PAST LIFE \Jikook\

Cap. 12

               
                            -Jungkook-

Ultimamente io e Namjoon stiamo litigando parecchio per le mie scelte, ma dannazione non voglio privarmi di incontrare Jimin, alla fine non stiamo facendo male a nessuno, lui ha bisogno di staccare un po’ da quella vita che fa, e io ho bisogno di stare con lui, ecco... andrà bene... si, questo è quello che sto continuando a ripetermi nella testa come un mantra, cosa vuoi che succeda se sto attento?

I miei pensieri vagano in questo garbuglio di idee finché non vengono bruscamente interrotti dal richiamo brusco di Taehyung mentre sto ferrando un cavallo nella stalla, alzo il mio sguardo intercettando il suo già sulla mia figura, sospiro leggermente ed esco dal recinto per sentire cosa vuole, si trova appena fuori dal box con sguardo duro e appena mi vede avvicinarmi mi fa un cenno con il braccio di raggiungerlo più velocemente << Jungkook vieni, fuori c’è qualcuno che vuole vederti>> a queste parole il mio cuore solletica e il mio animo si riempie di aspettative ma cerco di frenare qualsiasi entusiasmo e mi appresto ad annuire e seguirlo all’esterno, mentre percorro il tragitto che mi porta all’uscita vedo dall’altra parte della stalla Namjoon che mi segue con lo sguardo carico d’ansia.

Esco dal grosso portone in legno delle stalle con un bel sorriso stampato sulle labbra, il sole che sta calando mi accoglie all’esterno e colpisce la mia visuale con il suo bagliore molto luminoso quindi mi porto l'avambraccio sulla fronte per farmi ombra, ecco, lo vedo, Jimin è qui, colpito dai raggi solari, si trova contro luce come un apparizione celeste, gli sorrido cordiale, sono così felice di rivederlo, ma lui disegna in volto per una frazione di secondo una smorfia carica d'ansia per poi rimane serio e abbassare velocemente lo sguardo al suolo, percepisco che é nervoso e questa cosa mi fa leggermente preoccupare inizio a prestare attenzione alla figura che c’è al suo fianco e un brivido mi percorre nell’immediato la schiena, mi affretto ad inchinarmi al suolo cercando di mantenere la calma, non ho mai visto l’imperatore in persona da così vicino.

Rimango immobile nel mio inchino profondo al terreno, posso sentire distintamente dei pasi venire verso la mia direzione per poi fermarsi molto vicino a me << Mh, Quindi saresti tu l’insegnate del mio Fiore di ciliegio?>> l’imperatore mi ha rivolto la parola in tono autoritario, mi sollevo sicuro chinandomi leggermente di 45 gradi mentre rispondo << Mio Imperatore, esattamente, il mio nome è Jeon Jungkook sono lo stalliere del palazzo… mi prodigo in diverse mansioni dove necessita aiuto>> mi squadra in silenzio lisciandosi i lungi baffi grigi poi prende il mio viso tra le mani stringendo deciso la presa sulle mie guance per poi farlo ruotare a destra e sinistra lentamente, annuisce criptico e tutti in questo momento pendono dalle sue labbra compreso me
<< Si, sembra che vada bene, sembra forte.>> lo dice rivolto al principe Yoongi che noto solo ora presente al suo fianco, lo posso vedere in questo momento sorridere pieno d’orgoglio per avermi scelto, cerco con tutte le mie forze di trattenermi nel far guizzare lo sguardo nel principe più giovane poco distante da me, l’imperatore si rivolge di nuovo a me e mi chiede di fargli vedere come cavalco e senza troppa attesa ritorno alle stalle e scelgo uno dei cavalli più veloci a disposizione, ho intenzione di lasciarlo a bocca aperta, se c’è una cosa che conosco perfettamente sono questi animali.

I muscoli delle mie braccia si tendono mentre stringo forte la criniera del cavallo tra le mani e le mie gambe sono belle salde alla sua schiena mentre mi appresto ad incitarlo con piccoli colpetti dei talloni e piccole grida per lanciarlo in corsa a tutta velocità, lo cavalco a pelo senza l’ausilio della sella, voglio dimostrare il mio valore e che so quello che faccio, ho capito cosa vuole da me, e io non voglio e non sono disposto a perdere l’occasione di stare con Jimin.

Mentre il cavallo raggiunge la sua massima velocità mollo la presa dalla sua criniera e allargo le braccia tenendomi solo con le mie forti gambe, chiudo per un secondo gli occhi e inspiro l'aria primaverile, adoro questa sensazione di liberà che mi genera cavalcare così, il vento che mi colpisce in pieno viso, l’adrenalina sale e il cervello si svuota, sorrido soddisfatto tra me e me godendomi il momento.