Capitolo 8

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Non mi prestò attenzioni. Continuava a fissare il nulla .

"Certo,alfa" , disse. I suoi occhi tornano normali e mi guardò. "Mi dispiace, ma non puoi andartene".

Ok,quindi anche lui e pazzo. A notato.

Mi girai e squatrai la stanza in cerca di una via d'uscita. C'era una porta dall'altra parte della cucina. La porta d'ingresso, a quanto pare. Si!

Mi affrettai a superare l'amico pazzo di Grayson e cercai di raggiungerla, ma inciampai nei miei piedi punto mi appoggiai al muro davanti a me.

La sensazione di bruciore dovuta al morso sul collo stava viaggiando lungo il mio corpo in onde lente e dolorose. Il mio stomaco si agitava.

Mi sentivo come se stessi per vomitare.

Che diavolo sta succedendo? Era questo ciò di cui Grayson aveva parlato quando aveva detto che avrei iniziato a sentirmi male ?

Cercai di continuare attraverso il dolore mentre l'ottavo per andare verso la porta. Ma il mondo girava troppo velocemente e le mie ginocchia erano troppo deboli, e caddi a terra.

"Luna!" Gridò l'uomo dietro di me. Le lacrime scossero sul mio viso; il fuoco dentro di me era troppo da gestire. Gridai.

"Fatelo smettere!" Gridai. "Fatelo smettere!"

"Mi dispiace, luna! L'alfa sarà qui presto!" Disse l'uomo accanto a me . Mi toccò la spalla, ma sembro solo alimentare le fiamme che si muovevano nel mio corpo.

Spinsi la sua mano lontano da me. "Non toccarmi!" Singhiozzai, ripiegandomi su me stessa.

"Alfa, ti prego, sbrigati!" Gridò l'uomo.

Attraverso i miei singhiozzi potevo sentire dei passi veloci entrare nella stanza. " Belle!" Grayson gridò.

Solo la sua voce fece spegnere un po' il fuoco, è io lo raggiunsi, sperando disperatamente che dolore se ne andasse. Dissi lui attraverso di colpo la cucina e spinse l'altro uomo lontano da me.

Provai una fitta di delusione quando notai che Grayson indossava dei pantaloni della tuta invece dei boxer... Volevo il maggior contatto possibile.

Almeno è ancora senza maglietta.

Una volta mi raggiunse, mi raccolse immediatamente tra le sue braccia .

Mi avvolsi intorno a lui come un bradipo su un albero, facendo in modo che più parte di me
possibile lo toccasse.

Avevo le gambe su di lui e le braccia strette intorno al suo collo. Per fortuna il fuoco si spense mentre singhiozzavo nel suo petto, ma il dolore era ancora quasi insopportabile.

"Shh...", disse Grayson, sedendosi su una sedia vicina con me ancora avvolta intorno a lui. "Lo so, piccola, lo so".

"Ti prego, fallo smettere", implorai.

Grayson si attaccò improvvisamente al mio morso e lo succhiò, facendoci scorrere sopra la lingua.

Gemetti forte. Non solo era una sensazione fantastica, ma fece anche sparire tutto il mio dolore.

Ancora tremante per il trauma, mi aggrappai a Grayson per la vita mentre la sua abile bocca continuava a lavorare sul mio collo.

Ero così rapita dall'incredibile sensazione che a malapena registrai quando l'amico di Grayson alla fine mormorò qualcosa e lasciò la stanza.

La bella e l'alfa GraysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora