17. Il Re.

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Em

La porta dell'appartamento di Sawyer era socchiusa. Ari mi incoraggiò ad aprirla, perciò tesi l'orecchio per sentire la musica che sarebbe dovuta provenire dall'interno. Captai soltanto il silenzio, segno che la festa non era ancora cominciata.
Strano, Sawyer mi aveva detto di venire per le nove e io e Ari eravamo in ritardo di trenta minuti.

《È permesso?》feci, spalancando la porta.

L'appartamento non straripava di persone come mi sarei aspettata. Gli unici presenti erano Kian e Jay intenti a sistemare le casse in un angolo, Jake sul divano che osservava annoiato e il festeggiato appoggiato al bancone che mangiava un sacchetto di patatine. Una corona di carta gli fasciava la testa, messa di traverso e rischiava di scivolare a terra.

Sawyer poggiò il sacchetto sul bancone. 《Entrate pure.》

A

ri socchiuse la porta alle sue spalle, nel modo in cui l'avevamo trovata, e gli porse una scatoletta avvolta nella carta rossa, il nostro misero regalo. 《Buon compleanno.》

Sawyer afferrò la scatola e la scosse per capire cosa ci fosse all'interno. 《Sarei un bugiardo se vi dicessi che non dovevate spendere soldi per me, ma mi piace ricevere i regali.》

《Perché non mi sorprende?》commentai con un mezzo sbuffo.

Sawyer mi fece l'occhiolino. 《Grazie, ragazze, lo aprirò dopo con gli altri.》

Ari trattenne un sorrisetto cospiratore e annuì. Io indicai i suoi amici. 《Ci sono solo loro?》

《Una festa inizia sempre un'ora dopo l'orario indicato.》

《Ma certo.》

《Volete fare un giro dell'appartamento?》

《L'appartamento è piccolo, non c'è molto da vedere.》gli fece notare Jake.

《Okay, giro finito.》concluse Sawyer. 《Se vi serve, il bagno è in fondo.》

《Sperando che non lo usino come privet personale.》commentò Kian, il volto per metà coperto dalla cassa, nel tentativo di attaccare il cavo alla presa. 《Se capite cosa intendo.》

Ari arrossì, ben intendendo, e raggiunse Jake sul divano, che era stato posizionato contro la parete per fare spazio. Cercai di non ridere. Piuttosto scrutai il piccolo salotto separato dalla cucina da un bancone, ogni mobile e parete erano sui colori chiari. Mi soffermai sulle bottiglie di alcolici accatastate vicino il lavandino e lo striscione dai triangoli colorati attaccato alla bell'e meglio sopra la televisione a schermo piatto.

《Vi siete impegnati molto.》

《Dopo aver speso per le bottiglie, non avevo soldi per il resto. Lo striscione l'ha preso Jay dalla signora che vive al piano di sopra. Mette sempre da parte gli addobbi del compleanno di sua figlia, e lo stereo è di Kian. Non male, no?》

Gli diedi ragione. 《E la corona? Anche quella è in prestito?》

《No, l'ho comprata io. Mi rimanevano giusto due dollari.》

《Che hai speso in modo stupido.》

《Ne volevi una anche tu? Hai ragione, ogni re》 Si piegò in avanti per fare un inchino. 《ha la sua regina.》

Gli sistemai la corona sulla testa, tenendomi impegnata per non pensare all'effetto che mi fecero le sue parole. Nonostante fosse una battuta sciocca, sentii una sensazione particolare alla bocca dello stomaco.

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