Questa vi potrà sembrare una classica storiella di Southpark, dato che ce ne sono molte in giro, ma cercherò di renderla il più originale possibile.
Come protagonisti abbiamo Stan Marsh e Kyle Brofloski, bambini di 14 anni che hanno trascorso la lor...
Oh Clyde.. anche tu hai perso il tuo migliore amico? "Parlavamo ogni giorno, e ora e come se non ci conoscessimo più" mi diceva guardando il pavimento.
Ti capisco amico mio..
"Vedrai che andrà tutto bene, risolveremo la situazione" gli dissi, cercando di consolarlo.
Non credo di essere la persona adatta per consolare qualcuno, ma dato che abbiamo le stesse paranoie, so che ha bisogno di sfogarsi. Mentre gli altri varcano la porta della scuola, noi rimaniamo diversi minuti fuori, a parlare.
"Hai bisogno di piangere? fallo se ti va. Io rimango qui". Credo lui sappia che anche io ci sto male. Non c'è vuoto più grande di qualcuno che entra nella tua vita, te la scombussola e poi se ne va.
La campanella suona, decidemmo di andare in classe. Proprio in quel momento, ci ritroviamo faccia a faccia con Tolkien e Kyle.
Clyde, facendosi coraggio, disse "Ciao Tolkien" sorridendo. Non era però un sorriso falso, era uno di quei sorrisi che si fanno con il cuore. Sperava in una reazione positiva, ovviamente.
In effetti, Tolkien ricambiò il sorriso, entrando con lui in classe. Ahahah, si vedeva che Clyde era sollevato dall'accaduto, ero felice per lui.
Ed io? Ero accanto a Kyle. A volte mi chiedo, cosa ne avrà fatto di tutti i momenti trascorsi con me? Io me li sogno, li scrivo, li vedo quando la gente pensa che stia fissando il vuoto, li sento in ogni canzone.. me li porto ovunque.
Traditore.. ormai così lo definisco, ma spero di cambiare idea..
... Abbasso lo sguardo. Lo sento sospirare, finchè le sue parole non spezzano quello straziante silenzio.
"Hey Stan.. non credo tu voglia parlarmi, m-ma che ne dici se.. magari oggi ci incontrassimo al lag-"
Fu interroto da Cartman, che mi raggiunse correndo ed urlando angosciosamente di non sapere nulla per la verifica di matematica.
Cazzo, Eric.. Kyle mi stava finalmente parlando! Non era proprio il momento.. Fui trascinato in classe da Bebe che voleva aiuto per gli esercizi, dato che ero abbastanza bravo. "Stan aiutami! non so fare niente!!".
Mentre mi allontanavo da Kyle, lo guardai dritto negli occhi, sperando di fargli capire che avevo il disperato bisogno di parlare con lui.
Per tutte le ore di lezione non ho fatto altro che pensarci. Cosa avrei dovuto fare? non ho il coraggio di parlargli..
Però.. l'ho visto diverso dal solito. Non era seduto vicino a Tolkien, il quale parlava con Clyde, ma se ne stava lì da solo, ad appuntare il suo quaderno, poggiando delicatamente la matita sul pezzo di carta. Sembrava.. triste? forse gli manco? lo spero tanto..
Era proprio carino. Non ci avevo mai pensato, ma guardandolo, mi trasmetteva serenità.. era tenero. Forse non ero infastidito dalla loro amicizia, ma temevo ci fosse qualcosa in più.
Potrei essermi innamorato di Kyle? Nonono, impossibile.. io sono stato male per lui.. vero?
