-80 anni dopo-
Con il passare degli anni l'inferno è cambiato, modernizzato. E con questo sono cambiata pure io, abbandonando lo slang che usavo quando ero viva e indossando abiti più trendy. Non sono il tipo di persona che vuole distinguersi.
Il vento mattutino calma il mio cranio martellante. La foresta è pacifica e silenziosa, ieri sera sono uscita con alcuni amici e, per farla breve, ho bevuto tantissimo, come sempre d'altronde. Quindi sono scappata nella foresta per un po' di tempo per avere un po' di pace.
Sono passati anni dall'incidente con il demone della radio, mi sono quasi dimenticata di quel cervo. Da allora non ha più messo piede nel mio territorio e per questo glie ne sono grata.
Mi guardo intorno nella foresta, le foglie scricchiolano sotto i miei piedi, le creature della foresta chiacchierano e si muovono. Le passeggiate tranquille sono sempre state una delle mie cose preferite da fare quando ero viva, ma da sono morta da così tanto tempo che ho dimenticato com'era essere vivi.
-Flashback-
La luce della luna splende leggera attraverso le foglie. Gli uccelli cinguettano e i cervi pascolano, la foresta è così calma con la mia presenza.
Il sangue mi incrosta le braccia e il vestito, i resti della mia ultima vittima nella borsa al mio fianco, mi fermo e ascolto se è presente qualche rumore.
Niente.
Solo gli uccelli e i cervi.
La mia ombra mi segue, cercando anche nemici e potenziali minacce.
La luna piena è il momento migliore per eseguire incantesimi e affinché funzioni ho bisogno di tutto il potere extra che riesco a ottenere.
Giungo alla radura che ha al centro una grande roccia piatta, il luogo perfetto per questo incantesimo.
Ho sistemato tutto. La mia ombra cammina ansiosamente per la radura, Accendo l'ultima candela e sento l'energia pulsare nell'aria e nel sottosuolo.
Mi siedo e chiudo gli occhi, invocando il dio in alto e il demone in basso.
Buttali fuori dalle mie tracce Tienimi al sicuro da occhi indiscreti
Nessuno può saperlo
Nessuno può vedere
Mantieni il mio segreto al sicuro
Tienimi libero
Nessuno può saperlo
Nessuno può vedere
NO
Uno
Volere
Vedere
Apro gli occhi e le candele si sono spente quasi del tutto. Mi alzo e mi stiracchio, sentendo rinnovata la mia sensazione magica. Faccio un respiro profondo godendomi la sensazione. Anche la mia ombra sembra rinnovata e più presente di prima.
Sorrido tra me e me, preparo le mie cose e torno a casa mentre la luna si abbassa nel cielo.
Non sapevo che qualcuno avesse effettivamente visto quello che avevo fatto quando mi hanno seguito da casa mia. Il modo in cui non ho percepito la presenza è al di là delle mie capacità.
-Fine Flashback-
Mentre ero immersa nei miei pensieri, in qualche modo sono tornata in città. Alzo lo sguardo e vedo che sono su una strada sconosciuta.
"Come ho fatto? Dove so-" dissi
"Lato ovest" mi interruppe la mia ombra
*Lato ovest?"
"SÌ"
"Come?"
La mia ombra non risponde, così sbuffo e incrocio le braccia, non riesco nemmeno a ricordare chi possiede questa parte della città. Cambia così tanto tra tutti i demoni più deboli. Tiro indietro le orecchie e decido di mantenere un profilo basso.
Cammino su e giù per le strade cercando di scoprire chi gestisce questa parte della città e godendomi i nuovi panorami.
Mi fermo davanti ad uno spettacolo curioso. Il gigantesco edificio simile a un hotel si erge solitario e sembra abbastanza nuovo ma vuoto. Un'enorme insegna in alto brilla di luminose lettere al neon.
"Happy Hotel?" Inclino la testa.
"Sembra stupido" disse la mia ombra
"Sono d'accordo, ma sono curiosa." Mi chiedo che senso avrebbe un "hotel felice" all'inferno."
"Redenzione"
"Che cosa?"
"Redenzione e "riparazione" dei demoni. Mandandoli in paradiso."
"È possibile?"
La mia ombra alza le spalle.
"Molto probabilmente no. Andiamo."
Sto per voltarmi e seguire la mia ombra lungo quella strada ma qualcosa mi ferma. Un sentimento, soprattutto curiosità, mi attira verso le porte.
La mia ombra mi afferra il braccio, cercando di trascinarmi via.
"Qual è il tuo problema?!" Mi giro verso la mia ombra e il mio sguardo.
Non dovremmo stare bene lì dentro
"Perché? Hai paura che io diventi buona lasciando il tuo culo in questo buco di merda."
La mia ombra mi lascia andare e incrocia le braccia.
"Proprio no."
"Non sei il mio capo. Sei solo un'ombra."
La mia ombra scuote la testa e si dissolve. "Ricorda solo che ero contrario a questo." Borbotta prima di scomparire del tutto.
Mi giro verso le porte, dirigendomi verso di esse. Mi passo velocemente una mano tra i capelli e mi alzo un po' più in alto. Poi alzo la mano.
*Busso*
*Busso*
*Busso*
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Predator And Prey ITA
Teen FictionQuesta è una storia di Hazbin Hotel Alastor X Reader (perché non ce ne sono già abbastanza). Tutti i personaggi appartengono ai creatori della serie. ⚠️ QUESTA STORIA É SOLO UNA TRADUZIONE DA INGLESE AD ITALIANO⚠️ La storia originale é di @jupiterSt...