VI

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Passò del tempo, io e Nicola divenimmo molto amici e io iniziai a realizzare che forse, per lui, non provavo soltanto semplice affetto, ma qualcosa di più. Nel frattempo, Giorgio continuava a parlarmi di questo misterioso Stefano, che, però, quando chiedevo di incontrarlo, era sempre impegnato. Mi stavo iniziando a spazientire, dato che si vedeva da un kilometro che fosse pazzo di mio fratello. Così, iniziai a pensare a un piano.
Un venerdì sera lo invitai a casa mia, ordinammo delle pizze e guardammo la TV, un po' come un pigiama party delle ragazzine alle scuole medie. Solo che noi guardammo un horror e ruttammo per tutta la durata del film. Avevo ordinato una buonissima pizza con le patatine e i wurstel, mentre Giorgio, noioso com'è, ordinò una semplice margherita. Il film era noioso, tutto sembrava noioso e iniziavo a pensare che forse sarebbe stato più interessante se ci fosse stato anche Nicola. Appena finì, guardai Giorgio che sembrava molto assonnato.
«Gio'.»
«Che c'è?» Chiese stendendosi sul mio letto e buttando la testa sul cuscino.
«Ma ti piace Alex?» Gli domandai. Non mi rispose, rimase lì, immobile, con il viso ancora sul cuscino.
«È un si?»
«Sei uno stronzo.» Replicò voltandosi verso di me.
«Ok, è un si.»
«Non dirglielo.»
«Sono muto come un pesce.»
«Quello che piace a te.» Commentò lui. Gli lanciai un'occhiataccia e scoppiò a ridere. Gli sorrisi roteando gli occhi.
«Perché non me l'hai detto prima?»
«Avevo paura. E neanche ho capito se mi piace davvero.»
«Si vede che ti piace Gio'.»
«Ma lui sicuramente è etero.» Scoppiai a ridere a sentire quelle parole.
«Mio fratello? Etero? Dai Giorgio fai il serio su.» Mi sorrise.
«Perché, non lo è?»
«Non lo so... Però secondo me no.» Sapevo benissimo che Alex fosse innamorato perso di Giorgio, ma forse era meglio non dirglielo. «Che ne dici di passare la serata pure con lui? Così potete parlare un po' e magari chi lo sa, potresti capire se gli piaci o meno.»
«E tu fai la candela?» Domandò.
«No, io chiamo Nicola.»
«Va bene allora.» Gli sorrisi e subito presi il telefono per scrivere a Nicola.

Nico🫶

hey Nico, sei al bar?

no, perché?

ti va di passare da me? sono con Giorgio e mio fratello

certo, porto qualcosa?

Guardai Giorgio.
«Mi chiede se deve portare qualcosa.»
«Alcool.»

delle bottiglie di birra?

subito

va bene, a tra poco

Corsi in camera di Alex, con Giorgio al mio seguito. Lui era steso sul suo letto, mentre guardava qualcosa sul suo telefono.
«Stronzo di merda»
«Che vuoi?» Rispose posando il telefono e guardandomi.
«Sta venendo Nicola con le birre.» Non rispose, si alzò subito dal letto e corse in camera da noi. Siate sicuri che dove c'è l'alcool c'è Alex.
Arrivò anche il ragazzo, con sé aveva uno zaino stracolmo di bottiglie di birre. Inutile dire che ci ubriacammo a merda, Alex e Giorgio più di tutti.
Era circa mezzanotte, ricordo poco e niente ma la situazione era più o meno questa: mio fratello ubriaco che ci provava con Giorgio, Giorgio ubriaco che ci provava con Alex, io che vomitavo nel mio bagno e Nicola -l'unico che aveva retto, dato che aveva pure bevuto poco- che mi sorreggeva. Appena vomitai tutto, tornai, insieme a Nicola, in camera, dove però non c'erano più né Giorgio né Alex. Corsi nella stanza di mio fratello, seguito a ruota da Nicola, mi accostai alla porta chiusa a chiave e sentii qualcosa che forse era meglio non sentire. Guardai il ragazzo che era con me e decidemmo di finire lì la serata. Mi accompagnò in camera, mi diede la buonanotte e poi se ne andò. Era così carino, giuro.
La mattina seguente, mi svegliai con la testa pesante e confusa. Provai a rimettermi a dormire, ma Giorgio entrò di corsa in camera mia. Il suo collo era pieno di macchie rossastre e violecee.
«Cosa cazzo è successo ieri sera?» Mi misi seduto sul letto e lo guardai a lungo.
«Tu e Alex avete scopato.»
«IO HO FATTO COSA? E CON CHI?»

𝒕𝒉𝒐𝒔𝒆 𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏 𝒆𝒚𝒆𝒔 ~strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora