Epilogo.

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Em

Due mesi dopo

Le Painted Ladies facevano da sfondo a quella splendida giornata di fine maggio. Il sole era alto nel cielo azzurro e illuminava il parco di Alamo Square. Il suo prato verde era pieno di famiglie e coppie che pranzavano, godendosi il pomeriggio caldo.

Mi sventolai la mano sul volto, la fronte imperlata di sudore. Per fortuna i capelli mi erano cresciuti abbastanza da poterli legare con il mollettone e il collo mi ringraziava di poter respirare. Lo stesso non si poteva dire di Sawyer, steso sulla coperta a quadri blu e bianchi che avevamo steso. Era ancora coperta da contenitori, posate e bottiglie di bevande e dei residui di cibo che avevamo consumato.

Sawyer si portò un braccio a coprire gli occhi. Si era tinto i capelli di nero per un servizio fotografico e, con la canotta scura a lasciargli scoperte le braccia, era bellissimo.

Grugnì. 《Non hai qualcosa per farmi aria?》

《Ti pare che, se così fosse, non l'avrei già usato io?》gli feci notare.

《Si.》ebbe il fegato di dire. 《Sei egoista su certe cose.》

Mi trattenni dal ridere, o dal tirargli un calcio. Avevo voglia di fare entrambe le cose.
《Ad esempio?》

《Ieri ti sei presa l'ultima bottiglietta fresca in casa, mi hai rubato la maglietta che volevo indossare - ma ti perdono perché i miei vestiti ti stanno bene - e hai deciso di venire a piedi perché non volevi spendere soldi per il parcheggio.》

Sbuffai. 《Su questo eri d'accordo.》

Da un paio di settimane, a giorni alterni, mi capitava di rimanere a dormire da Sawyer e stavamo imparando le abitudini l'uno dell'altra. Avevo scoperto che Sawyer era un gran dormiglione. Non si alzava dal letto se non aveva impegni e gli piaceva scherzare dandomi la colpa quando rimanevamo svegli fino a tardi a toccarci e baciarci.

Di questo non era mai stanco. Come non lo era di accompagnarmi all'università seppure avessi la mia auto, di venire a trovare i miei genitori nei weekend anche senza invito e continuava a farmi piccoli regali. Erano sciocchezze, ma mi riscaldavano il cuore.

《Lo ero prima di realizzare che avremmo dovuto farci il tragitto a piedi sotto questo sole.》

Alzai gli occhi al cielo. Non si stancava neppure di lamentarsi. 《Puoi chiedere ai ragazzi di accompagnarti.》

Kian, Jay, Jake e Ari erano arrivati qualche ora prima e stavano seduti beati a rilassarsi sul prato. Si erano uniti a noi per poco, lasciandoci da soli per goderci il nostro appuntamento.

Erano passati due mesi da quando stavamo insieme. Presto l'università sarebbe finita e avremmo trascorso insieme intere giornate. Avevo in programma di prendermi delle settimane di ferie dal mio lavoro al Quince. Avremmo organizzato un viaggio per conto nostro e, per la prima volta dopo anni, i miei genitori mi avevano proposto di andare in vacanza. Era dall'incidente di mio padre che non accadeva e non avrei mai potuto rifiutare.

Sawyer si voltò a guardarmi. 《La presentazione finale è la prossima settimana, vero?》

Annuii. 《Non vedo l'ora di presentare l'ultimo progetto.》

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