"Che cosa ci facciamo qui, Harry?" Gli chiesi guardandomi intorno nella stanza. Lui mi aveva portato nel suo palazzo, o come lo chiamavano loro appartamento, a Londra. Era carino e tranquillo.
Quando entrammo c'era un piccolo atrio poi c'era il salotto, era pitturato di un marroncino chiaro e altri colori che non si abbinavano ma in qualche modo lui li aveva abbinati benissimo! Aveva alcune immagini di Londra in bianco e nero appese sul muro ma notai che non c'erano foto della sua famiglia.
Mi chiesi perché ma non erano fatti miei. Lui sospirò e si mise a sedere sul suo salotto marrone sorridendo. "Niente, pensavo solo che avremo potuto cambiare il nostro posto. Ci incontriamo sempre al bar e mi sono scocciato quindi perché non vederci qui?"
"Vivi da solo?" Mi misi a sedere vicino a lui.
"Si!" Lui ridacchiò. "Hai paura Eve?" Io risi.
"Io, spaventata?" Scossi la testa. "Perchè dovrei esserlo? Ti potrei uccidere in un minuto mentre sono bendata" Ridacchiai.
"Eve, ti sei dimenticata delle nostre lezioni?"
"Non ho bestemmiato o detto brutte parole e almeno non mi sono comportata in modo molto sgarbato" Lui premette le sue mani su entrambe le sue gambe poi strofinò le sue mani sorridendo.
"Ok, cominciamo la nostra lezione!" Mi girai per poter essere meglio di fronte a lui e annuii. "Nella nostra seconda io ti farò alcune domande" Mi accigliai dopo che lui disse questo perché in pratica odiavo quando le persone mi facevano domande, non finiva mai bene. Lui capì che io non mi sentivo a mio agio quindi mise a sua mano sulla mia.
"Stai bene? Ho detto qualcosa di sbagliato?" Non era un gran problema ma spevo che mi avrebbe chiesto informazioni personali. Tutto lo fanno, quando passi molto tempo con una persona hai bisogno di conoscerlo meglio.
"No, è solo che non mi piace quando le persone mi fanno domande personali"
"Non ti preoccupare, Eve. Se non vuoi rispondere va bene, lo capisco" Io sorrisi annuendo. Lui sorrise e si girò sul divano per guardarmi.
"Prima domanda, hai un fratello – oh aspetta!"
"Harry, non siamo ad un primo appuntamento dove stai cercando di conoscermi, lo sai?" Risi e lui schiacciò la sua mano sulla sua fronte.
"Si, scusa!" Mi accorsi che la sua mano era stata sulla mia per tutto il tempo. Decisi di provocarlo su questo.
"È la mia mano ad essere così soffice o la tua mano si è incollata alla mia?" Ridacchiai. Lui sollevò un sopracciglio poi capì cosa intendevo. I suoi occhi si spalancarono per un momento poi lui tirò velocemente via la sua mano dalla mia. Io scoppiai a ridere, questa era quello che facevo sempre quando ero con lui. Lui era una persona divertente e dovevo ammettere, dopo molto tempo, che mi piaceva la sua compagnia.
"Scusa" Disse lui guardando giù sulle sue mani che erano sulle sue gambe, lui stava giocando imbarazzato con le sue dita. Avevo deciso che non lo avrei stuzzicato di nuovo ma notai una sfumatura di rosso sulle sue guance.
"Oh, ti ho fatto arrossire Harry?" Ridacchiai. Lui alzò lo sguardo e mi fissò. "Ok, ok, scusa!" Alzai le mani in difesa e cercai di contenermi e non ridere forte.
"Ritornando alla lezione. Litighi spesso con tuo fratello?" Io annuii. "Pei i tuoi modi?" Io ridacchiai ricordando il litigio con Nathan due sttimane prima, quando avevo incontrato Harry.
"Uh, si! Per esempio, il giorno che ci siamo incontrati, ho litigato con lui perché aveva mangiato i miei cereali preferiti e li aveva finiti. Quindi l'ho inseguito per insegnargli la lazione"
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Rude [Harry Styles] (Italian Translation)
Fanfikce“Perché sei così sgarbata?” “Forse perché questo è ciò che sono oppure perché le persone come te si meritano di essere trattate in questo modo”. Chi lo sapeva che il litigio di due estranei per un cappello avrebbe portato ad una strana amicizia e fo...