Capitolo 22

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Louis' POV


La mattinata passò lentamente e non ci fu un secondo in cui non smisi di pensare a mia madre e al fatto che avevo trascinato Harry in questa merda.

Mi immaginai più volte la scena: io che suonavo al campanello, mia madre che mi apriva la porta e mi saltava al collo, abbracciandomi fino a farmi quasi soffocare. Il mio desiderio era quello.

Harry cercò di risistemare un po' la camera da letto, tolse l' enorme quantità di polvere dai mobili e pulì per terra, buttando ogni cosa che c'era sul pavimento. Una volta finito di riordinare tutto, si sedette esausto sul bordo del letto passandosi una mano tra i riccioli sudati; mi accomodai accanto a lui, appoggiandogli una mano sulla coscia e rivolgendogli un sorriso.

《Grazie per avere riordinato tutto.》 sibilai guardandolo negli occhi. Lui mi sorrise di rimando, la sua fronte era completamente imperlata da piccole gocce di sudore a causa del lavoro che aveva fatto per risistemare la camera, che detto in parole povere, prima era un vero schifo. Ora invece era tutto in ordine, il pavimento di parquet quasi scintillava, lo specchio era completamente pulito e rifletteva la nostra immagine, i mobili erano lucidi e privi di polvere e altre cose. Tutto era perfetto.

Gli spostai all' indietro una ciocca di capelli che gli era ricaduta sulla fronte sudata, poi gli accarezzai il volto delicatamente e mi avvicinai alle sue labbra in cerca di un bacio. La sua bocca si schiuse non appena premetti le mie labbra sulle sue e le nostre lingue iniziarono ad attorcigliarsi lentamente.

Amplificai il bacio e mi sdraiai sul letto, trascinando Harry sopra di me che si sistemò con le ginocchia ai lati del mio bacino. Appoggiai le mani sui suoi fianchi e pian piano gli sollevai la felpa che indossava, ma le sue mani mi bloccarono non appena arrivai all' altezza delle sue costole.

《Louis, no... sono tutto sudato.》 disse deluso guardandomi negli occhi.

Oh, Harry.

《Non mi importa.》 bisbigliai. Lui aprì la bocca in un magnifico sorriso e si piegò su di me, ricominciando a baciarmi la bocca, poi la fronte, il collo e di nuovo le labbra.

Finalmente riuscii a liberarlo dalla felpa e vidi la sua pelle ricoprirsi di brividi sotto il tocco delle mie dita. Gli passai una mano sul petto tonico, soffermandomi sui suoi addominali appena scolpiti e scesi verso la sua intimità, intrappolata in un paio di pantaloni di tuta.

Harry mi guardò maliziosamente e spostò la mia mano sul suo sedere mentre per l'ennesima volta premeva le sue labbra perfette su un punto tra la mia mascella e il collo, sfiorandolo e succhiandolo lentamente.

Chiusi gli occhi, Harry sapeva come muoversi ed io lo lasciavo fare. Mi baciò nuovamente le labbra e poi mi tolse la maglietta, gettandola sul pavimento accanto alla sua felpa. Le sue grandi mani viaggiarono sul mio petto, scendendo fino all' elastico dei miei boxer che spuntavano dai pantaloni della mia tuta.

Con entrambe le mani fece scendere i pantaloni lungo le mie gambe e poi li adagiò accanto al letto; mi misi semiseduto ed appoggiai le mani sulla schiena di Harry, facendo combaciare il suo petto al mio e poi iniziai a lasciargli dei piccoli baci sulla clavicola sinistra, poi risalii attraverso il suo collo e mi soffermai appena sotto il suo orecchio.

Harry emise un gemito debole, mentre lo vedevo chiudere gli occhi per le sensazioni che stava provando. Portò entrambe le mani nei miei capelli e mi sfiorò le labbra ancora una volta, poi mi fece adagiare sul letto con delicatezza.

Mi liberò anche dai boxer e lo vidi mordersi il labbro non appena vide la mia erezione; la prese tra le mani ed iniziò a massaggiarla lentamente, poi si soffermò con la punta del pollice sull' estremità della mia lunghezza, sfregandola leggermente.

Chiusi gli occhi e portai la testa all' indietro, godendomi quella sensazione così dannatamente piacevole.Le sue labbra rosee iniziarono a baciare tutta la mia lunghezza, poi la prese in bocca ed iniziò a succhiare lentamente, facendomi gemere e facendo aumentare di molto la mia temperatura corporea.

Si staccò dalla mia erezione e lo aiutai a liberarsi dei pantaloni e dei boxer, ormai erano diventati troppo stretti anche per lui. Non avevo nulla con cui prepararlo e gli chiesi se era sicuro di volerlo fare, non volevo provocargli troppo dolore.

Harry annui e si allungò verso il lato destro del letto, cercando di recuperare i miei pantaloni: nella tasca posteriore ci tenevo il portafoglio. Estrasse il preservativo che tenevo nella cerniera laterale del portafoglio e me lo infilò lentamente, facendo scorrere la sua mano su tutta la mia lunghezza.

Sistemai i due cuscini in modo da farlo stare abbastanza comodo e lo feci adagiare tra di essi. Allargai lentamente le sue gambe e portai i suoi piedi all' altezza dei miei fianchi, poi entrai dentro di lui molto lentamente.Harry chiuse gli occhi e dalla sua bocca uscì un gemito di dolore, le sue mani stringevano le coperte talmente forte che vidi le sue nocche diventare bianche.

《Harry...》 ansimai preoccupato.

《Va tutto bene.》 gemette con gli occhi chiusi.Mantenni un ritmo lento e mi abbassai sul suo corpo, congiungendo le mie labbra alle sue e baciandolo delicatamente in modo da soffocare i gemiti che uscivano dalla sua bocca.

Le sue mani si posizionarono sulla mia schiena e sentii le sue unghie conficcarsi nella mia pelle quando spinsi più a fondo.

Continuai a muovere il bacino mentre dalla bocca di Harry uscivano dei piccoli gemiti e le sue guance si tinsero di un rosso molto forte. Aumentai di un poco il ritmo e venni dentro di lui, gemendo contro la sua spalla. Una volta raggiunto il piacere, Harry urlò il mio nome ad occhi chiusi, inarcando la schiena e tirando le coperte verso di lui.

Mi spostai lentamente dal suo corpo e mi sdraiai accanto a lui, il mio torace sembrava impazzito, si alzava e si abbassava ad un ritmo veloce ed irregolare, così come quello di Harry. Una volta recuperato il respiro, Harry si sistemò su un fianco e mi accarezzò il viso con il dorso della mano, poi passò una mano tra i miei capelli e si avvicinò al mio orecchio.

《Ti amo.》 sussurrò. Me lo aveva già detto molte volte, ma ogni volta era una sensazione diversa.

Mi girai verso di lui e lo baciai ancora, prendendo il suo viso tra le mani e portando il suo corpo ancora caldo a contatto con il mio.

《Ti amo anche io.》 bisbigliai tra le nostre labbra. Lui mi sorrise ed io lo strinsi tra le mie braccia, lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte. I suoi occhi verdi erano ancora nascosti dalle pupille dilatate e le sue guance erano ancora rosse e calde, era bellissimo.

《Hai pensato a cosa dire quando arriveremo a casa di tua madre?》 mi chiese con un fil di voce. Lo guardai per qualche istante e poi scossi la testa. Non avevo ancora pensato a cosa dirle, di certo non potevo presentarmi davanti a lei dicendole "Ciao mamma, sono tornato. Sto scappando da delle persone che vogliono uccidere noi due. Ah, dimenticavo, lui si chiama Harry ed è il mio ragazzo". No, non potevo dirle una cosa del genere.

《Non sono bravo in queste situazioni, non troverò mai le parole giuste.》 dissi. Harry si accigliò per una manciata di secondi e poi cominciò ad accarezzarmi i capelli.

《Nulla è più giusto della verità. E' meglio che lei sappia ogni cosa. Sarà un duro colpo per lei, ma è la cosa migliore da fare.》 mi suggerì mentre le sue dita viaggiavano tra i miei capelli, rilassando ogni cellula del mio corpo.

Annuii e constatai che Harry aveva ragione: l'unica cosa da fare era dirle la verità, spiegarle come stavano le cose e perché stavano in quel modo.

Portai lo sguardo verso il soffitto e sospirai: era il momento della verità.


Angolo autrice:

Buonasera ragazze! Spero che il capitolo vi piaccia!

Un bacio


ikigailou

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