Capitolo 10: "L'inizio"

120 50 26
                                    

Diana ed Orchid, tornate dalla caccia tolsero i grembiuli sporchi di sangue animale:
-Come è andata la caccia?-
-Meglio del solito. Io e Diana ora scendiamo in paese, tu puoi mangiare tranquillamente, la carne è fuori dentro al sacco.-
-Fate attenzione, a domani?-
-Sì. A domani.-
-Orchid, puoi lasciarci da soli?-
-Sì, certo!-
Diana si avvicinò a Josh, con la mano destra gli accarezzò delicatamente i capelli folti, lo baciò, come se quel bacio fosse stato l'ultimo. Diana aveva paura, non sapeva cosa le aspettava, non sapeva se ce l'avrebbe fatta. Uscì dalla tenda, ed imboccò insieme ad Orchid la strada che riportava al paese.
Era sera. Il sole era calato, la luna si alzò nel cielo, l'ambientazione aveva una luce fioca, debole, quasi impercettibile. Le case, i locali ed il palazzo reale non si vedevano minimamente, mentre il salice aveva una sagoma riconoscibile. Orchid e Diana erano arrivate. C'era silenzio, così tanto silenzioso che sembrava di essere in una tomba, sepolta sotto la terra. Le tenebre ricoprivano come un mare le strade.
-Orchid, non so se sono pronta. Potresti almeno spiegarmi come in passato tu sei riuscita a superare la paura?-
-Molti anni fa, ero una semplice ragazzina, vivevo il un paesello lontano da qui. Ero la seconda di tre figli, e l'unica femmina. Proprio come te.
Ero brutta, e tutti mi prendevano in giro della pelle del mio viso, che era ricoperta di macchie, bruciature e cicatrici. Un giorno, presa dalla rabbia, impugnai saldamente tra le mie mani un coltello dalla lama sottile ed affilata. Dopo urla si sofferenza, e macchie di sangue ovunque,svenni: mi svegliai solo il giorno dopo, con un viso perfetto. A quel punto scappai, poiché nessuno doveva sapere che io fossi capace di avere dei poteri. Andai in una montagna, lontana dalle persone.-
-Non sapevo tutta questa storia, mi dispiace per quello che hai patito. Come posso iniziare ad essere una strega?-
-Cara, è estremamente semplice. Analizza la tua anima, elabora i pensieri. Rilassati, chiudi gli occhi. Devi immaginarti in uno spazio completamente nero e silenzioso, senti il rumore del sangue che scorre e del battito cardiaco. Pensa a delle fiamme, quelle che hai sempre temuto, quelle che ti dovevano bruciare. Osserva le fiamme, e lascia ardere il tuo cuore. La chiava per diventare una strega è questa. Dovrai sentire il tuo corpo ribollire dal coraggio. Dovrai dissipare quella paura che ti tormenta.-
Diana seguì i consigli di Orchid, chiuse gli occhi, sentiva del calore dentro di sé, era una scintilla, che però era debole, si spense subito. A quel punto la ragazza si arrese, perdendo ancora più fiducia in sé stessa, cominciò a piangere, dicendo di essere un fallimento. Orchid consolò Diana, la abbracciò, ricordandole con un tono materno,che fosse normale fallire, era solo la prima volta che ci provava, aveva ancora molto da imparare.

La scena tenera venne interrotta, da una figura, una sagoma buia come le stesse tenebre della notte. In realtà erano tre uomini, al centro però c'era "lui", Vance ordinò di andare dalle streghe:
-Soldati, fermate quelle meretrici e portatele dritte in prigione!-
Orchid sentì dei passi, si voltò di scatto e li vide: erano state trovate, non potevano scappare. Per loro sarebbe stata la fine.

Salveee, dopo molto tempo ho finalmente pubblicato questo capitolo! Fatemi sapere con un commento se vi è piaciuto e lasciate una stellina. Grazie ancora per essere arrivati fin qui con la storia, a presto!
-Silvia 🌺🥀

Death is Life Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora