Capitolo 3

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Sospirando mi avvicino al bancone all'ingresso cercando di non pensare alla giornata di merda che ho davanti, proprio i bambini dovevano toccarmi?
Arrivata al bancone mi metto a chiacchierare con Paolo in biglietteria e come sempre finisco con le lacrime agli occhi dal ridere. Davvero non saprei cosa fare senza di lui che mi risolleva l'umore ogni volta che ho una giornata storta, probabilmente dovrei mettere su un sorriso falso tutto il giorno.

Piano piano si avvicinano le 8 e 15, l'orario di apertura. Ogni mattina vedo migliaia di persone in fila all'ingresso impazienti di entrare e spero sempre di riuscire a suscitare in loro l'interesse che provo io nei confronti delle opere che si trovano qui, ma anche nei confronti di quello che rappresentano.
A poco a poco vedo file di persone entrare e fare il biglietto, poi i gruppi si avvicinano al bancone per avere informazioni sulle proprie guide. Questo va avanti finché non vedo un gruppo di bambini portati dalla loro maestra che si avvicinano allo sportello di fianco al mio. Immagino sia il mio gruppo visto che non vedo nessun'altro che potrebbe corrispondere alla descrizione.

P:<<Buona fortuna more>>
V:<<Grazie Paolo, ci vediamo dopo, se sopravvivo...>> diciamo sottovoce.

Così mi avvicino alla maestra e alla sua collega che non avevo notato prima, mi presento e do qualche informazione tecnica sulla gita di oggi. Le due maestre, Silvana e Laura, fanno altrettanto e mi informano del fatto che hanno portato la loro classe migliore a fare questa gita, quindi si spera che siano bambini ben educati. Poi mi rivolgo direttamente a loro.

V:<<Ciao a tutti bambini. Innanzitutto benvenuti alla Galleria degli Uffizi, io sono Valentina e sarò la vostra guida per tutta la mattinata, perciò se avete domande non esitate a chiedere. Ho saputo che siete di Firenze, perciò qualcuno di voi è già stato qui in visita, magari con la vostra famiglia?>> Chiedo per rompere il ghiaccio.

Solo cinque bambini su ventitre alzano la mano fieri di conoscere già il posto. Non male dai.

V:<<Bene allora se volete seguirmi, ci incamminiamo da questa parte>>.

E così comincia il mio tour con i bambini. Devo onestamente spezzare una lancia a loro favore, non sono stati per niente maleducati o chiassosi senza motivo. Anzi, tutt'altro. Si sono messi a prendere appunti da subito e ascoltavano interessati. Ogni tanto facevano domande solo per pura curiosità e non erano nemmeno domande stupide. Gli interessava sapere le tecniche, la storia degli autori e perfino i dettagli più insignificanti. Un bambino ha provato a fare qualche battutina sulle donne nude nelle opere, ma dopo che gli ho spiegato che era molto comune al tempo e che non aveva nessuna connotazione sessuale mi ha chiesto scusa e ha continuato a prendere appunti e ad ascoltare in modo interessato. Veramente non mi aspettavo un gruppo del genere.

Quasi mi dispiaceva doverli salutare a fine giornata, tanto erano stati educati. Però l'orario di fine visita era arrivato e io mi trovai costretta a riaccompagnarli all'ingresso e salutarli. Le maestre si sono congratulate con me e mi hanno fatto i complimenti per tutto il tempo, poi ci si sono messi anche i bambini e io mi sono ritrovata più rossa del rosso Tiziano. Tant'è che Paolo mi stava osservando da lontano ridendo. Antipatico.

Quando sono tornata da lui non ha fatto altro che prendermi in giro, però alla fine si è calmato.

P:<<Vedi che è passata anche questa, more. Eri tutta preoccupata e adesso sei tranquilla, non mi sembra sia andata poi così male>>
V:<<No anzi, erano super carini. Per nulla rompipalle anche se fino a qualche ora fa avrei detto il contrario>>
Continuammo a chiacchierare ancora per circa un quarto d'ora fino a quando
P:<<Senti Vale adesso tocca a te andare in pausa pranzo, poi fino alle 4 ti chiedo di stare all'entrata a scannerizzare i biglietti perché Sara si è sentita male ed Enrico non può arrivare prima di quell'ora. Poi però ti mando a fare sorveglianza nella sala della Venere così stai tranquilla fino alla chiusura>>
V:<<Va bene allora ci vediamo dopo quando ho finito di mangiare>>
P:<<Ciao ciao more>>

Giorni vuoti || FaresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora