Capitolo 11

179 19 1
                                    

Federico's POV

Sono le 07.30 del mattino
Mi sono preparato per andare a scuola ma non riesco a trovare le mie scarpe,le cerco sotto al letto ma niente.

Mi guardo intorno nella stanza e le trovo buttate sotto la scrivania con le mutandine in pizzo del completo che aveva comprato Erika.

Mi alzo e vado a prenderle,poi prendo le mutandine e comincio a rigirarmele tra le mani.

Sono pulite perchè non le ha indossate,per questo non mi faccio problemi a tenerle in mano,ma mentre le guardo,sono sorpreso quando il primo pensiero che mi viene in mente è Mia con addosso queste mutandine.

Scaccio via questi pensieri abbastanza pervertiti e mi viene un'idea.

Ho trovato la vendetta giusta per te,Mia Greco.

Mia's POV

Sono le 07.30

Cavolo.Sono in ritardo.

Comincio a bestemmiare in aramaico fra me e me mentre catapulto fuori dall'armadio quasi tutti i vestiti che ho.

Ormai Ottobre è cominciato da un po' e l'autunno comincia a farsi sentire così prendo una maglietta aderente a mezza manica,dei jeans,un giacchetto di pelle e degli anfibi neri.

Pettino i capelli passando le dita fra i boccoli e metto una riga di eyeliner,mi precipito giù dalle scale senza fare colazione e corro verso la fermata.

Arrivata a scuola la campanella è già suonata,spero di non incontrare Federico nei corridoi altrimenti sono fregata davvero.

Alla fine arrivo in classe con l'affanno e,dopo essermi sorbita la sgridata del prof,vado a sedermi nel banco in fondo con Soph e Rò che mi hanno tenuto il posto

Rò:"Stai ricominciando ad arrivare in ritardo come l'anno scorso?"

"Non ho sentito la sveglia"

Il prof ci zittisce e ci mettiamo a seguire la lezione.

La prima ora finisce e comincia la seconda,entra il prof,firma sul registro e comincia a spiegare,poi bussano alla porta

Prof:"Avanti"

Appena la porta si apre vedo Federico.

I capelli biondi tutti scompigliati che gli ricadono sulla fronte e gli occhi che splendono.Si passa una mano sui capelli con fare innocente e tutte le ragazze della mia classe lo fissano.Sono sicura di vedere occhi a cuoricino su ognuna di loro,le ha incantate col suo fare da timidone proprio cone ha fatto con me,ma loro non sanno com'è veramente.

Lo guardo in faccia e lui sostiene il mio sguardo,poi un ghigno gli appare sul viso,quando fà così non promette niente di buono...

"Scusi Prof,ho qualcosa per la signorina Mia Greco"

Appena sento il mio nome comincio a preoccuparmi e comincio a prepararmi mentalmente piani di evasione dalla scuola,poi lui si mette le mani in tasca e tira fuori un paio di mutandine:

"Queste sono tue,le hai lasciate ieri sera da me"

Me le lancia e poi se ne va chiudendo la porta di scatto.

Tutti mi guardano allibiti,io sono tutta rossa dalla vergogna.

"Lo ammazzo quel coglione,giuro che lo ammazzo"

Dico sottovoce.

Sono mutande rosse in pizzo,ma più che altro è un minuscolo pezzettino di stoffa che non ti copre praticamente nulla.Non potrei mai indossare una cosa del genere,chissà ora cosa penseranno tutti quelli della mia classe.Mi sta facendo passare per una delle sue troiette e questa cosa non mi piace.

Nella classe cominciano a formarsi mormorii di sottofondo ed io sono sicura al 100% che stanno parlando di me.

Prof:"Adesso basta!Signorina Greco,si accomodi immediatamente fuori dall'aula!"

Ecco,questo ci mancava.

Mi alzo e passo molto velocemente fra i banchi per uscire dalla classe.

Dopo aver richiuso la porta alle mie spalle guardo meglio le mutandine.

All'interno c'è attaccato un post-it:

"Queste mettile quando verrai a letto con me,BAMBOLINA"

Sa che non mi piace essere chiamata bambolina,mi ha fatto passare per qualcosa che non sono davanti all'intera classe,come se fosse mia la colpa di tutto quello che mi ha fatto.

Giro l'angolo del corridoio e me lo ritrovo appoggiato al muro con le braccia conserte:

"Allora,ti è piaciuto il regalino dolcezza?"

Lo ignoro e vado avanti.

"Ma come bambolina,non ti piacciono?Guarda che dovrai metterle quando verrai a letto con me"

Comincia a farmi incazzare.

"Semmai queste mutandine le ha usate tua madre quando è rimasta incinta di un coglione come te!"

Gli urlo di rimando lanciandogliele in faccia.

Lui sta zitto,mi guarda serio,non risponde...

Eppure dovrebbe rispondere ad una provocazione come questa,invece sta immobile lì a fissarmi

" sono di Erika"

E se ne va.

Io mi guardo le mani pensando di aver toccato quelle orribili mutandine che solo Dio sa cosa ci ha fatto Erika quando le aveva addosso.

Potrebbe anche avermi detto una bugia,ma non credo,dev'essere andato di nuovo a letto con lei.

Le raccolgo da terra con due dita tutta schifata,non so cosa farne...

Sembrano pulite però...

Anzi,lo sono,quello stronzo mi ha preso in giro un'altra volta.

Decido di mettermele in tasca e liberarmene uscita da scuola, infine mi dirigo verso la mia classe.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Votate e commentate se il capitolo vi è piaciuto :)
Ci vediamo al prossimo capitolo
Baci❤
~KatnissCatchingFire~

La mia maledizioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora