Capitolo 17

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Isabelle era magnifica. Era sempre stata come una sorella per me, anche se a Esnarland l'affetto non si dimostra con coccole o baci anzi, per il fidanzamento si regala un bouquet di pipistrelli neri con rose appassite e per chi ha anche qualche Gorgie(moneta in uso a Esnarland) in più da spendere ci sono i fardozzi(ovvero degli esserini capricciosi, grandi quanto una palla da tennis pieni di spine che rimbalzano da tutte le parti e ti seguono ovunque tu vada). Ogni cosa del mondo umano che sia romantica o dolce, a Esnarland è solo una prova di stoltezza poiché hanno gusti totalmente differenti. Anche dal modo di vestire sono diversi, fin da bambini vengono ehm..."educati" ad essere rompiscatole, indossano prevalentemente abiti neri o in pelle e in base ai poteri di ciascun abitante i capelli sono di colori diversi. Una volta che si raggiunge la maggiore età che corrisponde ai 225 anni per noi esseri umani, ma come abbiamo detto il Tempo a Esnarland non esiste, ogni cittadino viene esaminato in una prova e da quest'ultima si otterrà a quale categoria di magici si appartiene. Se la prova sarà brillante l'esaminando potrà recarsi ogni qualvolta vorrà in tutti i Regni dell'Universo compreso il Regno Umano. Isabelle appartiene alla categoria magica degli "Sterosfoidi", capaci di comandare ogni oggetto con la forza del pensiero, alcune leggende raccontano che gli Sterosfoidi siano capaci di leggerti la mente e l'anima grazie ai loro occhi simili a gemme rare e preziose. Non sono del tutto sicura che questa leggenda sia veritiera ma è proibito domandare questo genere di segreti agli abitanti delle varie categorie, come era vietato parlare della prova di maturità, me lo aveva insegnato Jeremy. Ripenso a quello che disse Jeremy quando ero appena ritornata a Esnarland "tu sei un'abitante di Esnarland"."Sarà vero o è soltanto una delle sue invenzioni per farmi sentire ridicola agli occhi degli altri, forse lo ha solo detto per ripecca nei miei confronti quando ho raccontato tutto alla mamma disubbidendo ai suoi ordini. Ma che razza di prepotente!!! È un bambino viziato incapace di qualsiasi sentimento di comprensione." Sono stanca di rimanere rinchiusa in questo stanza che è diventata una prigione per tutti noi. Voglio fuggire, scappare e portare i miei amici con me. Solo ora noto le catene che imprigionano Isabelle al lato nord della camera, come ho fatto a non notarle prima? Mi avvicino a lei e prendo lentamente le catene, gliele porgo in modo che possa distruggerle con i suoi poteri, ma lei scuote il capo e lo abbassa in segno di sconfitta. "Rompi queste catene con la forza del pensiero Isabelle, so che puoi farcela" le sussurro per non svegliare Joshua che dorme. Lei ricambia con un sorriso sprezzante e dice"Mocciosa, credi che non ci abbia provato, sono anni che sono imprigionata qui e non a caso Jeremy ci ha fatto incontrare nella sua stanza. Le catene che mi imprigionano sono magiche e non basta un semplice incantesimo per spezzarle. Possono essere rimosse solo da chi le ha create". "Un'altra vittima dell'egoismo del mio ex - migliore amico." Sono stanca di aspettare senza fare niente. Mi alzo e sento le gambe che tremano, sono stanca e affamata, sono giorni che non mangiamo niente. Ormai sono allo stremo delle forze. Mi avvicino barcollando alla porta e le tiro pugni e calci, sfogo tutto il mio dolore e odio su quella semplice porta di legno. Sfinita da quella crisi striscio la schiena lungo tutta la superficie della porta e cado a terra priva di coscienza.

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