Confusione

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"Perché?"

"Non lo so."

"Perché!?"

"Ho detto che non lo so!!" urlo.

La mia ombra mi guarda dall'altra parte del tavolo.

"Rispondi alla domanda."

"Come faccio a risponderti se non so la risposta!"

"Si che la sai cazzo!"

"No, non capisco né cosa mi sia preso né perché l'ho risparmiato." Mi metto la testa tra le mani, è una cosa che va avanti da ore e sinceramente sto iniziando ad stufarmi. Mi faccio queste domande da quando sono tornata, e non aiuta il fatto che la mia ombra mi gridi contro.

"Stai diventando debole."

"Stai zitta cazzo."

"Stai fallendo."

"NO."

"Sostieni di essere la migliore, ma non sei altro che un cucciolo smarrito e spaventato."

"Smettila."

"Non sei nessuno."

"NO!"

"Stai diventando debole T/n, nessuno poi ti crederà più."

"STAI ZITTA CAZZO!" Dico mentre sbatto il pugno sul tavolo facendo sobbalzare la mia ombra.

"Allora dimmi perché non l'hai ucciso!"

Sospiro sconfitto. "Non-non potrei." mormoro.

"Che cosa?"

"Non potevo!" Io urlo. "Mi ricordava qualcuno e quando l'ho guardato negli occhi..." sospiro non sapendo come continuare.

"Mi sentivo di nuovo una ragazza... una ragazza umana senza alcuna preoccupazione al mondo. C'era qualcosa in quegli occhi, qualcosa che ho dimenticato. Io-" Rilascio un sospiro tremante. "Non potevo ucciderlo."

Alzo lo sguardo verso la mia ombra e ringhio.

"Sei felice ora!?"

Non risponde, mi osserva e basta con quegli occhi senz'anima.

Potrebbe tornare, senza dubbio non dimenticherà quello che hai fatto.

Ridacchio seccamente, "non preoccuparti, non ci darà più fastidio per scopi di vendetta."

La mia ombra annuisce.

"gli hai svuotato la mente veh?"

"ricorda solo che ha la forte sensazione di non voler tornare qui." Premetto. Cancellare i ricordi non è mai stata la mia cosa preferita da fare, ma in fondo non potevo rischiare che il cosiddetto 'Radio Demon' tornasse in cerca di vendetta.

Mi appoggio allo schienale della sedia. I miei pensieri tornano al demone cervo. Non so perché, c'era qualcosa di stranamente familiare in quegli occhi.

"Vorresti dimenticare?"

"SÌ."

La mia ombra si avvicina a me e mi mette un dito sulla fronte. Chiudo gli occhi e respiro profondamente. Lasciare che la sensazione che provavo quando guardavo in quegli occhi svanisse.

Quando apro gli occhi non ricordo più la conversazione che abbiamo appena avuto e quella strana familiarità degli occhi.

Sbatto le palpebre e guardo la mia ombra. "Grazie. Confido che tu abbia avuto le risposte che volevi, anche se non ricordo quali fossero quelle risposte."

La mia ombra annuisce e svanisce alla vista. Mi alzo dalla sedia e mi dirigo verso la porta d'ingresso, con la voglia di uscire e cacciare.

La mia mente torna alla mia "lotta" con il demone della radio. L'ho risparmiato, ma non ricordo il motivo. Mi gratto la testa pensando per un secondo. Ma l'ho lasciato andare, devo dimenticarlo per un motivo.

Mi infilo il cappotto e apro la porta che dà sul bosco circostante.

Predator And Prey ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora