il novellino

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-il giorno dopo-

Mi gira la testa, dopo il mio incontro con Vox sono tornata a casa per provare, rigorosamente senza successo, a dormire un po'.

Mi strofino la tempia cercando di calmare il dolore acuto che mi distrugge la testa.

"Forse non avresti dovuto bere due bottiglie intere di whisky ieri sera."

"Oh, vaffanculo." ringhio. La mia ombra ride e scompare.

Ho lanciato un rapido incantesimo di guarigione sulla mia testa per alleviare questo forte mal di testa, per fortuna ha funzionato e mi alzo dal letto.

Ieri sera non riuscivo a distogliere la mente dal novellino arrivato all'inferno. Solo un demone estremamente potente avrebbe potuto produrre un'ondata di energia così grande. Non sono preoccupato per me stessa o per il mio territorio, sono sicuro di essere più che capace di affrontare questo principiante.

Ma non desidero sfidarlo a meno che non decida di interferire con il mio territorio. Se osa mettersi contro di me non avrò problemi a metterlo al suo posto.

Sospiro mentre mi preparo un caffè. Ne avrò bisogno visto che quegli orribili incubi hanno interrotto nuovamente il mio sonno, nel mentre mi siedo al tavolo sorseggiando distrattamente il mio caffè.

Forse dovrei vedere chi è questo nuovo demone?

Non posso negare che sono curiosa.

"Trovalo e mettilo al suo posto."

"Non siamo frettolosi. Questo nuovo demone non ha ancora fatto nulla che mi faccia incazzare." Dico.

La mia ombra è seduta di fronte a me al tavolo, con le braccia incrociate e un'espressione scontenta sul viso. La mia ombra è con me da quando ho iniziato a usare la magia. Da allora mi dà consigli.

"Sei forte."

"Lo sono, ma non vado in giro a cercare litigi inutili e casuali."

"Dai così avrai altro territorio e sappiamo sia io che te che ami lottare"

Alzo gli occhi al cielo. "Non ho bisogno di altro territorio." La mia ombra sbuffa. "E non desidero combattere battaglie inutili."

"Stai diventando pigra, le persone smetteranno di temerti. Perderai-"

Sbatto la mano sul tavolo, facendo ribaltare e rovesciare il caffè. "Nessuno oserebbe mai e lo sai bene!" ringhio, le mie orecchie si drizzarono all'indietro.

La mia ombra alza le spalle e si dissolve.

Lancio un'occhiata al disordine che ho combinato, la mia figura si rilassa un po', schioccando le dita il disordine viene ripulito, mi alzo dal tavolo e mi passo la mano tra i capelli.

Dovrei incazzarmi con qualcuno, giusto per ricordare loro chi comanda.

Mi dirigo verso la porta ma mi fermo. Uffa, non sono dell'umore giusto per sventrare qualcuno. L'incubo di ieri notte mi perseguita ancora e non ho idea del perché, mi giro dalla porta pronto a nascondermi nella mia stanza per la giornata.

"Vai fuori."

"Perché?"

"Vedrai."

Alzo gli occhi al cielo e torno verso la porta. Mi infilo il cappotto e apro la porta, non voglio avere a che fare con tante stronzate oggi.

-il mio stupore viene portato dalle meravigliose urla delle tue vittime-

Mi fermo sui miei passi, quasi non riconosco nemmeno la città. Tipo sì, sembra sempre una merda ma ora c'è più sangue e distruzione.

"Che cazzo?" mormoro sottovoce.

Cammino per le strade, esplorando il mio territorio alla ricerca dell'idiota responsabile di questo pasticcio. Manifesti e volantini ingombrano il terreno e le pareti, ne prendo uno.

Attenti al demone della radio!!

"Demone della radio?" Accartoccio il foglio e proseguo in direzione delle urla.

"Il maledetto novellino ha avuto da fare eh." mormoro.

"Distruggilo."

"Vedremo."

"Vedremo? Guardati intorno! Guarda cosa ha fatto quel coglione al tuo territorio!"

Alzo gli occhi al cielo: "Ci penso io".

La mia ombra sbuffa e scompare.

Le urla diventano più forti man mano che mi avvicino alla fonte del caos. Le mie orecchie si appiattiscono e il mio corpo si tende mentre mi avvicino a uno spettacolo sanguinante. I corpi riempiono il terreno, sembra che ogni demone abbia subito una morte unica e assolutamente dolorosa. In piedi al centro del caos c'è un demone più alto, vestito tutto di rosso, le scariche radio riempiono l'aria, facendomi tremare le orecchie per il fastidio.

Osservo il demone mentre uccide l'ennesimo demone, usa una qualche forma di voodoo.

"E tu eri preoccupato. Non è nemmeno abbastanza potente per usare la vera magia." sussurro alla mia ombra.

Mostragli un po' di vera magia.

Esco dall'ombra. "Ehi tu! Il pappone alla fragola!" Io urlo.

L'elettricità statica nelle mie orecchie aumenta e all'improvviso il demone è proprio di fronte a me.

Teletrasporto. Interessante.

"Ciao, mia cara~"

Predator And Prey ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora