Capitolo 1

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Avevo da poco finito la scuola ed ero stato assunto come stagista presso una delle più importanti banche di Londra.

Il primo giorno di lavoro sarebbe cominciato di lì a poco; mi sistemai i capelli ricci un' ulima volta ed uscii dal mio appartamento. Salii sulla mia Range Rover nera, regalo dei miei genitori per il diploma e cominciai a guidare verso il mio nuovo posto di lavoro. Volevo molto bene ai miei genitori, ma da quando avevano divorziato, avevo iniziato a sentirmi un po' più distaccato nei loro confronti. Mio padre, con tutte le ricchezze che aveva accumulato lavorando duramente, aveva riempito me e mia sorella di bellissimi regali, tra cui la mia auto. Mi sentivo uno stupido ragazzino viziato che poteva avere tutto con il semplice schiocco delle dita, ma sentivo che qualcosa ancora mi mancava.

Non era qualcosa di materiale, ma bensì era qualcosa di intangibile, qualcosa che probabilmente avrebbe comportato dei sentimenti. E, i sentimenti, comportano sempre dei guai.

_____

《Benvenuto nella nostra filiale.》un' impiegata bionda e di bell' aspetto mi accolse, mostrandomi la mia postazione che consisteva in una modesta scrivania, posizionata alla sinistra dell' entrata.

《Qui ci sono dei documenti da compilare, qui alcuni moduli da far firmare ai nostri clienti ed inoltre dovrai risistemare l' archivio entro questa sera.》istruì la bionda mentre le sue mani mi indicarono velocemente dove fosse tutto ciò che avrei dovuto svolgere.

《Va bene.》sospirai.

《Non preoccuparti, te la caverai bene.》le sue labbra ricoperte da tanto, troppo rossetto, si curvarono in un sorriso. La bionda si allontanò con passo svelto, dirigendosi verso la macchinetta del caffè. Il rumore delle sue scarpe col tacco mi dava già sui nervi.

Mi sedetti alla mia scrivania e cominciai a far passare le varie scartoffie: compilai tutti i documenti con i dati necessari e feci firmare i moduli ad una decina di nuovi clienti.

All' ora della pausa pranzo, mi sentivo già molto stressato. Era stressante lavorare tutto il giorno con carte, documenti, moduli... era veramente questo il lavoro che avrei voluto fare per tutta la mia vita?

"Oh, Harry é solamente il tuo primo giorno, non essere così pessimista!" mi immaginai la voce di mia madre che mi rimproverava.

《Tutto apposto?》la bionda si posizionò davanti alla mia scrivania, con il suo sorriso magnanimo stampato in faccia.

《Oh sì, tutto alla grande.》sospirai mentre nella mia mente mi ripetevo "Oh no, non va affatto bene! Che lavoro di merda! Non compilerò moduli e altri fogli di carta per tutta la vita!".

《Vieni a mangiare con noi?》mi chiese con la sua voce stridula.

《Noi chi?》chiesi alzandomi dalla sedia in pelle.

《Io, Benedict e Tania.》disse indicandomi un ragazzo ed una ragazza accanto alla porta.

《No, grazie.》risposi.

《Come vuoi.》alzò le spalle e si diresse verso gli altri due, per poi uscire dall' edificio.

_____

L' orario di chiusura della banca si stava avvicinando e la bionda se n'era già andata da un pezzo. Solo mezz'ora e sarei tornato a casa anch'io, al mio appartamento.

Mi adagiai sulla sedia di pelle: ormai non entrava più nessuno nella banca da circa un' ora e gli addetti alla sicurezza continuavano a camminare avanti e indietro, cercando di ammazzare il tempo.

All' improvviso la mia attenzione venne catturata da una frenata improvvisa, proveniente dalla strada. Mi alzai preoccupato dalla sedia e vidi i due uomini della sicurezza voltarsi alla velocità della luce.

Non sapevo ancora che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata...

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