Prologo

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Correvamo lungo le strade trafficate più velocemente che potevamo, superando la folla di persone intorno a noi, mentre l'aria si riempiva delle nostre stesse risate

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Correvamo lungo le strade trafficate più velocemente che potevamo, superando la folla di persone intorno a noi, mentre l'aria si riempiva delle nostre stesse risate.

"Forza Camz, sei troppo lenta!" ridacchiò Lauren, afferrandomi la spalla e spingendomi in avanti. Mezzo ubriaca e completamente fatta, barcollai in avanti, quasi cadendo a terra. "Se non ti sbrighi, ci prenderanno!"

Per qualcuno che veniva inseguita da quattro poliziotti arrabbiati che ci gridavano di fermarci, Lauren era spensierata e serena, trovando la situazione più esilarante che spaventosa. Si capiva che non era la prima volta che si cacciava nei guai in quel modo già dal modo in cui sorrideva e rideva.

Ho riso assieme, ma più per nervosismo che altro, tutto il mio corpo pompava adrenalina mentre cercavo di tenere il passo. La mia io normale, da brava ragazza, non avrebbe mai nemmeno immaginato di fare una cosa del genere.

Cominciando lentamente a rimanere indietro, alzai lo sguardo. La mia visione non era al massimo, tutto intorno a me si duplicava e girava. L'unica cosa su cui i miei occhi potevano concentrarsi era la ragazza di fronte a me.

Strinsi le labbra, fissando l'altezza di Lauren, le sue spalle larghe e il sedere stretto, il vento che soffiava tra i suoi capelli neri e setosi.

Sembrava così libera e piena di vita.

Si voltò, i suoi occhi verde brillante strillavano di eccitazione e malizia. Un sorriso crebbe sulla punta delle sue labbra, raggiungendo il segno di bellezza sotto l'occhio sinistro e rivelando i suoi denti bianchi perlati che mi fecero chiedermi quale dentifricio avesse usato. Colgate? Cresta?
Forse Elmex?

Ho scosso mentalmente la testa mentre stavo andando fuori strada.

Un'altra risata roca le sfuggì dalla bocca mentre tendeva la mano, quella con infiniti anelli d'argento e l'acronimo che amava tatuato sopra.

Y.O.L.O.

"Prendimi la mano," ordinò dolcemente. Le mie dita si contrassero mentre si allungavano lentamente verso di lei. Ho costretto le cosce e i polpacci in fiamme ad accelerare, il vento mi toglieva il respiro mentre ansimavo disperatamente per portare ossigeno ai polmoni. Estesi il braccio, toccando con l'orlo delle mie dita le sua.

Mentre le nostre dita si intrecciavano, lei mi tirò avanti.

Ora, fianco a fianco, correndo per le strade, ignorando le grida da dietro e gli sguardi intorno a noi, ridevamo e fischiavamo come se non ci fosse un domani.

Non sapevamo cosa stavamo facendo.

Non sapevamo dove stavamo andando.

Non sapevamo cosa sarebbe successo.

Abbiamo semplicemente continuato ad andare avanti senza voltarci indietro.

Perché?

Perché Y.O.L.O.

Per quelli di voi che non lo sanno:

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Per quelli di voi che non lo sanno:

Y.O.L.O sta per SI VIVE SOLO UNA VOLTA

Y.O.L.O || CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora