Capitolo 16

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Non appena smise di piovere, Louis si vestì rapidamente prendendo ogni cosa e appoggiandola sul letto. Teneva una sigaretta in bocca mentre raccattava tutto, sistemando ogni cosa all' interno del suo Eastpack nero ed ogni tanto si fermava per fare cadere la cenere dalla punta della sua Marlboro.

《Vestiti.》mi ordinò nervosamente. Scesi dal letto ed ubbidii subito, mettendomi un paio di pantaloni ed una felpa scura.

《Dove andiamo?》chiesi tirando su la zip della felpa.

Louis si bloccò e spense la sigaretta nel posacenere appoggiato sul comodino.

Si avvicinò silenziosamente e mi prese il viso tra le mani, guardandomi negli occhi.

《Non lo so.》bisbigliò abbassando lo sguardo. Capii che sarebbe stato difficile questa volta, che forse non ce l' avremmo fatta e sentivo la morte venire verso di noi.

《Andiamo.》dissi con tono deciso prendendo lo zaino e mettendomelo in spalla; Louis mi guardò sorpreso e annuì, poi uscimmo dalla stanza.

Noah se ne stava dietro il bancone a lucidare alcuni bicchieri e ci fece un cenno col capo non appena ci vide.

《Ciao ragazzi.》ci salutò《Un caffè?》ci chiese gentilmente con la sua voce roca.

《No grazie, siamo di fretta.》lo avvertì Louis con voce nervosa e affannata. Sembrava uno schizofrenico.

《Ma che succede ragazzi?》ci chiese Noah preoccupato vedendo il comportamento di Louis. Tacqui e posai lo sguardo sulle piastrelle scure del pavimento.

《Cazzo Noah, ci troveranno se rimaniamo qui!》urlò Louis contro l' uomo, che indietreggiò sorpreso.

《Non dirò nulla.》ci garantì Noah mentre continuava a lucidare i bicchieri, riponendoli sulla mensola.

《Sarà meglio per te!》sputò velenoso Louis. I suoi occhi erano diventati freddi e vuoti e per la prima volta ebbi paura di lui. Mi lanciò un' occhiata che mi mise i brividi e poi si mise le mani tra i capelli, appoggiando i gomiti sul bancone.

《Tranquillo.》bisbigliò Noah appoggiando una mano sulla spalla di Louis.

Louis scosse la testa ed io abbassai nuovamente lo sguardo, non capendo cosa gli stesse accadendo.

Improvvisamente sentii un urlo lancinante e vidi Noah accasciarsi sul bancone in una pozza di sangue.

Mi sentii pietrificato non appena vidi Louis ritrarre un coltello dal petto dell' uomo e gettarlo a terra. Mi misi una mano sulla bocca ed indietreggiai di qualche passo, mentre vidi Louis allontanarsi dal corpo dell' uomo, guardandosi la mano che poco prima impugnava il coltello.

Mi guardò incredulo ed incapace di accettare quello che aveva appena fatto ed io scossi la testa scioccato: aveva ucciso Noah.

Venne verso di me piangendo e cercò di allungare una mano verso la mia guancia, forse incerca di una carezza, ma mi allontanai e gli diedi uno schiaffo.

《Stammi lontano!》gridai piangendo. Louis si toccò la guancia arrossata dallo schiaffo e cominciò a singhiozzare, scuotendo la testa.

《Dovevo farlo, Harry. Glielo avrebbe detto.》pianse con le mani tra i capelli.

《Come fai ad esserne così sicuro, ah? Sei un mostro!》gli urlai contro.

Louis pianse e cercò più volte un contatto fisico, ma glielo negai.

《Ti prego, Harry. Lo avresti fatto anche tu al mio posto...》disse.

Scossi la testa non condividendo il suo pensiero e lui si inginocchiò a terra, battendo i pugni sul pavimento disperatamente.

《Vattene Louis. Mi consegnerò a Darren.》dissi sicuro.

《No!》

《Invece sì! Vattene Louis!》gli ordinai.

Si alzò dal pavimento e si trascinò fino alla porta, aprendola lentamente.

《Addio... Harry.》bisbigliò ed uscì dall' edificio.

_____

Ma che stavo facendo? Louis se ne era andato dopo aver ucciso Noah ed io me ne stavo qui a contemplare il suo cadavere, aspettando che Darren mi avrebbe trovato.

No, no dovevo andarmene. Louis aveva ragione, ora dovevo correre a cercarlo.

Uscii dal motel e corsi verso Est, lasciandomi guidare dall' istinto.

Mi ritrovai nel bosco e cominciai a correre a perdifiato, chiamando il suo nome.

《Louis! Ti prego Louis!》urlai allo stremo delle forze. Rallentai la corsa e vidi qualcuno fermo tra le piante che indossava una felpa blu, proprio come quella di Louis.

《Louis...》spalancai gli occhi ed incominciai a correre verso di lui.

Lo abbracciai piangendo e lui mi avvolse con le sue braccia, stringendomi forte e sollevandomi da terra.

《Harry...》singhiozzò sul mio collo《sapevo che avresti fatto la scelta giusta.》bisbigliò.

《Sono stato uno stupido, perdonami Louis.》dissi appoggiando la fronte contro la sua.

《No, no... sono stato un mostro Harry, ma dovevo farlo.》mi guardò negli occhi.

《Lo so, lo so.》sospirai.

Appoggiai le mie labbra sulle sue e ringraziai Dio per averlo ritrovato.

La fuga continuava.

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