10. Osito

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"Non penso che riuscirò mai a perdonarti"

Sincerità, punto su quella anche se non so nemmeno se sia questa la verità. Non so cosa mi prende, ho passato mesi a convincermi di odiarlo eppure guardare i suoi occhi mi provoca ancora un bruciore che è stato l'unico a farmi provare.

"Allora perché sorridi come se fossi sotto mille treni per me?"

Avvicina la sua mano al mio volto, stringendo tra l'estremità delle sue dita la mia guancia. Questo e i baci sulla fronte sono da sempre stati i rapporti più intimi che ci siamo scambiati. I baci veri, le notti passate ad unire i nostri corpi sono qualcosa che non potrà mai rappresentare lo stesso livello di intimità.

"Sei un coglione"

Mi lascio scappare una risata e, involontariamente, mi avvicino al suo corpo. Come se fossimo due calamite attratte l'una dall'altra dalla forza magnetica.

"Sbaglio o ti sei innamorata di questo coglione"

"In passato lo ero"

Subito metto a freno il suo divertimento, cercando di apparire per nulla divertita dalla situazione.

"Si si, cosa mi hai detto l'altra sera?"

Sta per citare le mie parole imitando in modo stridulo la mia voce, ma gli tappo subito la bocca per evitare l'imbarazzo.

"Ecco, quindi non fare la boss con me che stai più cotta di me"

"Si si, ti lascio nella tua convinzione"

Appoggia con nonchalant il suo braccio sulle mie spalle, tentando un vero e proprio approccio fisico con me dopo mesi. Io glielo lascio fare, volendo godere del suo profumo e del suo calore. Finisco così con la testa appoggiata sul suo petto, godendomi il momento al massimo. Per pentirmi ho tutta la vita.

"Mi vuoi raccontare un po' che hai fatto in questi mesi?"

La sua domanda sembra fatta di pura curiosità, ma intuisco facilmente il doppio fine. Vuole sapere se sono stata con altri, se ho fatto cose che gli darebbero fastidio.

"Ho chiuso con il liceo con quel fantastico cento. Poi sono andata in Argentina per qualche settimana e sono stata da tua nonna. Vorrei sottolineare che tu a lei non hai mai detto che ci siamo lasciati, quindi immaginati l'imbarazzo di quando mi ha chiesto di te. Poi ho conosciuto un ragazzo con cui mi sono sentita per due settimane. Scopava da dio, ma non aveva molto cervello"

Fino al racconto di sua nonna sono sincera, poi però decido di farlo rosicare un po' com'è giusto che sia.

"Non ti sei sentita con nessuno"

Da per scontato questa affermazione, facendomi intuire che c'è qualcosa sotto.

"Non dirmi che hai fatto lo stalker"

"Come se tu non ti fossi informata di quello che facevo"

Colpita ed affondata. Non è colpa mia che sono una gelosa cronica, ma almeno io a differenza sua mi sono informata solo della sua carriera. Forse perché non sono riuscita a scoprire nulla dei suoi inciuci amori? Può essere.

"Io però non sapevo di Alice"

Sottolineo facendo fuoriuscire la sfumatura di gelosia che ho tentato di celare per tutto il tempo.

"Ti da fastidio?"

Cambia l'atmosfera, non stiamo più scherzando ma lui appare serio con questa sua domanda.

"Molto in realtà. Era lei con cui ti beccai?"

Lui a testa bassa annuisce, forse ancora pentito dell'avvenimento.

"Mi da fastidio si, ma non ho nessun diritto di dire nulla. Come non avevi tu il diritto di dire qualcosa su Dean"

"Non scherziamo, lo sai che con gli altri non ti riesco a vedere"

"Sei serio Matias? Sei tu che hai voluto rompere per andare a scopare con chi cazzo ti pareva"

Pura acidità esce fuori dalla mia bocca. Non mi venisse a dire che lui può andare tranquillamente con altre e io invece devo fare la vergine maria in attesa che si ricordi della mia esistenza.

"Hai ragione, scusa. Però lo sai come non ragiono quando si parla di te. è ovvio che puoi stare con chi vuoi, o almeno ancora per poco"

Mi calmo, o almeno si calma la mia rabbia ma aumenta il mio imbarazzo. Ancora per poco, che idiota che è.

"Nei tuoi sogni, osito"
[ Orsacchiotto ]

"Non la smetterai mai con questo soprannome?"

Scuoto la testa divertita, perdendomi nel suo di sorriso. È così bello da far male, certe volte mi chiedo come sia possibile che esista un qualcuno di così attraente. Non sta nemmeno facendo nulla per esserlo, perché quando vuole sa accentuare bene i suoi pregi.

"Neanche se mi paghi"

Allunga nuovamente la mano sul mio volto, sta volta per spostare una ciocca di capelli che si è smossa a causa del venticello.

"Sei bellissima, te l'ho già detto stasera mi alma?"

Quando vuole sa come fare il lecchino, ma è anche vero che i suoi occhi mi guardano in quel modo unico capace di farmi credere a queste parole.

"E tu sei il cesso, ma va bene così. Uno dei due doveva essere estremamente bello e il destino ha scelto che fossi io"

Non credo a nessuna di queste parole, eppure decido di prendermi gioco dell'argentino perché pare che abbiamo ritrovato quella sintonia che ci ha permesso di essere prima amici e poi amanti.

"Vorrei proprio zittirti con un bacio in questo momento"

"Non ci provare nemmeno"

E infatti non si avvicina in alcun modo al mio volto, lanciando solo questa provocazione per farmi capire il suo stato d'animo e soprattutto la convinzione che ci metterà per riconquistarmi.

Anche se in parte, in cuor mio, già so che arriverà il momento in cui cederò come successe tanti anni fa. Perché se una cosa l'ho capita è proprio il fatto che Matias è quella persona nella mia vita. Quella destinata ad essere una costante, un qualcosa di imprescindibile.

➸ Attention || Matias SoulèDove le storie prendono vita. Scoprilo ora