Capitolo 10

4 1 0
                                    

Il sole era alto e l'afa era abbastanza da far rifugiare le persone sotto verande ed alberi, al riparo sotto le ombre.

L'ispettore camminava lungo il marciapiede, si fermò ad un semaforo ed attese il verde. Aveva lo sguardo perso, immerso nello strano ritrovamento della foto quando il colore cambiò senza che se ne rendesse conto. Poco dopo tornò in sé e fece un passo prima di intoppare contro un ragazzo altrettanto distratto.

-Mi scusi -disse al giovane con un gesto di scuse, ma questo se n'era già andato. Attraversò la strada.

Il Bukaneer era pieno a metà, ma gli ordini volavano avanti e indietro dalla cucina ai tavoli: al bancone i clienti abituali che si sorseggiavano una birra.

Erano le tre in punto e ad un tavolo adeso alla finestra sedeva un uomo dalla pelle raggrinzita, con una grossa giacca verde e la maglia fluo col numero di un battitore. Si grattava spesso la nuca e guardava a destra e a manca fissando con pupille strette chiunque incrociasse il suo sguardo. Davanti a sé, gli avanzi di un panino con briciole ovunque tranne che sul piatto.

Fu allo scoccare delle tre ed un minuto che entrò l'ispettore nel locale. Si guardò un attimo intorno, cercando il suo appuntamento, ma senza riconoscere nessuno. Quando l'uomo gli fece segno da un angolo del locale, lui gli si avvicinò con occhi sottili e portamento diffidente.

-Benji, quanto tempo. Per favore, siediti pure. -si alzò l'uomo per accoglierlo animatamente per poi risedersi.

L'ispettore titubò ma alla fine accettò l'invito. Piegò la giacca sul posto vuoto e si sedette con le mani sulle cosce. L'uomo lo guardava di tanto in tanto, agitato. Hall detestava quel nomignolo.

-Allora come va? Lavoro, famiglia... Come te la cavi? -chiese l'uomo con la mascella tremolante.

-Tiro avanti. -disse seccamente prima che arrivasse la cameriera, tenendosi più vicina a Hall.

-Lei è nuovo da queste parti, signore! Io ricordo ogni faccia che vedo, sa! Cosa può offrirle la casa? -chiese con il quadernino in mano ed un sorriso genuino in faccia. L'uomo la guardò da testa a piedi con il solo sguardo.

-Acqua e limone. -disse accavallando le gambe con garbo.

-Solo acqua e limone? Posso portarle da mangiare? Un alcolico? Sa, qui abbiamo birre belga, whisky irlandese...

-No. Basta così. -la interruppe l'uomo. La cameriera fece una riverenza e se ne andò senza scrivere nulla.

-Che razza di ordine era quello? -rise l'uomo.

-Non mi sembri nella posizione di giudicare alcunché. -disse diritto ma girando la testa di lato. Il suo volto impassibile non dava spazio ad alcuna emozione e qualunque interlocutore si sarebbe sentito in ansia sotto il suo sguardo da rapace.

L'uomo abbassò la testa e sospirò annuendo.

-È stato un periodo difficile... -alzò gli occhi verso di lui, ma una volta incrociati si ritirò di nuovo, mentre a Hall veniva servito il suo bicchiere freddo di condensa con una fetta di limone-... Ho tentato di chiamare gli altri, ma nessuno mi ha mai risposto, solo tu... Eri l'unico amico che io abbia mai avuto in caserma...

Hall diede un sorso del suo bicchiere senza far rumore e lo appoggiò nello stesso esatto punto di prima. "Non servono più sottobicchieri in questo posto" pensò.

-Perché mi hai chiamato per ultimo se ti ero tanto amico.

-N-non... Io... -balbettò-. Ho bisogno di soldi, Benjamin...

Il detective lo guardò attentamente da testa a busto, da collo a mani, mentre sorseggiava: tutto ciò che era visibile ai suoi occhi della sua pelle nuda ed i vestiti che portava non gli davano più informazioni di quante già ne avesse raccolte.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 13 hours ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

L'Ombra di DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora