Questa vi potrà sembrare una classica storiella di Southpark, dato che ce ne sono molte in giro, ma cercherò di renderla il più originale possibile.
Come protagonisti abbiamo Stan Marsh e Kyle Brofloski, bambini di 14 anni che hanno trascorso la lor...
Ho ormai 14 anni e vado in prima superiore. Mi stavo preparando per andare a scuola, come tutti i giorni. Insieme a me, alla fermata del bus, c'erano Eric e Kenny; con loro sono rimasto in buoni rapporti, per fortuna.
Ridevamo e scherzavamo ancora come quando andavamo alle elementari, che bei tempi.. mi mancano molto. Ricordo ancora tutto come se fosse ieri: Cartman e Kyle litigavano di continuo, e puntualmente ero io a doverli far smettere, mentre Kenny ridacchiava in sottofondo.
È un dolore, ma non è proprio un dolore. È una specie di malinconia. Ti viene da piangere ma non piangi.
Nonostante ora siano cambiate molte cose, sono felice di averli ancora al mio fianco.
"Giorno Stan!" mi disse Kenny correndomi incontro. "Hey musone! Quante birre hai bevuto stamattina?" continuò Eric. "Ciao Ken, zitto culone, non è divertente". Cartman a volte è molto fastidioso, scherza parecchio sui miei problemi con l'alcool, ma nonostante questo gli voglio bene; insieme a Kenny, è stato una delle poche persone che non mi ha ancora abbandonato.
Ero particolarmente giù di morale. Quella mattina, mio padre aveva di nuovo cercato di.. avete capito, non voglio dirlo.. Penso a come sarebbe stato vivere senza le urla, le botte, e tanto altro che non sto qui a raccontare, magari sarei riuscito a vivere la mia infanzia in modo più spensierato, magari ora avrei un carattere più stabile e mi aprirei di più con le persone.. ma posso solo immaginarlo.
Avevo proprio bisogno di un abbraccio, me lo si leggeva negli occhi.
A complicare la mia già difficile situazione è l'arrivo di Kyle, insieme Tolkien, ovviamente. Sì, sono geloso. Sono geloso perchè una delle persone più importanti della mia vita mi è stata portata via. Non riesco a capire se fa più male sentire la sua mancanza o fingere di non farlo.
Ma ormai non ha più importanza, mi guarda come se non ci conoscessimo. L'unica parola che ci scambiamo è il 'buongiorno' prima di salire sul bus, o forse nemmeno quello.
"Ciao Kyle" disse Kenny sorridendo al nostro.. amico? posso ancora defininirlo così? Lui rispose con un accenno del capo, avvicinandosi a noi.
Cartman cercava di ignorarlo, so che anche lui ci soffre. Io non riuscivo a guardarlo in faccia, però volevo tanto correre e stringerlo tra le mie braccia. Mi fa male il cuore ogni volta che ci penso..
