17. Ops, i did it again

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Ritorniamo all'hotel e decide di accompagnarmi fino alla porta di camera aspettando che io sia dentro per raggiungere la propria.

Quando noto che Miriam non c'è, un'idea malsana mi viene in mente ovvero quella di invitarlo ad entrare. Alla fine decido di lasciar perdere la parte razionale, per dare spazio a quella sedicenne alla prima cotta che c'è in me ogni volta che sono in sua compagnia.

"Hai lo champagne?"

Appena esco dal bagno con un semplice top a fascia e un pantaloncino corto che mi va largo tanto da far intravedere il bordo delle mutante lo trovo a sbriciare nel nostro frigo bar.

"Mhmh"

Mi avvicino allo specchio della camera per poter passare allo struccaggio, così da essere pronta poi per andare a dormire.

"Lo apriamo? Brindiamo a rapporti che possono essere ripresi"

Cedo, perché mai potrei dire di no a dello champagne. Io sicuramente non ne farei a meno, soprattutto in vacanza.

Davanti a due bicchieri che si svuotano sempre più velocemente, ci raccontiamo tutto ciò che abbiamo passato in questi mesi distanti.

"Quindi Hector non è stato l'unico?"

"Mi stai facendo la predica?"

Sapendo di star per imboccare una via minata, nega con la testa ma so per certo che la sua gelosia non si placherà così velocemente.

"C'è stata una persona che non posso dirti"

"Perché?"

"Lo conosci"

E qui, posso giurarvi, che mi sono scavata la fossa da sola. Una cosa proprio non sopporta: me con un suo amico. Anche a me darebbe molto più fastidio che con uno sconosciuto, ma una giusta dose di vino mi permette di buttarle fuori senza ragionare.

"Chi è?"

"Tu sei stato con altre oltre Alice?"

"Non si risponde ad una domanda con un'altra"

Mi rimbecca mentre noto quanto vitreo sono diventati i suoi occhi. L'effetto dell'alcool sta colpendo entrambi rendendoci più liberi e soprattutto più chiacchieroni. Si sa, mai ubriacarsi da sola con il proprio ex se non si vogliono avere spiacevoli conseguenze. Che poi spiacevoli è un parolone che varia dai vari punti di vista.

"Facciamo quel gioco?"

"Va bene"

Non so perché rimetto in mezzo quello stupido gioco che facevano all'inizio della conoscenza e che piano piano è diventato un punto di incontro nella relazione. Verità nuda e cruda, ispirata ad un libro che stavo leggendo nel primo periodo.

Entrambi dobbiamo dire qualcosa nel modo più brutale, più sincero e in cambio riceviamo una cosa dello stesso calibro. Avendolo proposto io, è lui a dover cominciare.

"Sono stato con la tua ex amica, Elisa"

"Ma che cazzo dici"

"Tocca a te"

La mia onestà mi impone di rispondere prima di protestare per le sue discutibili scelte per scopate occasionali.

"Non sono stata con nessuno, volevo solo darti fastidio"

"Stronza che sei"

Ora che ho buttato fuori la mia verità, posso iniziare a parlare della sua. Un qualcosa di accende in me, come la voglia di ricordargli quale sia l'effetto che solo io sono capace di creargli. Se fossi stata lucida, non avrei mai pensato con così tanta arroganza eppure si sa, il vino veritas.

Mi avvicino a lui fino a quando non posso sedermi a cavalcioni sul suo bacino. Lui è sorpreso, ma non contrario anzi. Appoggia subito le sue mani sul mio culo, senza nemmeno passare per i miei fianchi.

"Mi era mancato"

"Si certo, mentre toccavi quello di quella stronza"

Il mio tono ironico lo fa ridere, perché a lui piace da matti quando sono gelosa. So che a volte faceva apposta delle cose solo per scatenare questo mio sentimento.

"Il tuo è meglio"

"Tanto solo questo puoi toccare"

"Ah sì?"

I nostri sguardi si sfidano, come le nostre stesse menti. Siamo brilli, Cami, datti una regolata. Ma non serve a nulla cercare di fermarmi, perché la voglia di lui mista alla gelosia risulta un elisir mortale senza via di ritorno.

Non mi sorprendo nemmeno quando minuti dopo ci ritroviamo senza vestiti, senza più barriere a dividerci. Non mi sorprendo di provare piacere nel toccare nuovamente la sua pelle, nel sentire le sue labbra venerare il mio corpo.

Non mi sorprendo, ma non per questo non mi sento alle stelle. L'abitudine tra me e l'argentino non è mai stata monotonia, ma anzi una vera e propria montagna russa capace di portarci ai massimi livelli di piacere.

Non so nemmeno perché in nessuno dei momenti dove le sue spinte mi regalano piacere paradisiaco di Miriam non c'è nessuna traccia, in quel momento la mia testa era completamente svuotata di doveri, paranoie e dubbi.

Questo è l'effetto di Matias, quello di farmi dimenticare qualsiasi cosa mi circondi.

Rika's place🦋

Ehi belli come state? Spero bene!
Ho qui per voi una cosa che potrebbe farvi mooolto piacere

Ehi belli come state? Spero bene!Ho qui per voi una cosa che potrebbe farvi mooolto piacere

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Xoxo Rika

➸ Attention || Matias SoulèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora