Cap.1

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Si vede una figura all'orizzonte sulla spiaggia deserta, spunta dalle onde del mare grondante di acqua salata che brilla alla luce del sole che sta tramontando, un ragazzo giovane con un bel fisico asciutto e tonico con i tratti del viso angelici, sembra proprio che un'entità superiore si è davvero impegnata per creare questa magnifica opera dai i capelli biondo cenere.

Jimin, questo è il suo nome, si siede sul bagnasciuga passandosi un braccio sul viso per asciugarlo un po' dalla salsedine, tiene lo sguardo rivolto all'orizzonte al bellissimo tramonto che la natura gli sta offrendo, sorride spensierato sentendosi per questo breve momento libero in questo luogo, si è dileguato furtivo mentre stava passeggiando nei pressi del mercato con il suo Amico Hoseok, che in questo momento sarà sicuramente disperato di non trovarlo, raggiungendo di nascosto questa spiaggia deserta e sconosciuta per assaporare una finta libertà che non gli appartiene.

Resta seduto sulla sabbia facendo passare una mano tra i freddi e umidi granelli nell'imbrunire del cielo e lasciando che le onde gli accarezzino in un moto perpetuo i suoi piccoli e graziosi piedi, in dosso porta solo l'intimo che gli arriva appena sopra le ginocchia e una camiciola leggera in lino, il suo nobile Hanbok è riposto perfettamente piegato non troppo distante da lui su di un piccolo scoglio che spunta sulla sabbia asciutta insieme ai suoi calzari ed il cappello.

I colori del cielo vanno dal rosso fuoco al rosa tenue per arrivare al viola, uno spettacolo davvero mozzafiato, si può sentire solo il suono delle onde del mare e lo stridio di qualche gabbiano in lontananza.

Jimin si sdraia delicatamente sulla spiaggia deserta inspirando a pieni polmoni l'aria di salsedine ed ascoltando questi suoni rilassanti, non si cura del fatto che si sta riempiendo di granelli dappertutto ed è consapevole che questo suo atteggiamento intrapreso risulta sconveniente, per un principe, fare il bagno in intimo all'aperto sotto possibili occhi indiscreti, sospira in questi pensieri ingombranti, già sente nella sua testa i rimproveri di un Hoseok fuori di sé che però ometterà di riportare il fatto ai suoi fratelli e all'Imperatore se dovesse venirlo a sapere, perché alla fine lui rimane sempre un fedele compagno in questa rigida vita del principe che non deve far altro che eseguire ordini e mantenere un elevata disciplina tutto il tempo.

Jimin è convinto che in questo luogo non arriverà nessuno sguardo inatteso e quindi sorride tranquillo ad occhi chiusi decidendo di godere ancora un po' di questo tempo rubato per sé stesso in un atteggiamento a lui proibito, la sua fuga compiuta in questa fresca serata primaverile fa piano piano maturare in lui un nuovo sentimento sconosciuto che in realtà lo elettrizza.

Sospira provando ad immaginare come sarebbe essere sempre così, un normale ragazzo e non un principe erede al trono, accompagna questi pensieri giocando con i finissimi granelli di questo angolo di paradiso facendo dolci carezze al terreno umido del bagnasciuga, finché non sussulta per un improvviso rumore che sembra quello di un nitrito di un cavallo in lontananza, solleva di scatto il suo busto mettendosi seduto e portando le braccia incrociate al petto per provare a coprirsi, questo gesto sporca ulteriormente di granelli la leggera camiciola in lino dal profondo scollo a V che lascia intravedere il suo petto delicato ma ben definito e che giace umida e appiccicata sulla sua pelle bianca disegnandone i perfetti lineamenti.

Si volta di scatto e nota subito un ragazzo in piedi alle sue spalle, non ha idea da quanto fosse lì ad osservarlo, così a vederlo da un primo sguardo il principe pensa che abbia più o meno la sua età, Jimin si agita sul posto per la sorpresa inaspettata deglutendo a quella vista e provando un imbarazzo fulmineo.

Il ragazzo inatteso è molto bello, alto, sicuramente più di Jimin, slanciato e dal fisico statuario, possiede capelli abbastanza lunghi e neri che si muovono con la brezza serale, sorride dolcemente a Jimin che si trova ancora seduto sul bagnasciuga e che invece lo squadra spaventato ed in uno stato di profondo imbarazzo, continua a provare a coprirsi come meglio può per nascondersi da questi occhi sorridenti e curiosi, guarda improvvisamente i suoi vestiti che si trovano vicini ai piedi del ragazzo corvino e l'ospite inatteso rompe il silenzio <<Di grazia, mi perdoni se l'ho interrotta, ho visto il suo destriero brucare solitario sul sentiero mentre galoppavo col mio cavallo, poi l'ho vista sulla spiaggia... sembrava una visione surreale e volevo accertarmi che non fossi impazzito>> dice mantenendo il sorriso e tenendo gli occhioni neri e furbi puntati in direzione di Jimin che si trova ancora rannicchiato sul bagnasciuga in evidente imbarazzo con le gote arrossate e lo sguardo rivolto ai suoi piedi per le parole appena udite, il ragazzo corvino nota il suo stato e riprende parola <<Che villano che sono, non mi sono nemmeno presentato, il mio nome è Jungkook>> dice in un perfetto inchino di 90 gradi rimanendo poi piegato in avanti e sbirciando il ragazzo biondo cenere di fronte a lui attraverso la sua frangia che si è spostata sul volto per via della posizione in cui si trova per poi parlare ancora <<E per la cronaca, da vicino sembra ancora di più un miraggio...>> sussurra queste parole e disegna un sorriso furbo sulle sue belle labbra,
Jimin deglutisce continuando a non guardarlo in volto ed iniziando a parlare con tono incerto <<Messere...>> il ragazzo corvino lo interrompe rapido correggendolo con un sorriso amichevole <<No, mi chiami solo Jungkook...>> Jimin lo osserva rapidamente rosso in viso come un pomodoro e prosegue <<Si, Jungkook, la prego, non le sembra sconveniente riempire in questo modo un uomo di complimenti, non è appropriato... poi mi trovo in una situazione scomoda al momento, le chiedo quindi di lasciarmi vestire...>> Jungkook si mette a ridere sonoramente alla tenerezza di questo ragazzo mentre Jimin porta lo sguardo sconvolto di nuovo su di lui portandosi poi una ciocca bagnata dietro l'orecchio in un gesto nervoso ma elegante <<Di grazia... si insomma Jungkook mi dica, cosa ci trova di tanto divertente?!>> si alza coprendo la sua intimità con le mani dato che il leggero tessuto umido in lino lascia poco spazio all'immaginazione e Jungkook si zittisce nell'immediato iniziando ad osservarlo intensamente facendo girare altrove nuovamente lo sguardo al ragazzo biondo imbarazzato <<Mh, Principe Jimin... lei non dovrebbe coprire una tale bellezza della natura, dovrebbe farsi ammirare, come questo splendido tramonto.>> fa un attimo di pausa osservando il ragazzo biondo in piedi di fronte a se che velocemente per sfuggire al suo sguardo indietreggia verso il mare per poi entrarci cercando in qualche modo riparo dal suo sguardo sconveniente sul suo corpo e prende parola titubante <<Voi... voi come fate a sapere il mio nome... io non la conosco Signor Jungkook, da che famiglia provenite?>> Jungkook non risponde subito dopo aver studiato i movimenti di Jimin inizia a togliere la sua maglia rimanendo anch'esso con quella intima e sfilandosi pure i calzari con i pantaloni <<Principe Jimin, tutti sanno chi è anche se non si può avvicinare molta gente a lei, è il figlio dell'Imperatore Park... poi mi permetta, non c'è in giro nessun ragazzo nel regno bello come lei ho fatto due più due, in realtà le voci sul suo conto non sono davvero veritiere, dicono che e molto bello ma... in realtà lei è davvero immensamente magnifico>> dice mentre inizia ad avanzare tra le onde in direzione di Jimin che è visivamente sempre più agitato poi prosegue <<Io... io invece sono solo uno stalliere orfano, ma penso che non sono così orribile alla vista>> dice ridacchiando furbo.

Si, Jungkook lo conosceva perfettamente il principe, era vero che lo aveva incontrato per caso oggi ma guardando il cavallo che pascolava sul sentiero ha capito subito a chi apparteneva e non ha resistito nell'avvicinarsi perché il principe normalmente era inavvicinabile e fin ora più e più volte aveva avuto modo di vederlo solo da lontano dal suo nascondiglio mentre lo guardava allenarsi nelle arti marziali o mentre studiava con Seokjin sotto gli alberi di ciliegio dei giardini del palazzo, ogni giorno rimaneva sempre più rapito, ma questo non glielo dirà.

Jimin indietreggia cercando un punto dove l'acqua è più profonda così che possa ricopre il suo corpo fino al suo candido collo bianco, osserva poi furtivo il bellissimo ragazzo dai capelli corvini avvicinarsi alla sua figura lentamente <<La prego di fermarsi Jungkook, si sta comportando in maniera sconveniente... io... io...>> il ragazzo corvino sorride teneramente al balbettare grazioso di questo ragazzo mozzafiato e si ferma a distanza accontentando le sue richieste e iniziando a nuotare tra le onde senza togliere però il suo sguardo da dal ragazzo etereo incontrato casualmente nel suo passaggio al ritorno alle stalle del palazzo.

Con un guizzo repentino Jimin raggiunge di nuovo la spiaggia, corre a recuperare i suoi preziosi abiti ed incomincia a vestirsi frettoloso per poi corre verso il suo cavallo nel sentiero ma prima di sparire del tutto però si blocca e si volta di nuovo verso il ragazzo corvino che lo osserva ancora immerso nelle onde del mare sorridente, sembra che il Principe voglia dire qualcosa ma invece alla fine si affretta a fare solo un inchino di congedo per dileguarsi rapidamente in profondo imbarazzo in groppa al suo cavallo.

Jungkook una volta solo sorride ampiamente e sul suo viso si disegna un'espressione estremamente dolce, esce dall'acqua incominciando a raccogliere i suoi vestiti sparsi per la spiaggetta.

Dopo qualche minuto che ha raggiunto il suo cavallo vede in lontananza arrivare a cavallo il suo amico Namjoon che appena lo intercetta con lo sguardo alza le mani al cielo disperato tenendo le redini ben salde tra di esse <<Jungkook!!! Ma ti sembra il momento di farti un bagno? Muoviti che abbiamo ancora del lavoro da sbrigare se non vuoi che Taehyung ci prenda a calci dove non batte il sole>> ma il ragazzo più giovane sorride ancora perso nell'euforia dell'incontro fortuito avvenuto poco prima, salta in sella e ravviva con le mani la sua chioma nera piena di granelli di quella splendida spiaggia nascosta tra le rocce sottostanti al sentiero e si mette a cavalcare veloce per raggiungere il suo migliore amico e per tornare al suo lavoro.

PAST LIFE \Jikook\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora