💫𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐝𝐮𝐞💫

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*pov cico*

la piccola sveglia posta sul mio comò iniziò a suonare alle cinque del mattino, cercando di zittire quella scatolina mi alzai dal letto, mi lavai velocemente ed indossai dei semplici pantaloni della tuta e una maglietta a maniche corte, presi solo una borraccia d'acqua il telefono e le cuffie.

uscì di casa mentre l'alba iniziava a sorgere, attaccai le cuffie e accesi la mia playlist preferita.
quella che uso principalmente per allenarmi.

pian piano iniziai ad aumentare il passo arrivando anche a correre, era da un po' effettivamente che non mi allenavo.

riguardo il piano stavo pensando di attirarlo in una trappola, certo non sarà così fesso da cascarci ma potrebbe funzionare.
lo attireremo in un posto isolato grazie alle armi di Alex, ne prenderò in prestito solo un paio, proporremo uno scambio siccome lui si occupa maggiormente di droga. insomma, qualche arma in più fa sempre comodo.

una volta finita l'acqua decisi di tornare a casa siccome erano già le sette.

"-alex devo parlarti-" dissi avvicinandomi al tavolo in cui era intento mangiare, "-cosa vuoi?-" disse masticando il boccone di cereali, "-dovresti prestarmi una dozzina di armi da fuoco, pistole, fucili, va bene tutto-" dissi sedendo accanto a lui, "-a cosa ti servono?-" chiese continuando a mangiare, "-tu non preoccuparti, cerca solo di procurarmele-" dissi salendo le scale.

*pov Federico*

il mio telefono squillò facendomi svegliare alle otto del mattino, "-pronto?-" dissi mentre cercavo di connettere il cervello alla realtà, "-federico de lucis?-" chiese un uomo sulla cinquantina d'anni, "-sono io, chi parla?-" chiesi sistemandomi meglio sul letto, "-sono matteo, il nuovo proprietario del pub, so che lei lavorava lì-" lo fermai subito, "-si mi scusi, ma il pub non è in vendita-" dissi alzandomi dal letto,
"-è stato venduto da Lorenzo de lucis, l'ho comprato e sto facendo alcune modifiche-" non potevo credere che l'avesse fatto davvero, mio fratello aveva venduto il pub?! perché?! senza dirmi nulla poi?

per farla breve quell'uomo mi propose di continuare a lavorare lì, e accettai essendo l'unico posto in cui potevo lavorare, era il mio pub.
non ero ancora a conoscenza del mio compito, ma lo avrei scoperto la sera stessa.

presi dei vestiti a caso dall'armadio e mi chiusi in bagno, non ne andava mai bene una.

mi lasciai cullare dall'acqua calda e dal profumo alle ciliegie, ormai non sapevo più cosa fare della mia vita, tutto era così complicato.

una volta uscito dalla doccia indossai i miei vestiti e sistemai quel casino che c'era a casa.
avevo diciotto anni, eppure, mi sentivo sempre lo stesso, lo ero, ma pensavo cambiasse qualcosa, anche solo mentalmente, ma non fu così.

presi le chiavi di casa e mi incamminai nel pub, volevo più informazioni riguardo il mio nuovo lavoro.

in poche parole il mio amato pub sarebbe diventato un vero e proprio strip club.
cos'è? Lo strip club è un locale notturno in cui i spogliarellisti offrono intrattenimento per i clienti, principalmente sotto forma di spogliarello, balli erotici o esotici. In genere, gli strip club seguono lo stile delle discoteche o dei bar.

sapevo perfettamente di non essere adatto a quel lavoro, né tantomeno a quel posto, ma avevo bisogno di soldi e quello era l'unica opzione.

arrivai lì e notai come alcune cose fosse già cambiate, al centro del locale non c'era più la pista da ballo ma due pali, i led tendenzialmente rosa erano rossi e già la testa iniziava a girarmi.
al bancone c'erano due ragazze mai viste qui, indossavano dei jeans di pelle, calze a rete e tacchi molto alti, indossavano delle orecchie da gatto e un trucco a parer mio molto pesante.

𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑏𝑖𝑜𝑛𝑑𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑥𝑦 ♡︎𝐒𝐓𝐑𝐄𝐂𝐈𝐂𝐎♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora