Chapter twelve - Meanings

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-Don't ask questions, you don't wanna know

Ne basta una.

Iside's pov

- Alle superiori

Aveva l'orecchio insanguinato per colpa mia, non toccava a me rimediare?

Come aveva fatto il Signore della Notte, come non aveva fatto mio padre.

Lo feci accomodare sulla sedia del tavolo davanti ai fornelli in cucina. Presi il kit per le emergenze e mi munii di igienizzante e fazzoletto. Guardai il suo orecchio con sguardo sadico. 'Adesso non gli faccio male, dai' pensai sconfortata.

Il liquido prese la ferita e Layth saltò quasi dalla sedia.

<Layth,> lo chiamai ricevendo un annuire genuino, <sai come si danza con la morte?>

Una domanda spontanea ma piena di risposte, significato. Allora pensiamo all'immensità di questa domanda e forse ne potremmo capire pure il significato, però, ingenua com'ero, non lo sapevo, perciò l'avevo chiesto.

<Perché lo vuoi sapere, Ficcanaso?> domandò guardandomi mentre tamponavo col fazzoletto la ferita igienizzata.

Poi silenzio.

Ero diventata rossa alla sua domanda. Ero solo curiosa e la curiosità, a volte, uccide.

Lo lasciai in cucina e aprii la finestra per far passare un po' d'aria e per prenderne una boccata. C'erano tante stelle e una bella Luna pronte a fissarci. Anch'io le guardavo, ma ecco che lui arrivò di nuovo e disse senza che io affermassi o negassi: <Corpo a corpo>.

Si avvicinò in posizione da combattimento e con una mano mi fece cenno di avvicinarmi. 'Lui ha l'orecchio insanguinato ed io ero svenuta, e vuole fare un corpo a corpo? Questo è pazzo!'

Scagliò un colpo che cercai di evitare, ma non feci in tempo a spostarmi che girando non del tutto la schiena mi colpì la spalla trascinandomi indietro.

Dovevo rispondere.

Un colpo, lo mancai; un altro colpo, lo sfiorai; un altro ancora, lo presi non in pieno, ma lo presi.

Non ci stava mettendo tutto se stesso, e si vedeva. Faceva il possibile per prendere il mio colpo, ma allo stesso tempo non voleva farsi male e si spostava, a tal che non lo presi. Adesso i calci. Calci e pugni. Il cuore mi andava a mille e finalmente mi prese per il polso e mi stese a terra.

<Rimani lì> si avvicinò alla finestra e, al posto di coprire lo spettacolo, chiuse solamente le finestre lasciando le tende ai lati. <Guarda in alto e chiudi gli occhi.>

Feci come mi impose e ad un certo punto sentii i battiti nella mia testa. Faceva un po' male, come se qualcuno stesse bussando ad una immaginaria porta di cui io ne sentivo la potenza. Ero io la porta?

Una mano si appoggiò sul mio petto, sopra il mio cuore, e ne riprendeva i battiti.

<Adesso, il tuo cuore... > si fermò per prendere fiato avvicinandosi al mio orecchio <... sta danzando con la morte>. Sentivo il suoi respiri affannosi sul mio orecchio ed era stranamente sensuale. Avevo quasi paura. Il mio cuore non smetteva di danzare eppure io non provavo nulla per lui, allora perché?

Aprii gli occhi e lo vidi che si stava stendendo di fianco a me. Le nostre mani non si toccavano nemmeno, quindi potevo dare pace alla mia anima.

'Adesso i bimbi giocano?'

𝐿𝑎𝑑𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑡𝑒 - 𝑀𝑒𝑙𝑜𝑑𝑖𝑎 𝑀𝑜𝑟𝑡𝑎𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora