7. Un nuovo metodo per rimettere a posto le stronze.

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Em

Tirai giù la gonna per la terza volta negli ultimi dieci minuti e guardai il mio riflesso nello specchio sopra il lavandino. Mi diedi un'occhiata accurata. Sembravo un'altra persona con il volto truccato e i vestiti che, per una volta, erano della taglia giusta. Preferivo di gran lunga i vestiti larghi e comodi, ma per quella sera avevo fatto un'eccezione ed ero soddisfatta della figura che vedevo riflessa nello specchio.

I suggerimenti di Ari e le mie ricerche su pinterest avevano dati i loro frutti. Avevo salvato le foto di diversi outfit nella galleria e aveva combinato i capi più carini che avevo nell'armadio.
Non c'era motivo che mi sentissi fuori posto alla festa, o almeno lo speravo. L'ultima festa a cui ero stata risaliva a prima del diploma e l'idea di andare a una mi rendeva nervosa.

Afferrai il cellulare dal ripiano del bagno e controllai l'orario: erano le dieci e mezza, Sawyer sarebbe arrivato a momenti.

Sotto le cifre in bianco campeggiavano i messaggi che mi aveva inviato nell'ultima ora e che io non avevo letto. Ero certa che si stesse lamentando dei suoi capelli o che alla festa era stato invitato qualcuno più figo di lui.

Mi assicurai un'ultima volta di aver fatto una linea di eyeliner decente e che il rossetto non fosse sbavato e uscii in corridoio. Il suono del campanello echeggiò dal piano di sotto e mi sbrigai ad aprire la porta.
Quella sera i miei genitori erano usciti al cinema, ero sola in casa. Mi sarei risparmiata l'imbarazzo di farmi vedere conciata in quel modo e avrei evitato che mio padre borbottasse sotto voce nel rivedere Sawyer.

Aveva apprezzato il suo video degli allenamenti, anche se si era soffermato di più su come facesse tremare il cellulare e, di conseguenza, la registrazione. Ormai Sawyer era finito sulla sua lista nera, qualsiasi cosa avrebbe fatto sarebbe stata sbagliata per mio padre.

Spalancai la porta e Sawyer ne approfittò per rimproverarmi.《Ti avevo detto che sarei passato per le dieci e mezza precise, perché non...》

La sua voce si affievolì e ammutolì. Incrociai le braccia sul petto. 《Stavo finendo di prepararmi.》

Sawyer poggiò la mano contro lo stipite e mi sorrise malizioso. Il suo sguardo mi percorse dalla testa alle Converse logore.《Em, sei uno schianto.》

《Grazie.》risposi, anche se mi parve più una domanda.

Sawyer studiò la gonna nera di jeans e il top scuro coperto in parte dalla camicia bianca che avevo abbinato sopra.

《Sappi che approvo. Faremo un figurone alla festa.》

《Già, perché ci andiamo per sfilare, non per farmi avvicinare a Drew e per scoraggiare Janie, giusto?》

Lo superai nel portico e mi chiusi la porta dietro. Sawyer si spostò e mi guardò accigliato mentre nascondevo le chiavi d'emergenza nella pianta accanto all'entrata.

《Non puoi biasimarmi se credevo che ti saresti vestita nel solito modo.》

《Tu sei vestito come al solito.》gli feci notare. Indossava la stessa magkietta nera aderente fissata nei pantaloni elegenti. L'unica eccezione era una catenella appesa ai passanti dei pantaloni.

《Ma quella che mi preoccupava eri tu. Forza, andiamo, non voglio arrivare troppo tardi.》

Lo seguii verso la sua auto e salii sul sedile del passeggero. Sawyer infilò le chiavi nel quadro, mise in moto e si spostò sulla strada principale.

《Ho giusto qualche raccomandazione.》affermò serio.

《Non ho cinque anni, so come comportarmi a una festa.》

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