"Non questa volta, nei tuoi sogni" Gli dissi mantenendo il beanie così stretto come se la mia vita dipendesse da esso. Se lui odiava i miei modi di fare allora i sentimenti erano gli stessi. Lui mantenne il suo sorrisetto mentre mi guardava negli occhi, io facevo lo stesso.
Non mi importava se le persone ci stavano guardando e fermavano quello che stavano facendo, non mi importava più del beanie. Lo volevo solo prendere per farlo sentire un perdente. Sembrava una persona irritante e lo ero anche io. Benvenuto nel club.
"Tu non lo lascerai, vero?"
"Come ti ho già detto, nei tuoi sog" Non terminai la mia frase perché i miei occhi si spostarono dietro di lui. C'era la cassiera parlando con un vecchio, anche se molto vecchio non era, forse nei suoi quaranta. Pensai che fosse il manager, i miei occhi si spalancarono. Gli occhi del ragazzo si spostarono nel punto in cui io stavo guardando e il suo sorrisetto si allargò.
"Oh, hai paura adesso?" Lo guardai e ruotai i miei occhi. "Ti tirerai indietro prima che lui arrivi, piccola?"
"Mai. E ti ho detto di non chiamarmi così" Gli dissi arrabbiata. L'uomo arrivò e ci sorrise ma sembrava un sorriso falso.
"Scusate ma potete, per piacere, darmi questo?" Disse con calma. I nostri occhi andarono sul beanie poi ci guardammo a vicenda. "Sono il manager qui, quindi per piacere, datemelo"
"Lascialo"
"No, lascialo tu così lo posso darglielo" Disse il ragazzo e l'uomo sospirò. Lui lo prese da noi perché, a giudicare dalla situazione, non ci stavamo arrendendo.
"Per piacere, seguitemi nel mio ufficio" Disse il manager e ci fece strada verso il suo ufficio. Quando io guardai il ragazzo ruotai gli occhi perché lui mi fece l'occhiolino. Che fastidioso modo di flirtare! Lui ridacchiò, penso che a lui piaccia farmi impazzire.
L'uomo aprì la porta del suo ufficio e ci lascio entrare, dopo che fummo entrati chiuse la porta. Diedi uno sguardo alla stanza, era piccola ma sembrava carina. Arredamento marrone, fotografie appese al muro e due sedie su entrambi i lati della scrivania, entrambi ci sedemmo lì e lui sospirò di nuovo ma sorrise.
"Quindi, potreste entrambi dirmi cosa è successo?"
"Si" Dicemmo entrambi in coro.
"Beh, io stavo prendendo quel beanie perché l'ho visto per prima, ma-"
"Sbagliato! Io l'ho visto per primo e io ero carino con lei ma lei è stata fin troppo sgarbata"
"Non mi interrompere, idiota!"
"Vedete? Lei è cos-"
"Per piacere, è abbastanza!" L'uomo ci interruppe entrambi, lui non aveva sentito nulla solo il nostro litigio. "Mi sembra che voi due, ragazzi, state litigando per qualcosa di stupido come questo, anche se non so il perché. Poi, io non ho nessuna soluzione per questo, eccetto che nessuno di voi due comprerà il cappello"
"Perchè mi sembra di stare a scuola nell'ufficio del preside?" Dissi a me stessa.
"Si, mi sembra che sto prendendo una punizione" Disse il ragazzo e io roteai i miei occhi. "I tuoi occhi balzeranno di fuori se continui a farlo"
"Smettila!" Dissi e lui rise.
"Potete andare adesso e continuare a fare shopping o qualsiasi cosa stavate facendo, ma per piacere, non litigate più o vi dovrò cacciare fuori" Noi annuimmo e io mi alzai, camminai verso la porta e il ragazzo, di cui ancora non sapevo il nome, mi aprì la porta.
"Prima le donne" Mi disse sorridendo, gli sorrisi sarcasticamente e camminai fuori. "Beh, ci è andata bene"
"È andata bene? Sei uno stupido o cosa?" Alzai le mie sopracciglia. "Abbiamo attirato l'attenzione e il manager ci stava per cacciare, e tu pensi che è stata una cosa buona?!"
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Rude [Harry Styles] (Italian Translation)
Fanfiction“Perché sei così sgarbata?” “Forse perché questo è ciò che sono oppure perché le persone come te si meritano di essere trattate in questo modo”. Chi lo sapeva che il litigio di due estranei per un cappello avrebbe portato ad una strana amicizia e fo...