Capitolo 2

13 1 1
                                    

—... e siamo in collegamento con l'artista d'esordio: Frenchie Homar! —La telecamera tagliò sul grande schermo dello studio accanto alla donna in cui c'era la figura seduta dell'artista dal busto in sù, su sfondo bianco: i bordi sfumati dal greenscreen.

—Attivista. —Disse seccamente l'uomo mentre i movimenti del suo corpo davano a capire che stava accavallando le gambe. La conduttrice rimase per un secondo interdetta dall'inaspettata acidità dell'invitato prima di riprendere.

—L'attivista d'esordio: Frenchie Homar! Grazie Frenchie per averci concesso la tua presenza qui oggi: abbiamo diverse domande per te... —la conduttrice continuò a parlare presentando le prime domande ad un Homar poco interessato.

Trovò le ciabatte sotto il divano: due pantofole azzurre imbottite con il piccolo logo marrone cucito sulla punta. Iniziò a cercare la batteria perduta.

—... Cosa ti ha spinto inizialmente a creare queste opere? —Chiese la conduttrice.

—La morte. —Rispose dopo un momento di silenzio l'artista. La conduttrice aspettò un seguito e tentò di chiedergli di proseguire prima che l'artista stesso la interrompesse, come se stesse provando a metterla in cattiva luce. —I notiziari come il vostro, i giornali, i media: tutti parlano delle ingiustizie dal lato sbagliato del conflitto. —L'uomo, che fino a prima rispondeva alle domande con un tono acido, quasi schifato, iniziava ad assumere un tono infastidito, come se l'ignoranza della conduttrice alla sua affermazione gli provocasse un profondo disdegno. In studio, lo staff si mobilitò nel caso la situazione degenerasse. —La vostra indifferenza, l'indifferenza di voi tutti mi ha convinto a fare quel che già ero predisposto a fare: dimostrare i vostri veri colori, i colori della miseria, della povertà, della devastazione; i colori della muffa che cresce nei vostri teschi e che vi esce dalle orecchie come diavoli! —La conduttrice iniziò a guardarsi in torno, passando lo sguardo tra i vari membri dello staff dietro le quinte che le gesticolavano cosa fare mentre lei si teneva indice e medio sull'auricolare nell'orecchio. —La corruzione corre libera negli studio come nel parlamento. Viva l'indipendenza! Viva la-

Il collegamento con Homar venne interrotto e nello schermo tornò lo sfondo di default. Ci fu un lungo momento di silenzio mentre la donna guardava nervosamente i fogli sul tavolo e poi i suoi colleghi dietro la videocamera.

—Erm... Sembra che ci sia stato un problema con il collegamento. La trasmissione riprenderà tra poco mentre tentiamo di risolvere il problema.

Stacco. Una lieve musica bossa nova iniziò a suonare attraverso lo schermo azzurro mentre il modello trasparente del mondo girava al centro.

—Frenchie Homar... —pensò la donna, chinata a terra con il braccio sotto il mobile del televisore. Non era la prima volta che sentiva quel nome. Una volta fatta rotolare la batteria fuori dal suo nascondiglio, la tenne con la punta delle dita davanti ai suoi occhi tentando di richiamare alla memoria quel personaggio. —Il murales del cecchino... —La prima e più famosa opera di Homar si trovava nel cuore del Medio Oriente, sul muro di una casa crollata e raffigurava un cecchino con in dosso la bandiera americana sotto quella europea, che puntava l'arma contro il cadavere un vero bambino disteso nella polvere. —Il caso Brown... —Le tornò poi alla memoria il recente caso ancora in corso in cui era stato coinvolto l'artista quando la sua ragazza sporse denuncia per violenza domestica, il quale divenne un enorme fenomeno mediatico ancora in corso nella rete. Un personaggio peculiare.

Si allungò per prendere il telecomando e ci ficcò la batteria recuperata per poi spegnere il televisore.

Era già enormemente in ritardo. Uscì senza sistemare il disastro e pettinandosi i capelli con le dita mentre scendeva le scale: avrebbe pensato all'ordine a tempo debito.

===================================

*Nota dell'autore*

Sono contento di pubblicare già il secondo capitolo senza troppa fatica. Non vedo l'ora di pubblicare il prossimo!!

L'Ombra di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora