Capitolo 19

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Tutto era troppo strano: l' immagine di Louis morto tra le mie braccia mi pareva così vera, tanto che non riuscivo a pensare a nient'altro, non riuscivo a distogliere lo sguardo dal selciato bagnato dalla pioggia.
Camminavano sotto la pioggia fine e fredda che probabilmente ci avrebbe accompagnati per tutta la mattinata.
Louis avanzava con passo svelto, spostando i rami bagnati degli alberi e schivando le radici che riempivano il terreno ormai zuppo di acqua. Sembrava stesse scappando ed io non riuscivo a stargli dietro.
《Perché vai così veloce?》gli chiesi improvvisando una piccola corsa.
Louis si arrestò di colpo e mi guardò con occhi di ghiaccio.
《Ci stanno cercando. Dovremmo trovare un posto sicuro, non credi?》mi rispose in modo acido.
Non dissi nulla ed abbassai lo sguardo, continuando a camminare in silenzio.
Louis era un ragazzo misterioso: a volte era protettivo, altre uno stronzo totale. A volte i suoi occhi avevano il colore del cielo d' estate, altre quello del mare in tempesta.

Improvvisamente la pioggia si fece sempre più forte, talmente forte che non si riusciva a vedere a più di due metri.
Louis rallentò il passo e si affiancò a me: odiavo il fatto che tra noi due ci fosse il silenzio più profondo.
《Credo di aver visto una specie di grotta o qualcosa di simile, vieni.》disse afferrandomi per un braccio.
E la grotta c' era per davvero. Ci corsi subito dentro e mi tolsi il cappuccio ed il giubbino fradicio di pioggia, sistemandolo su una grande pietra. Louis entrò e si sedette per terra, con la schiena contro la parete fredda e dura della grotta.
Mi passai entrambe le mani nei capelli umidi e chiusi gli occhi: ero esausto e stavo morendo di freddo. In più si era aggiunta anche la fame.
《Mi serve il tuo accendino.》dissi.
Louis mi guardò incredulo e poi scosse la testa.
《Non vorrai mica accendere un fuoco...》mi guardò di sottecchi.
《Sì, mi sto congelando ed ho i vestiti tutti bagnati. Non ho intenzione di morire di freddo.》sbuffai sedendomi di nuovo per terra.
Louis ridacchiò e si accese una sigaretta, forse l' ultima del pacchetto visto che lo accartocciò e poi lo buttò per terra.
Tirai le ginocchia al petto e ci appoggiai sopra il mento, poi chiusi gli occhi cercando di riposare un po'.
Sentivo l' odore del tabacco entrarmi nei polmoni, poi una mano mi toccò i capelli all' altezza della nuca.
《Ho paura che ci vedano se accendiamo il fuoco.》bisbiglió Louis sedendosi accanto a me.
Alzai lo sguardo e capii che in fondo non aveva tutti i torti; Sean e gli altri ci stavano cercando di sicuro e probabilmente avevano già battuto il motel e scoperto del corpo di Noah.
Louis mi avvolse con un braccio, attirandomi a sé e mi diede un bacio sulla tempia.
《Scusami.》sospirò sulla mia pelle.
Inclinai la testa, appoggiandola sulla sua spalla, mentre le braccia di Louis avvolgevano tutto il mio corpo e mi riempivano di calore.

_____

La pioggia incessante continuava ormai da ore e probabilmente non si sarebbe fermata.
Erano le due del pomeriggio ed io e Louis avevamo mangiato delle stupide barrette energetiche, l' unica nostra fonte di sostentamento.
Presi il giubbino che nel frattempo si era asciugato e lo adagiai per terra, sdraiandomici sopra.
Guardai il soffitto della grotta, quasi completamente buia e che di tanto in tanto illuminavo con una torcia: vi erano come dei segni, delle righe spesse e profonde incise nella pietra, di sicuro erano opera di qualcuno che aveva passato del tempo nella grotta.
Mi concentrai su quelle linee così irregolari e continuai a fissarle, fino a quando Louis mi schioccò le dita davanti agli occhi.
Sbattei le palpebre e poi mi sedetti sotto lo sguardo stranito di Louis.
《Che stavi facendo?》mi chiese stupito.
Scossi la testa e mi appoggiai una mano sulla fronte, poi chiusi gli occhi e respirai a fondo.
Louis di sicuro pensò che fossi strano in quel momento, ma in realtà ero preoccupato per quello che sarebbe potuto succedere.
《Louis...》dissi con un filo di voce.
《Che succede Harry?》mi chiese sedendosi proprio di fronte a me.
《Ho paura che possano... ucciderci...》le mie mani si misero a tremare e Louis le prese subito nelle sue.
《Anche io, Harry. Se dovesse succedere spero solo sia il più tardi possibile.》disse Louis abbassando lo sguardo.
Ritrassi la mano destra dalla sua presa delicata e protettiva e gli sollevai il mento con un dito: i nostri occhi rimasero a fissarsi per secondi che parvero interminabili, poi le nostre bocche si sfiorarono. Premetti le mie labbra contro le sue, poi mi staccai lentamente mantenendo gli occhi chiusi. Li riaprii poco dopo ed accarezzai il suo volto così perfetto e dannatamente bello.
《Morirei per te.》dissi guardandolo negli occhi.
《Non dire cazzate. Non morirai.》disse Louis fissandomi in modo severo.
《Lo farei. Io ti amo.》dissi sostenendo il suo sguardo freddo.
Louis portò lo sguardo fuori, alla pioggia e poi mi guardò di nuovo.
《Lo vedi il mondo che c'è là fuori? Ho paura a tornarci, ho paura di fare altri sbagli, di venire ucciso, di vederti morire tra le mie braccia e... cazzo Harry, non deve succedere altrimenti potrei impazzire. Tu sei parte della mia vita Harry, non voglio che ti succeda niente.》mi confessò.
Ascoltai le sue parole e poi lo abbracciai mentre alcune lacrime iniziarono a rigarmi le guance.
Le mani di Louis si appoggiarono alla mia schiena, mentre piangevo sulla sua spalla.
《Non voglio Harry. Non voglio perderti.》sussurrò accanto al mio orecchio.
In quel momento sperai solo che tutto fosse un incubo e che mi sarei svegliato con un pizzicotto, ma purtroppo non era così.

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