Capitolo 2

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                                         BELLE

"Cosa?' Guardai Grayson confusa.
'Stai andando a Parigi per affari o per piacere?''

Oh, giusto. Avevo quasi completamente dimenticato dove mi trovavo . I mei nervi tornarono tesi quando ricordai che l'aereo sarebbe probabilmente decollato tra un momento all'altro.
'' Oh,ehm, nessuno dei due ,credo. Sto andando a trovare a mia madre e suo marito.''
Devo aver fatto una smorfia ,perché Grayson disse: '' E non sei felice di vedere tua madre e suo marito ?''

Scossi la testa.

"No, visto che lei cinque anni fa ha abbandonato me e mio padre malato per scappare a Parigi e sposare il suo ricco amante",mi senti dire .

Feci una pausa.**non posso credere di averlo appena detto**.

Non avevo mai detto a nessuno di mia madre prima d'ora , ma in quel momento avevo appena spifferato tutto a un perfetto sconosciuto.

Lo guardai.la sua espressione era pensierosa.

"Mi dispiace. non so perchè lo detto . Ti prometto che non sono la pazza dell'aereo che condivide la sua storia della sua vita con l'estraneo seduto accanto a lei" .

Grayson mi guardó profondamente negli occhi,quasi come se stesse cercando qualcosa e poi afferrò il bracciolo fra di noi e lo sollevò , in modo che non fosse più una barriera. Osservai attentamente i suoi movimenti .

"Ehm... che stai facendo?"

"Shh..." Disse Grayson. Mi afferro i fianchi, che erano già inclinati verso di lui e mi tirò in modo tale che le ginocchia toccassero le sue.

Deliziose scintille inondarono di nuovo il mio corpo e la sua mano si fece strada sotto la mia camicetta lungo la schiena , dove il suo pollice cominciò a disegnare dei cerchi rilassati.

Mi lasciai sfuggire un suono Proveniente dal fondo della gola. Con l'altra mano mi abbraccio il viso .

"Non devi preoccupare più di nulla ora",sussurro Grayson. "Mi prederò io cura di te". Si chino in modo che le sue labbra toccassero il mio orecchio. " Sei Mia".

Mi inclinai all'indietro per poterlo guardare negli occhi. "Cosa vuoi dire?".

Sorrise. " voglio dire..." il suo pollice toccò il mio labbro inferiore e io sussultai.

"Tutto", mi baciò la palpebra, "di", mi baciò l'altra palpebra, "te", baciò la parte superiore del mio naso, " e mio". Finalmente le sue labbra incontrarono le mie.

I miei occhi si chiusero al tocco.la sensazione fu magnifica,come fuochi d'artificio ed esplosione. Le mie mani si spostarono sulle sue enormi e muscolose spalle e le strinsi.

Mi lasciai sfuggire un gemito morbido.

Lo sentii sorridere contro le mie labbra e mi fermai per un secondo.No,non sorridere. Sorridere significava che avrebbe potuto smettere di baciarmi e non volevo che accadesse.

Senza mai staccare le mie labbra dalle sue, mi alzai sulle ginocchia e spinsi il mio petto nel suo , crogiolandomi delle scintille che arrivavano ovunque i nostri corpi si scontrassero.

Le miei mani  salivano ai suoi capelli e avvicinarono il suo viso al mio.

Lui gemette con approvazione.

La bella e l'alfa GraysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora