Quello che fa più male è
scoprire di aver amato
una persona che non è mai
esistitaLeina
"IN CHE SENSO?!" Non riesco a trattenere lo stupore nel sentire Beira che racconta il suo ennesimo scontro con Aton. Quella ragazza non sa in che cosa va in contro. "Senti faresti meglio a chiarire con lui e non creare casini." Sento il suo tono cambiare e lasciare spazio a quel solito accento curioso che sa che io posso soddisfare. Sospiro. "Ti sei mai chiesta come fa ad avere sedici anni e essere ancora in primo liceo?" Prendo fiato. "È stato bocciato due volte e sospeso per cinque volte. Per rissa e droga." Percepisco il brivido correrle lungo la schiena anche attraverso lo schermo. Attacco, ma so che questo non basterà a fermarla.Arrivo davanti all'enorme villa di mia madre. Predo tutto il coraggio che ho in corpo e poggio un piede sulla soglia in pietra, percepisco un brivido, posiziono anche l'altro e busso piano, per non svegliarla. Bursang, il nostro tuttofare, mi apre anche stavolta con rabbia per poi sbattermi la porta dietro le spalle. Chiudo gli occhi mentre sento la mia maschera di gioia e spensieratezza scivolare fuori dalla porta. Appoggio il cappotto e passo dopo passo salgo fino al secondo piano; espiro e silenziosamente continuo a camminare... basterebbe qualsiasi cosa, un piede messo male, uno scricchiolio, un fruscio per svegliala e a quel punto... a quel punto... crack! CAZZO NO! La porta dietro di me si apre cigolando e un ombra si proietta sul mio corpo, è lei si è svegliata. Mi accartoccio a terra come un gomitolo e aspetto... vengo sollevata, buttata sul pavimento di camera sua e poi come al solito si comincia.
Tiffany
Ormai ci sono abituata, le grida, i pianti, le botte, i rumori... tutto fa parte della quotidianità. E come fosse una routine anche io mi metto a piangere; non perché subisco queste violenze, non perché vengo nutrita con pane e acqua, non perché ho un letto più duro della roccia o perché la mia camera è di tre metri quadrati; no; io piango perché vengo trattata con delicatezza, perché mangio così tanto da scoppiare, perché ho un letto a baldacchino e perché ho una camera enorme. Si, io piango per questo, perché io vengo venerata, baciata, amata mentre nell'altra stanza mia sorella rischia di sparire ogni giorno di più. Lei cerca di proteggermi, di nascondermi questa realtà, cerca di sorridere e di coprirsi; ma io l'o vista... ho visto cosa nasconde dietro a quella maschera di felicità, ho visto che fa finta che la camera degli ospiti è camera sua quando vengono le sue amiche, ho visto le medicine nascoste in camera sua, ho visto le sciarpe che si lega attorno alla vita per nascondere la sua anoressia, ho visto il suo occhio nero prima di coprirlo col correttore, ho visto i segni rossi sugli avambracci che si procura dei notte. Io ho visto questo ma non posso dirlo. Perché ho solo quattro anni.Leina
Vengo buttata fuori dalla stanza come un sacco di patate marce e rimango a terra per qualche minuto. I dolori sono come sempre forti, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Mi impongo di arrivare al bagno e con molti sforzi ci riesco. Allo specchio le mie iridi nere si confondono con le pupille e cercano di nascondere tutte le crepe che mostrerebbero. Afferro lentamente un cerchio di cotone e dopo averlo riempito di acqua micellare lo passo sul viso; la mia corazza cade; quello che prima il fondotinta, il correttore e qualche pezzo di gomma riuscivano a nascondere ora è visibile: il viso pallidissimo e scarno, due enormi cerchi rosso-violacei si espandono attorno agli occhi, dei tagli profondi mi trafiggono le guance e il naso; sposto i capelli e rivelo una crosta bordeaux sulla tempia destra, mi strappo via le unghie finte e scorgo l'osso quasi inesistente. Le lacrime iniziano a scivolarmi lente sulle guance e sui tagli, come una carezza di una madre, che io, purtroppo, non ho mai ricevuto.Anche oggi non mangerò.
Spazio all'autrice
Questo capitolo è il più breve
di tutti ma anche il più
toccante. Ho una storia da consigliarvi
si chiama "It's ok". Spero vi piaccia
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Neve d'estate
RomanceBeira è una giovane ragazza di 14 anni, vive con la zia da quando i genitori sono morti quando lei aveva solo un' anno. È fredda come il ghiaccio ma fragile come un fiocco di neve; ha costruito una barriera di ghiaccio attorno a sé e riesce a manten...