Capitolo 7

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Mi scuso in anticipo per gli errori ma non ho ricontrollato il capitolo...

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Aggiustai I braccialetti sul mio braccio mentre facevo un profondo respiro che lasciai poi uscire con uno sbuffo. Roteai gli occhi quando diedi uno sguardo a Nathan, lui mi stava fissando con la bocca spalancata.

"Chiudi la bocca o entreranno le mosche"

"Ancora non so cosa ci fai tu qui?" Strinsi di più la sua piccola mano nella mia e guardai, a causa della altezza, in basso verso di lui.

"Te l'ho già detto" Feci una pausa finché attraversammo la strada mentre mi guardavo intorno e facevo attenzione alle macchine che passavano. "Mamma è occupata con il lavoro e farà tardi. Quindi, sono dovuta venire io a prenderti da scuola"

"Ma tu non sei mai gentile"

"Uhm, grazie?" Lui scosse la testa.

"Voglio dire tu mi odi" Fermai il mio cammino e ritornai alla sua altezza quando arrivammo al parco, era sulla strada di casa nostra. Nathan ed io eravamo abituati a giocare molto qui, essendo la sorella maggiore mi piaceva giocare con lui quando non aveva molti amici perché sapevo come lui si sentisse. Avevo lo stesso problema quando avevo la sua età ma adesso lui ne aveva molti, anche più di me.

Lo tirai per farlo sedere accanto a me sulla panchina e mi girai verso di lui per stare faccia a faccia.

"Non ti odio, Nathan" I suoi occhi si spalancarono.

"Wow" Lui portò le sue mani sulla mia fronte. Cercai di guardare le sue mani e probabilmente sembravo una stupida poi lo guardai. Lui rilasciò una risata mentre io sorridevo. "È la prima volta dopo tanto tempo che tu mi chiami con il mio nome e non con alcuni nomi stupidi"

"Si, beh, volevo chiederti scusa per quello"

"No. va bene. Ho fatto cose di cui non sono orgoglioso" lui era di sicuro più intelligente di me senza contare la sua età e che era più piccolo di me.

"Dispiace anche a me"

"Penso che abbiamo sbagliato entrambi" Dissi sospirando mentre guardavo il parco, guardando i bambini che giocavano e la cosa che più mi fece male fu vedere una bambina giocare con il suo papà ridendo.

"Ti ricordi quando giocavamo qui?" Guardai lui di nuovo e annuii.

"Si, quelli erano bei tempi" Feci spallucce. "Ma tu hai degli amici adesso"

"Si, ma non è così divertente come quando giocavamo insieme e guardavamo film" Io sorrisi compiaciuta mentre mi veniva un idea.

"Oh no, non mi piace quel sorrisetto. Mi ucciderai?" Lo fissai e lo colpii in testa scherzosamente.

"No, stavo per dire perchè non andiamo a casa, tu fai I compiti e poi ordiamo del cibo mentre guardiamo tutti i film di Harry Potter"

"E potremmo costruire una fortezza con tutti i cuscini nel salotto!" Io annuii sorridendo alle sue idee.

"Penso che potremmo"

"Si, una maratona di Harry Potter!" Lui gridò alzandosi e tirandomi con lui. Mi alzai e afferrai le sue mani di nuovo.

"Perché continui a prendere le mie mani? Non sei la mia fidanzata"

"Oh ti piacerebbe" Tirai fuori il telefono quando lo sentii vibrare nella mia tasca. "Ed è perché io sono più grande di te, dovrei prendermi cura di te. Poi non voglio perderti"

"Lo sai, sono un grande uomo. Io sono quello che ti salva e si prende cura di te" Non riuscii a fermare un sorriso sul mio viso, mi erano mancati questi momenti dolci con Nathan. Lui era il mio salvatore e sapevo che quando lui fosse cresciuto mi avrebbe sempre salvata.

"Lo so" Accesi il mio telefono e avevo un messaggio. Era di Harry, lo ignorai e inserii di nuovo il telefono nella tasca. Non ero arrabbiata con lui e non ero sgarbata. Volevo solo passare del tempo con Nathan. Era passato molto tempo da quando sono stata con lui senza inseguirlo o litigare con lui. Sapevo che Harry avrebbe capito.

"Dove è la macchina? Perché non guidi fino a casa?" Lo guardai alzando un sopracciglio. "Oh, ho detto a mamma che avevi guidato senza che lei lo sapesse così non hai più il permesso"

"Uh, ero lì, ma grazie per averglielo raccontato" Lui ridacchiò facendomi scuotere la testa sorridendo su quanto pazzo fosse. Ero sicura che lui fosse mio fratello perché avevamo gli stessi momenti di pazzia.

Il mio telefono squillò di nuovo interrompendoci, lo tirai fuori di nuovo ed era lui. Guardai Nathan e mi scusai poi gli diedi le chiavi per aprire la porta di casa nostra. Risposi al telefono dopo essermi resa conto di quanti messaggi non avevo visto, lui doveva essere arrabbiato.

"Hey, Harry!" Dissi al telefono ed entrai dentro seguendo Nathan. Lui era andato di sopra probabilmente per cambiarsi I suoi vestiti di scuola e io mi misi a sedere sul divano nel salone. Sentii Harry sospirare.

"Grazie a Dio stai bene" Io ridacchiai.

"Si, perchè? Che è successo?"

"Niente, è solo che tu rispondi sempre ai miei messaggi e adesso non l'hai fatto così mi sono preoccupato" Sorrisi, per la prima volta mi sentivo importante.

"Quindi, cosa stavi facendo?"

"Scusa per non aver risposto ma ero con Nathan. Dovevo prenderlo da scuola perchè mia mamma farà tardi" Gli spiegai alzandomi e dirigendomi in cucina per bere dell'acqua.

"Oh, beh ho bisogno del tuo aiuto" Disse.

"Per cosa?"

"Ho bisogno che vieni al mio appartamento prima" Dopo aver posato il mio bicchiere d'acqua alzai un sopracciglio anche se lui non mi poteva vedere. Che cosa c'era di così importante per farmi andare lì?

"Mi dispiace, non posso lasciare mio fratello da solo a casa" Lui sospirò. "Ma forse domani?"

"Io non posso! Non posso perdere tempo"

"Wow, calmati" Gli dissi ridendo. "Mandami il tuo indirizzo per messaggio"

"Eve, cosa ordiniamo? Disse Nathan ad alta voce da sopra così che potessi sentirlo.

"Tutto quello che vuoi" Risposi ad alta voce e poggiai il mio telefono sulla spalla così non avrei rotto l'orecchio di Harry e quando guardai il telefono mi accorsi che la batteria del mio telefono era al 3%. Il telefono si sarebbe spento a minuti.

"Harry, devo andare! La batteria potrebbe scaricarsi in pochi secondi" Dissi velocemente. Lui continuò a dire il mio nome prima che io guardassi il telefono di nuovo ed era definitivo, la batteria si era scaricata. La cosa che più odiavo, questo era il motivo per cui non mi piaceva la tecnologia. Perché la batteria non poteva durare di più?

"Possiamo ordinare la pizza? Ti prego, ti prego" Nathan corse giù saltellando, io annuii.

Dopo aver ordinato il cibo con il telefono di casa la pizza arrivò. Avevo cambiato i miei vestiti con una canotta e i pantaloncini del pigiama. Avevamo già costruito la fortezza e stavamo guardando il primo film di Harry Potter. Ma mentre stavamo guardando il film e mangiando la pizza suonò il campanello. Nathan mi guardò con un espressione confusa mentre alzavo un sopracciglio.

"Stai aspettando qualcuno?" Dissi a bassa voce. Io percepii quanto triste potesse essere perché la nostra serata potrebbe essere rovinata. Scossi la testa e mi alzai.

"Perché non metti pausa al film e io sarò di ritorno, lo prometto" Gli sorrisi e lui mi sorrise in risposta. Lui annuì e prese il telecomando mentre io mi avviavo alla porta e l'aprivo.

"Oh Dio, dovevo aspettarmelo che eri tu" Mi poggiai alla porta e roteai gli occhi.

"Ricordati la lezione che ti ho insegnato, non roteare gli occhi. È sgarbato amore"

Rude [Harry Styles] (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora