💫𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒅𝒖𝒆💫

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*pov cico*

i raggi del sole entravano dalla mia finestra, cazzo che fastidio. mi alzai stropicciando gli occhi, per spegnere quella sveglia del cazzo sopra il mio comò.
presi una sigaretta e la portai alla bocca, accesi e mi affacciai alla finestra, un'altra giornata di merda, sole, caldo, mi chiedo quanto ci metta l'inverno a tornare.

tornai dentro presi i miei abiti quotidiani, rigorosamente neri.
e mi chiusi nel mio fantastico bagno, mi lavai con l'acqua calda per risvegliare i muscoli e prepararli ad un'altra giornata stressante di lavoro, di lunedì poi, mi vestì, lavai i denti, pettinai la mia folta chioma rossa e scesi di sotto,

"-ma buongiorno lucifer-" disse la voce più odiosa che non vorrei mai sentire la mattina,
"-buongiorno alex-", dissi mangiando una barretta proteica, senza queste la mattina non vado avanti.
"-avete trovato qualcosa?-" dissi sistemandomi la cravatta,
"-abbiamo trovato il posto in cui lavorava, ma non gli orari-"
disse quasi dispiaciuto, senza guardarmi negli occhi.
mi alzai dal tavolo intento a tornare nel mio ufficio, "-e cosa cazzo dovrei farci con il posto di lavoro in cui LAVORAVA?!-" dissi sbattendo la mano sul tavolo,
"-possiamo sempre ricavare qualche informazione-" disse sistemando dei fogli che aveva in mano,
"-porta tutto nel mio ufficio-" dissi iniziando a salire le scale, non rispose, il chè mi dà così fastidio.

il 99% delle persone ha paura a guardarmi
negli occhi, anche solo a parlarmi gli trema la voce, ammetto che la cosa mi fa sentire superiore, più potente, ma dopo un po' è stancante, nessuno che osi sfidarti, che sappia tenerti testa.

molti mi definisco un assassino, un'uomo senza cuore ne sentimenti, insensibile, ma cerco solo una cosa, 𝐯𝐞𝐧𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚.

*5 anni prima*

il rosso si trovava in viaggio con sua madre e sua sorella, ai tempi di 15 anni, alla guida c'era lui, alla ricerca di un posto tranquillo e sicuro, mentre il padre, capo della mafia cercava disperatamente di distrarre un uomo sulla cinquantina d'anni, Mickey de lucis, che voleva ad ogni costo uccidere la famiglia bravi, per poi impossessarsi della loro base e di tutto ciò che avevano, riuscì però a sparare un proiettile colpendo la giovane ragazza ai posti dietro, per lo spavento andarono a sbattere contro un edificio, la madre morì sul colpo, dalla botta troppo forte, ma lui riuscì a scappare, anche se gravemente ferito. riuscì a salvarsi e tornare in forze.

qualche ora dopo il padre morì di crepacuore, distrutto dalla perdita della sua famiglia, lasciando inconsapevolmente Nicola da solo, a capo della sua banda, all'età di soli diciannove anni.

distrutto da quel giorno che lo porta a fare incubi ogni notte pensa che sia stata colpa sua, se non avesse sbattuto probabilmente la madre e il padre sarebbero ancora qui, mentre isabel, è stata uccisa da quel bastardo.
che riuscì ad accaparrarsi tutti i beni della sua famiglia.

non fu trovato il corpo di Nicola, ma Mickey pensa tutt'ora sia morto, troppo stanco per la corsa e per i danni avuti dallo schianto, ma non sa che è nascosto dall'identità di cicotobbi, pronto a riprendere ogni cosa che è riuscito a portargli via, pronto a vendicarsi, per la morte della sua sorellina e dei suoi genitori...

da allora gira con una felpa nera abbastanza grande con il cappuccio sulla testa per nascondere i suoi irriconoscibili capelli rossi, con una maschera nera sul viso.

da quel giorno ogni cosa di lui è cambiata, non sorride da 5 anni, non scherza, non si diverte più.

i suoi grandi occhi neri sono spenti, senza neanche una scintilla di luce, eppure, vive per vendicarsi, da anni progetta il piano perfetto per far saltare la testa a quel bastardo.

accanto a lui ci sono i suoi fedelissimi amici, ettore, alessandro, michele, anna e giorgio, solo loro sono a conoscenza della sua storia, e sono dalla sua parte per vedere quel bastardo morto.

*presente*

effettivamente nelle ricerche di alex trovai informazioni utili, ovvero che a gestire il locale ora sono i suoi figli, Federico e Lorenzo de lucis, scommetto che andrebbe su tutte le furie a sapere che ho ucciso i suoi figli, cercherà di vendicarsi ed è proprio lì che lo ucciderò, troppo distratto sulla faccenda dei piccoli ragazzi.

potrebbe funzionare, e magari in fin di vita gli rivelerò che sono nicola, figlio di Michele bravi.
scommetto che non si aspetta di vedermi vivo.

nel tardo pomeriggio convocai tutto il gruppo per parlare di questo piano venuto all'ultimo minuto, quindi presi la maschera, la indossai e partì per l'ufficio, distante 10/15 minuti dalla base, arrivato lì notai diverse macchine, sono tutti lì.

appena salì c'era già Giorgio che mi aspettava con il mio solito caffè in mano, lo presi e raggiunsi la sala riunioni, presi posto a capotavola e iniziai a girare nervosamente i numerosi fogli che avevo in mano,

"-dunque?-" disse ettore guardandomi in faccia,
"-ho un piano-" dissi abbastanza sicuro di me,
alzai gli occhi notando come tutti avessero gli occhi puntati su di me, "-ti ascoltiamo-" disse l'unica ragazza del gruppo, anna.
"-il bastardo gestiva un locale prima di sparire, non si sa dove, ora lo gestiscono i figli, uno di 20 anni l'altro di 17, Alex farà amicizia con loro, visto che è l'unico "pulito" in mezzo a noi, quando entrambi si fideranno li rapiremo e li ucciderò, il bastardo cercherà vendetta e mentre sarà occupato per loro lo uccideremo alle spalle-", dissi guardando uno per uno i ragazzi, fin quando il diretto interessato aprì bocca, guarda se deve farmi incazzare pure oggi, "-e perché io?! perché non ci vai tu?!-" disse con arroganza, "-ti ricordo che sono pur sempre nicola bravi, dopo la morte dei miei non trovando in mio corpo hanno indagato e parlato ai telegiornali per mesi, avranno sicuramente sentito parlare di me-" dissi guardandolo, "-cico ha ragione alex-" concordò finalmente Michele, "- e va bene, ma voglio la mia parte-" disse finalmente, "-perfetto, inizia da domani, dopo passa in ufficio che ti passo gli orari dei lavori-", annuì e lasciai la sala, dirigendomi nel mio ufficio.

continuai a lavorare sul computer alla ricerca di qualche altra informazione utile, ma purtroppo oltre agli orari di lavoro che già avevo non trovai nient'altro,
decisi di tornare a casa dopo una decina di minuti, presi i fogli, le chiavi e raggiunsi il cancello dove mi aspettava la mia fantastica bmw nera, e partì verso casa con la musica a palla.

𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑏𝑖𝑜𝑛𝑑𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑥𝑦 ♡︎𝐒𝐓𝐑𝐄𝐂𝐈𝐂𝐎♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora