eppure non era così. Non puzzavo di vomito, anche perche non avevo bevuto così tanto.
Subito dopo mi rasserenai perchè forse non gli erano stati detti i paricolari della festa, per fortuna. Non ancora, quindi dovevo trovare il modo di parlare con Louis prima che potesse spifferare tutto a mio fratello.
"Volevo vedere come stavi" mi avvisò prima di alzarsi dal letto "Io vado agli allenamenti. A dopo"
"Aspettami, vengo anche io" dissi alzandomi tenendo stretta al corpo il lenzuolo mentre mio fratello mi fissava ancora ancorato alla maniglia della porta.
"Prima lavati. Ti aspetto alla fine degli allenenti ok?" e in un attimo si dileguò lasciandomi sola.
Indossai qualcosa di più pesante, soprattutto perchè il tempo sembrava volesse portare pioggia e il terreno diceva che c'era già stata, e la brezza fredda mi faceva rabbrividire nonostante indossassi, sotto al giubbino, un maglione ed un paio di jeans.
Cercavo di camminare a passo svelto, sperando di arrivare prima che Louis potesse parlare, anche perchè non sapevo bene come avrebbe potuto comportarsi il ragazzo in una situazione del genere, e io speravo sarebbe abbastanza gentile da non dire niente. E sopratutto volevo sapevo cos'era veramente successo cosi da poter spiegare perchè mi svegliai nuda a letto.
Arrivai al campo ad allenamento appena finito, nel momento esatto in cui i ragazzi uscivano per andare negli spogliatoi. Gli altri erano tutti a lavarsi mentre Liam era ancora a parlare con l'allenatore, quindi decisi di aspettare che mio fratello andasse a cambiarsi per poter finalmente parlare con Louis indisturbata. Dovevo supplicarlo a non dire niente, ma era impossibile perchè ogni volta che ci provavo veniva sempre accerchiato da qualche compagno di squadra così mi ritrovavo ad osservarlo da lontano mentre rideva, scherzava e si asciugava le gocce d'acqua che gli ricadevano dai capelli mentre tutto il discorso che si era creato nella mia mentre stava andando a puttane.
"Tess" urlò Louis notando la mia presenza da lontano sventolando la mano segnandomi di avvicinarmi a lui.
Camminai verso a passo spedito pronta a dirgli quello che dovevo dire velocemente, senza "se" e senza "ma". Dovevo essere ocncisa ma spiegarmi bene.
Provò ad abbracciarmi in segno di saluto ma mi scansai, ma lui prese la mia mano e mi attirò a se, avvicinò le labbra al mio orecchio e mi sussurrò "Tranquilla piccolina non dirò nulla a Liam"
Il suo respiro caldo sul mio collo mi procurò una serie infinita di scosse che mi percorrevano la schiena senza sost e allo stesso tempo i miei nervi si rilassarono leggermente sapendo che ero salva. Però odiavo Louis, era ufficiale. Si ok non avrebbe detto nulla a mio fratello riugardo alla festa ma quel suo modo di chiamarmi era insopportabile tanto quanto non sapere cos'era successo poi dopo la festa, ma nel momento stesso in cui vidi Liam uscire dagli spogliatoi decisi di non chiedegli nulla. Ero sicura che prima o poi sarebbe stato lui a tirare fuori l'argomento.
Ero bloccata nella stanza di Liam a studiare, o almeno ci provavo perché nella stanza accanto sembrava ci fosse una guerra in corso, da tutto il rumore che proveniva da li. Ce la stavo mettendo tutta per concentrarmi a studiare storia, ma le urla non aiutavano la mia concentrazione, così decisi che era arrivato il momento per una breve pausa.
Arrivai in salotto e riconobbi alcuni degli amici di Liam, tra cui Louis."Tess ti va di restare qui con noi?" mi chiede staccando gli occhi dalla console e posarli successivamente su di me.
Passai anche perché volevo finire di studiare così poi avrei avuto tutto il tempo libero per fare quello che volevo, così mi limitai solo a prendere un po' d'acqua dal frigorifero, e successivamente mi diressi sulla piccola balconata di casa Payne."Tess" mi chiamò una voce dietro di me impossibile da non riconoscere.
Distolsi lo sguardo dalla vista che offriva il balcone di casa di mio fratello e mi girai appoggiandomi con i gomiti al muretto fissando Louis dritto negli occhi.
Indossava una maglietta nera e dei jeans blu, i capelli scombinati e aveva sempre quel leggero sorriso stampato sulle labbra che non riuscivo a sopportare, come se pensasse sempre qualcosa di inappropriato.
"Noi stasera andiamo a mangiare una pizza e poi andiamo a ballare. Vieni con noi?" mi chiese avanzando ancora verso di me fermandosi ad una distanza considerevolmente piccola, non dando cenni di abbandonare quel sorriso che mi faceva venir voglia di prenderlo a pugni.
Non risposi. Non riuscivo. Mi sembrava quasi di sentire le sue labbra sulle mie, vista la vicinanza e io non riuscivo a muovermi abbastanza da potermi liberare da quella situazione molto strana. C'era silenzio tra di noi, anche troppo, l'unico rumore che si sentiva proveniva dalle auto sulla strada e dalle piante le cui foglie venivano scosse da una leggera brezza che mi fece venire la pelle d'oca.
Louis sembrò notarlo e dopo avermi mostrato un sorriso dolce, che non avevo mai visto sul suo viso, si tolse la felpa, si avvicinò e me la mise sulle spalle."Grazie, ma stavo bene anche prima" risposi acida ridandogli la felpa.
Avrei preferito morire desiderata piuttosto che avere una sua felpa. Non che mi facesse schifo, anzi, era calda e accogliente ma era stata Louis a darmela."Lou andiamo" disse mio fratello uscendo sul balcone e interrompendo definitivamente quello che si stava creando. Per fortuna.
Louis non si mosse di un millimetro, ma disse solamente "Tua sorella viene con noi" e poi avvolse un braccio intorno al mio collo avanzando verso mio fratello che mi guardava come solo un fratello protettivo sa fare.
-ME-
Ciao a tutte ragazzeeeee
Eccomi con questo nuovo ed orribile capitolo nato dalla mia testolina fusa a causa degli esami che fortunatamente ho finito.
A breve dovrei sapere i risultati, auguratemi buona fortuna.
Parlando del capitolo, non è bellissimo ma non è nemmeno orribile e credo che sarà da correggere più avanti. (Cosa che ho fatto)
Fatemi sapere che ne pensate nei commenti.
Un bacione.
-Jenn
STAI LEGGENDO
Football player ➳L.T.{Slow updates}
FanfictionDove una ragazza si innamora del compagno di squadra di calcio del fratello maggiore. "Non pensavo che il calcio venisse giocato da persone del genere. Credo che verrò a vedere ogni partita che farete" "Oh ma smettila e pensa ad i tuoi affari da sed...