Sawyer
Il click ripetuto e aggresivo del mouse era l'unico suono che alleggiava nel parco del campus, di solito gremito di ragazzi che pranzano o chiacchieravano. Oggi, invece, i tavoli, sempre pieni, erano liberi e nessuna coperta ricopriva il prato verde in lontananza.
Avevo deciso di venire in università per studiare, mi deprimeva rimanere a casa da solo sui libri, tuttavia non c'era nessuno. Mi sarebbe quasi venuto da chiedermi se fossi nel posto giusto il giorno giusto - magari era domenica, secondo il calendario romano - , se non fosse stato che ero perfettamente consapevole di che giorno fosse.
Ovvero, era mercoledì e tra due giorni dovevo consegnare per email la mia stupida locandina grafica.
Mi piaceva lavorare ai progetti e avrei saputo editare anche a occhi chiusi, persino da ubriaco, ma detestavo il fatto di doverci lavorare sopra in poco tempo. E soprattutto detestavo il fatto che il mouse non funzionasse.
Diamine, vuoi muovere quella cazzo foto più a destra? Ci sto provando da dieci minuti, stupido affare.
Sbuffai e provai a ripremerci sopra, spostando il mouse sulla superficie in legno del tavolo. L'immagine rimase ferma e la faccina sorridente sulla locandina mi guardò come a prendermi per il culo.
《Potresti smetterla di premere su quel coso? La tua aggressività ricorda gli assassini negli slasher movie》disse Jay, mentre scavalcava la panca in legno per prendere posto davanti a me. Fece cadere lo zaino a terra e poggiò sul tavolo il libro di informatica con la sua solita espressione neutra. 《Si sentiva dal corridoio.》
《Ho un problema col mouse.》
《Prova a spegnerlo e riaccenderlo. Magari si sono scaricate le batterie. O dovresti usare un tappetino.》puntualizzò ovvio.
《Non sono le batterie.》 risposi a denti stretti.
《Perderesti meno tempo, se usassi quello incorporato nel portatile.》
Gli lanciai un'occhiataccia e una lieve minaccia silenziosa. Lo avrei fracassato insieme al mouse, se non smetteva di dire cose intelligenti.
Quella sua attitudine sempre oggettiva mi faceva ammattire.
Jay sembrò recipire il messaggio, poiché cambiò argomento. 《Com'è andata la festa?》
《Che festa?》
《Quella a casa di Chase.》
Mi passai una mano sul volto, al ricordo di quella serata. Era andata meglio di quanto mi aspettassi, in fondo mi ero divertito con Em.
Ma.
C'era un enorme "ma", che si agitava nella mia testa e che mi perseguitava dalla fine della festa.
Ma avevo visto Drew Addison, il ragazzo che piaceva a Em da quanto tempo Dio sapeva soltanto, scambiarsi effusioni con un'altra. L'avevo beccato avvinghiato con una ragazza nella veranda.
Non ce l'aveva fatta a dirlo ad Em. Mi sarei portato quel segreto nella tomba, piuttosto che deludere le sue apettative - che, tra l'altro, mi parevano basse al momento.
《Uno schifo.》 conclusi. 《Non ho potuto bere e Em ha pensato di compensare giocando a birra pong contro Janie. In più, stava per vomitarmi addosso.》
Un lieve sorriso incurvò le bocca di Jay. 《Deve essere stato divertente.》
Non ero certo che lo intendesse con sincerità. Jay non veniva alle feste, nonostante fosse invitato col resto della squadra. Da una parte temevo fosse astemio e si vergognasse di dirlo perché ormai l'alcol era la nuova acqua minerale dei millenials. Dall'altra, invece, avevo il presentimento che quelle feste lo facessero sentire fuori posto. Jay non mi aveva dato un valido motivo per pensarlo, era abbastanza socievole con tutti, e io non gli avevo chiesto nulla. Facevo finta che non l'avessi notato.
STAI LEGGENDO
Bad For Business
RomanceEmilee "Em" Price non hai mai badato alle relazioni romantiche. Preferisce concentrarsi sugli studi e i turni di lavoro al Quince per pagarsi la retta universitaria, anche a costo di rinunciare alla sua cotta per l'asso della squadra della USF. Sawy...