Il giorno dopo sono arrivata a scuola con terribili occhiaie sotto gli occhi. Stanotte non riuscivo quasi a dormire, non dopo aver commesso un crimine così grave ieri. Ma non sapevo se fossi più colpevole per il fatto di aver rinunciato alla detenzione o per il fatto che non mi pentissi di aver preso quella decisione.
Mi sono divertita così tanto, solo a ridere e giocare senza dovermi stressare per i miei test, i miei voti, i miei genitori...
E non potevo dimenticare il bel sorriso e la risata di Lauren che mi sono rimasti in testa per tutta la notte. Era contagiosa e non la intendevo in senso negativo.
Non la sto prendendo in giro, non riesco proprio a credere a quanto è carina.
Emisi un gemito quando la sua voce riecheggiò nella mia mente per la centesima volta, sbattendo la fronte contro il tavolo. Alcuni studenti in biblioteca mi hanno messo a tacere e io ho alzato lo sguardo, sussurrando imbarazzata "scusate", dimenticando che ero in una biblioteca in primo luogo. Austin guardò verso di me, alzando la fronte.
"Cosa c'è che non va?"
"Niente" mormorai. Mi sentivo anche in colpa per non avergli detto della scommessa né del fatto che avevo mollato la punizione.
"Ti sei mordicchiata il labbro inferiore e hai fissato un foglio di carta bianco negli ultimi trenta minuti, quindi ovviamente hai qualcosa in mente," si accigliò. "Sei ancora dispiaciuta per la punizione?"
"Io ehm, sì," mentii.
Il suo viso si indurì improvvisamente. "Lauren ti sta facendo la prepotente? Ti sta facendo la prepotente, vero?"
"N-N-No, non lo è, davvero non lo è," balbettai velocemente. Poi ho cambiato argomento, "Puoi aiutarmi a finire questa equazione?"
Austin strinse le labbra ma decise di lasciarla scivolare, avvicinando la sua sedia alla mia mentre si chinava per guardare i miei appunti.
Mi chiedo perché il mio cuore non stia battendo così velocemente come faceva quando Lauren era così vicina a me. Forse ero solo nervosa dato che non la conoscevo così bene. Sì, probabilmente è per questo.
"Camila?"
"Mhm?" dissi, uscendo rapidamente dai miei pensieri.
"Camila," sorrise. Ma nel giro di un secondo, quel sorriso svanì mentre lui tirava fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette che avevo dimenticato di tirare fuori. "COS'È QUESTO?!"
"Shhhh," zittirono gli altri studenti.
"Oh, non zittitemi," scattò di rimando, facendoli accigliare.
"C-C-Come lo sapevi?" balbettai scioccata.
"Ho sentito un nodulo nella tasca della tua giacca, come potevo non farlo!"
"Posso spiegare" dissi, ma ad Austin mancavano pochi secondi per prendere fuoco.
"STAI-"
Gli ho afferrato velocemente il polso e l'ho tirato fuori dalla biblioteca prima che venissimo cacciati. Lo sguardo furioso nei suoi occhi fece irrigidire il mio corpo dalla paura.
STAI LEGGENDO
Y.O.L.O || Camren
FanfictionCamila Cabello, la secchiona della scuola, e Lauren Jauregui, la nota combinaguai, in qualche modo finiscono per essere messe insieme in detenzione. "Che ne dici di fare una scommessa?" Mi offrì Lauren, i suoi occhi verde pistacchio penetrarono nei...