Due anni dopo

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Mentre ero distesa sul bordo della piscina al sole qualcuno mi butta in acqua, era Jensen. Corro subito ad abbracciarlo...
Era bello come me lo ricordavo, anzi forse un po di più: aveva i capelli neri,e occhi azzurri.
- mi sei mancato tantissimo.-
-anche tu piccola, fatti vedere-
Feci una piroetta
- come sei cresciuta, ormai non sei più la bambina che portavo sulle spalle, la bambina che mettevo a letto e le leggevo una storia ogni sera, ora sei una donna.-
D'un tratto sento un grido "nevrotico" era cece
-Jensen vieni a prendere le valige-
Jensen alza gli occhi al cielo
-si ora vengo. Scusami Daphne subito vengo-.

Jensen era sempre stato molto protettivo con me, mi difendeva sempre, sia con i miei genitori sia dai guai in cui mi cacciavo. Passavo più tempo con lui che con i miei genitori, gli voglio davvero moto bene, è come uno zio , anzi no come un secondo padre.

Saluto cece e lei si dimostra sempre la stessa donna acida e scortese.

Ecco che finalmente arriva di nuovo Jensen, questa volta in costume, aveva un fisico mozzafiato, degli addominali da fare invidia. Rimasi di stucco, sembrava una statua greca.
Si tuffò in piscia, e quando risali a galla mise le mani tra i capelli, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui .
-che fai resti lì a guardare oppure vieni anche tu in acqua?-
Mi alzo dal lettino solare e mentre stavo andando in piscina Jensen dice
- wau che fisico-
Arrossisco
-ehmmmm grazie-
-manca poco per il tuo compleanno-
- eh si mancano due settimane-
-diventerai maggiorenne, dovrai fare una festa strepitosa-
-farò una festa qui in piscina con amici e familiari, logicamente tu sei invitato-
-ti farò un regalo speciale-

Sei l'errore più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora