Aspetto almeno un quarto d'ora prima di rientrare nella folla eccitata, poiché sento ancora i brividi dovuti al rapporto ravvicinato con l'argentino.
Odio il fatto che possa provocarmi ancora questo effetto, nonostante sia consapevole che già in passato si è dimostrato una persona diversa da quella di cui mi ero innamorata.
Tanta è la rabbia che monta dentro di me, aggiunta all'alcol già in circolo nel mio corpo, che prendo la decisione avventata di liberarmi del suo tocco volendolo rimpiazzare con quello di qualcun'altro.
Appena metto piede nella discoteca mi avvicino al tavolo ormai colonizzato dalle coppiette, fatta eccezione per Fabio e India scomparsi da un po', Dean e Matias. Miriam sembra essersi dileguata, probabilmente a ballare. Ma basta accorgermi della mancanza di Nicolò per iniziare ad avere dei sospetti.
Conoscendola avrà trascinato il ragazzo a ballare notando quanto poco si stava divertendo.
"Dean vieni a ballare dai, da quando stai qui hai fatto la forma sul divanetto"
Mi concede un sorriso, prima di accettare la mia mano che lo conduce con audacia all'interno della pista da ballo.
"Non stavo facendo la forma"
Tende a precisare mentre imita i miei movimenti a ritmo della musica. Mantiene però le distanze, o almeno cerca dato che il suo sguardo cade più volte sul mio corpo che appare più sensuale che mai sotto queste luci stroboscopiche.
"Invece si"
Il mio sguardo va a cercare il suo, per nulla interessata alla conversazione. Certo, magari domani avrò voglia anche di scoprire le sfaccettature del suo carattere, ma ora prevale il bisogno di dimenticare.
"Io dico di no"
Mi avvicino a lui per poter sussurrare, usando così un tono di voce più sensuale. Sarò stata fidanzata per una vita e mezzo, ma ho ben riparato come si faccia a conquistare qualcuno.
"A me sembra che tu stia facendo un po' troppo la so tutto io"
Capendo le mie intenzioni, il suo sguardo sembra acquisire malizia. Le sue mani esperte di poggiano sui miei fianchi, avvicinando di conseguenza il mio corpo al suo. L'olandese ci sa fare a quanto pare.
"Me gustas así"
[ Così mi piaci ]Mi lascio scappare in lingua madre, venendo subito sorpresa dalla sua risposta a tono.
"¿Por qué te gustaba menos antes?"
[ Perché prima ti piacevo di meno ]E se prima lo trovavo attraente, sentire il suo cambio di voce dovuto al cambio di lingua mi fa scaldare all'istanze. Quasi non vedo l'ora che le nostre labbra possano coincidere, ma per fortuna la mia voglia viene subito soddisfatta.
Circondo il suo collo con le braccia, mentre le sue mani scendono a palpare il mio sedere. Più volte sia io e che lui facciamo scontrare i nostri bacini, mentre la voglia sale tanto da portaci a salutare tutti con rapidità per arrivare il prima possibile alla sua camera d'hotel. È semplice capire perché con molta difficoltà, due ore dopo mi affaccio al balcone della sua camera pronta ad accendermi una sigaretta.
Il pro di andare con degli atleti è sia la loro resistenza, sia la loro potenza. Chissà quanti affondi fanno in palestra per toccare quei punti così nascosti delle ragazze. Posso dirmi soddisfatta, soprattutto perché le mie gambe vengono ancora scosse da dei tremori.
Seduta sulla poltroncina di quel balcone, però, abbandonata a me stessa è inevitabile che dei pensieri vengano nuovamente a galla. Penso a quanto sia stato il destino. Tra tante milioni di località balneari alla moda, Matias e il suo gruppo ha scelto proprio Ibiza. Hanno scelto il nostro stesso lido e il nostro stesso hotel.
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➸ Attention || Matias Soulè
FanfictionWhere... Blanca e Matias hanno un trascorso insieme. Tre anni non possono essere cancellati nel nulla, eppure loro sembrano capaci di farlo. Una vacanza, o forse un filo rosso legato all'estremità del loro mignolo, li porterà a rincontrarsi. Due car...