Che silenzio.
I corridoi di questa scuola sono silenziosi. Strano.
Cammino con passo lento ma deciso, il ticchettio delle scarpe riecheggia mentre passo davanti alle classi.
Arrivo davanti all'aula della preside, fisso il cartellino con scritto *vietato entrare*.
Mi avvicino e sento le loro voci, che cazzo ci fanno qui? Si erano trasferiti a New York, perché tornare proprio adesso a San Francisco?
Troppe domande e poche risposte, questo mi altera particolare ma evito di darlo a vedere.
Mi soffermo ad ascoltare la conversazione seppur avendo scarsi risultati.
Non ci penso due volte ed entro. Gli occhi dei presenti saettano su di me.
«Signorina Dimitrov» la preside annuncia il mio arrivo leggermente confusa, guardo la donna di fronte a me, alta, corpo snello, occhi azzurri e lunghi capelli biondi, cristo, odio le bionde, e ho anche i miei motivi.
«Finalmente ci degni della tua presenza Vicky» quella voce, quel soprannome, volto la testa verso destra e noto i tre ragazzi che mi hanno perseguitata per anni.
Riven Mazor, il capo del gruppo, lui è stato il problema maggiore nel corso degli anni, è uno degli amici di Alexander, che fa parte della cerchia che ho di fronte. Riven è un ragazzo particolare......sotto ogni aspetto. È il più alto di tutti e anche il più grande, dati i suoi 22 anni, i capelli scuri gli ricadono sugli occhi a causa della loro lunghezza, il viso leggermente scavato a causa della stanchezza e le occhiaie ben evidenti, due iridi di un marrone inteso mi squadrano da capo a piedi come se non mi riconoscesse.
Io e Riven non siamo mai andati d'accordo, avevamo idee contrastanti e poco simili, spesso però le persone ci scambiavano per fratelli per colpa dei lineamenti simili.
Riservo un sorriso di scherno al capo della cerchia e passo lo sguardo al ragazzo vicino, più basso di qualche centimetro, noto subito gli anelli argento alle dita e il tatuaggio di medusa sul braccio lasciato scoperto da una mezza manica.
Raphael Feliks.
Come non riconoscerlo, il suo modo di atteggiarsi a quanto pare non è cambiato di una virgola, osservo come giocherella con gli anelli e punto lo sguardo nel suo. Due abissi, il colore dei suoi occhi è un blu talmente scuro che mi stupisco ogni volta, mi chiedo spesso se sono veri.
I riccioli castani sparati ovunque coprono la parte superiore della testa scendendo in un mullet, ai lati i capelli hanno una sfumatura e noto il segno del fulmine.
Raphael ha 19 anni ma la sua corporatura ne dimostra di più, è fissato con la palestra e ama tenersi in forma.
Infine sposto lo sguardo su due iridi grigie, per l'ennesima volta mi perdo dentro gli occhi del ragazzo che mi ha fatto provare nuove esperienze e mi ha insegnato la maggior parte degli attacchi nei combattimenti.
Le lentiggini spruzzate qua e là gli danno un'aria da bambino pur avendo 19 anni, i capelli arancioni più lunghi di quanto ricordassi gli ricadono sulla fronte disordinati, Rik Baldwinsville, il solo e unico.
Tutti e tre indossano dei semplici jeans neri abbinati a delle polo.
«Purtroppo mi tocca farmi viva, altrimenti sareste capaci di setacciare la città pur di trovarmi» rispondo a Riven che sorride come a darne conferma, tiro un'occhiata alla preside che si affretta ad uscire dall'aula per lasciarci parlare.
Rimaniamo noi quattro e prima che chiunque possa proferire parola sento la maniglia della porta scattare, Alexander e Christopher entrano indisturbati e si fermano a fissarci, dopo interminabili minuti di silenzio decido di aprire bocca.
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The Cursed Swan 🦢
AksiVictoria Dimitrov, figlia di una coppia influente mafiosa e sorella di due fratelli maggiori, è nata in condizioni discutibili, col tempo si scoprirà perché, l'ultima della famiglia, si suppone la più piccola, il padre, Octavio Dimitrov, e la madre...