Capitolo 12: "Inganno"

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Diana, mentre riposava, era stata bruscamente spostata in un'altra cella, la cella era isolata da tutte le altre. Era piuttosto spaziosa, ma vuota. Il pavimento era di ruvido, fatto di assi di legno cigolanti. Diana era a terra, con uno sguardo perso nel vuoto. Ad un certo punto la porta di ferro si aprì lentamente, emettendo un rumore stridulo. Era Josh. Diana di soppiatto si svegliò:
-Josh... cosa ci fai qui?-  chiese Diana, stupefatta. Che cercò di avvicinarsi al giovane, egli la respinse, con arroganza.
-Diana, tu non puoi amarmi, anche se ci conosciamo da tempo ormai, e ti sei sempre fidata di me, se tu e quell'altra siete quiper colpa mia. Vi ho tradite, e ti ho usato, lo ammetto.-
Diana, più incredula di prima, accecata improvvisamente dalla rabbia, gli disse:
-Non me lo sarei mai aspettato da te, mi conosci, sai che io non posso effettivamente fidarmi di nessuno.. Tutti mi hanno trattato male. Ho sbagliato a confidarmi con te e a dirti tutto su di me ed Orchid. Fai schifo come gli altri.-
-Non mi interessa di quello che ora pensi di me, sono un mostro, ma il mio compito non é finito qui.-
Diana indietreggiò, inciampando nella stoffa della gonna. Josh la prese con una mano per il collo, stringendo.
-Come ho promesso a Vance ti ammazzerò, senza alcun rimpianto.-
Diana sentiva le mani congelate di Josh sfilarle l'abito, picchiandola. Diana con tono provocatorio disse:
-Perché non mi ammazzi subito?-
-Voglio divertirmi. Tutto qui.-  Josh cominciò a violentarla, a torturarla, Diana sanguinava, la pelle bruciava dal dolore. Sudava freddo. Non riusciva a muoversi, Josh la teneva saldamente ferma, la stava per uccidere, era praticamente diventata un uccellino in gabbia, senza via di scampo.  Passò molto tempo, Diana non riusciva più ad urlare, aveva la gola secca, sentiva la morte vicina, ma...

La fanciulla svenne,per il dolore. Nulla ormai aveva più senso e valore. Voleva solo scomparire, come un foglio di carta fa nel fuoco. Sentiva rumori, anzi urla. Chi era arrivato in quella stanza? Una donna? Josh sbraitava scontroso, sbatté la porta insoddisfatto,
Ormai era tutto buio, era stata tradita da un lurido bastardo, era stata stupida a fidarsi di lui. Ma ormai, egli si era già approfittato del suo corpo. Che ora era accasciato a peso morto a terra.


Weee, scusate per la mia assenza, ma in queste settimane ho avuto molti da fare. Questo capitolo in realtà è di transizione, ma ho voluto lasciarlo da solo e non continuarlo con altre vicende poiché non volevo appesantirlo, vi avviso, da questo momento in poi il libro assumerà una piega piuttosto drammatica e violenta. Il prossimo capitolo sarà in prima persona. Grazie per aver letto!

Un abbraccione ☺️🥹

-Silvia🥀🌺

𝒟ℯ𝒶𝓉𝒽 𝒾𝓈 𝓁𝒾𝒻ℯDove le storie prendono vita. Scoprilo ora