La bella e l'alfa Grayson

Capito 14

                                             BELLE

Sembrò esitare nel dirmelo mentre si agitava sul suo sedile.

"Significa che siamo destinati a stare insieme.
Siamo destinati a essere una coppia e ad amarci.
Siamo anime gemelle".

Lo fissai per qualche secondo. Non credevo di aver capito quello che stava dicendo. "Scusa?"

Grayson mi fissò profondamente negli occhi. Mi sentivo come se potesse vedere direttamente nella mia anima. "Siamo anime gemelle".

"Cosa vuoi dire? Non ha alcun senso".

"Lo so, ma lasciami provare a spiegare. I lupi di solito si accoppiano per la vita. L'accoppiamento per la vita è particolarmente vero per i lupi mannari.

Ogni lupo mannaro ha quello che ci piace chiamare un "compagno", qualcuno con cui è destinato a stare per sempre".

"Come... Come intendi,", esitai con la mia prossima parola, "romanticamente?"

Lui sorrise. "Sei adorabile".

Arrossii profondamente, e lui ridacchiò.

"Sì, intendo romanticamente. Come marito e moglie in termini umani. Solo più come marito e moglie a prima vista, perché sappiamo che siamo destinati a stare insieme da subito".

"IO..." Non sapevo come rispondere. "E tu pensi che io sia la tua compagna?"

La sua espressione si intensificò. "Non penso che tu sia la mia compagna, lo so".

Mi allontanai da lui e i suoi occhi si strinsero. Mi sentivo estremamente combattuta.

Era come se una metà di me volesse saltare tra le sue braccia e non lasciarlo mai più, e l'altra metà volesse scappare via.

Poteva essere che si stesse inventando tutto?

"Come fai a saperlo?" Chiesi.

"Beh, inizia con un odore. Si sente l'odore del compagno quando ci si avvicina per la prima volta.
Si suppone che sia la cosa più incredibile che tu abbia mai annusato in tutta la tua vita".

Si chinò in avanti, respirando profondamente.

"Ho sentito il tuo odore quando sono salito su quell'aereo e ho capito che eri mia".

"L'hai capito cosi?" Chiesi scetticamente. "Perché avevo un buon odore?"

Lui annui. "Ci sono anche altre cose. Come quando ci tocchiamo. Ci sono scintille".

Distolsi lo sguardo. Stava parlando dei piccoli fuochi d'artificio che viaggiavano per tutto il mio corpo ogni volta che mi toccava. Li avevo sentiti.

E mi terrorizzava perché questo significava che almeno una cosa che stava dicendo doveva essere vera.

"Belle", disse Grayson, "so che sai di cosa sto parlando. Hai sentito le scintille, vero?"

Mi leccai le labbra. "Ehm... io no, non lo so..."

Lui alzò la mano. "Toccami".

Lo guardai scetticamente. "Te l'ho già detto, io non...*

"Non farò nulla, Belle", lo interruppe Grayson.
"Tocca solo la mia mano".

La sua voce non lasciava spazio a discussioni, cosi sollevai lentamente la mia mano e la posai delicatamente contro la sua.

I formicolii apparvero immediatamente nella mia mano, viaggiando su per il braccio e giù fino alle dita dei piedi. Sussultai.