💫𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝒐𝒕𝒕𝒐💫

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*pov cico*

raggiunsi la sala riunione dove già tutti erano seduti ai propri posti, la morte di uno dei jk provocò casino, e infatti sapevo solo che a breve avrebbero colpito ancora, non si fermeranno finché uno di noi non sarà a terra, come capo non posso farlo accadere.

''-che cosa facciamo?-" chiese ettore, "-non lo so, so solo che dobbiamo stare molto attenti-" risposi prendendo posto, punteranno al più debole del gruppo, e fin'ora è il biondino, non posso permettere che gli facciano del male.

parlammo per circa venti minuti sul piano perfetto, ma l'unica cosa era stare qui per qualche giorno.

una volta finita la riunione mi alzai e raggiunsi il mio ufficio, la porta era aperta ma vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere, il biondino stava usando il mio computer, ho molte informazioni e non deve permettersi di toccare.
mi avvicinai e appena mi notò mi sorrise, "-com'è andata?-" chiese tornando concentrato sul pc, mi avvicinai a lui e notai sullo schermo un gioco, "-scusa, mi annoiavo-" disse chiudendo il gioco, potevo capirlo, così evitai di arrabbiarmi.
"-hai fame?-" chiesi sedendo sulla scrivania, "-no-" rispose secco, "-io si quindi andiamo-" dissi alzandomi e uscendo nuovamente dalla stanza, proseguì lungo il corridoio per poi trovarmi davanti una grande sala con un tavolo lungo al centro, "-siediti dove vuoi-" dissi indicando il tavolo già pieno di cibo, pian piano arrivarono tutti gli altri prendono posto e parlando allegramente, non capisco come facciano a ridere e scherzare quando potremmo morire da un momento all'altro, l'unico in silenzio ero io, non era da me siccome ero sempre il primo a rompere.
ma non me la sentivo sinceramente di abbassare la guardia.

notai come anche Federico fissava il piatto senza toccare niente, era perso nei suoi pensieri, "-tutto bene?-" chiesi bevendo un sorso d'acqua, "-si non ho molta fame-" disse spostando il piatto da davanti.

*fede pov*

purtroppo l'ora di cena arrivò, e ci dirigemmo nella sala principale dove già ci aspettava un grande tavolo colmo di cibo, "-siediti dove vuoi-" disse cico indicandomi il tavolo, arrivarono anche gli altri che scherzavano e ridevano allegramente, tutti tranne lui, mangiava in silenzio guardando un punto a caso del tavolo. non toccai niente, non perché non avessi fame, ma perché soffro di disturbi alimentari, ed è la cosa che più mi ha fatto soffrire in questi anni, sentirmi in colpa per un solo pezzetto di pane, sentirmi diverso dagli altri che mangiano senza sensi di colpa, sto affrontando tutto questo da solo, odio i posti pieni di cibo.
"-tutto bene?-" chiese lui bevendo un goccio d'acqua, non volevo dirgli che soffrissi di disturbi alimentari, non lo sa neanche mio fratello.

"-sei pallido, mangia almeno un pezzo di pollo-" disse porgendo il piatto, non volevo dirgli di no, così ne presi un pezzo e lo misi nel piatto con il cibo che non riuscivo a mangiare, "-non ci riesco-" dissi abbastanza piano in modo che solo lui mi sentisse, abbassai la testa in imbarazzo.

era ormai ora di dormire e prima che uscissi dalla stanza con cico lo vidi prendere un piattino di carta mettendo all'interno del pollo, delle patatine e una crostatina al cioccolato, coprì il tutto con un'altro piatto, non potevamo tornare alla base per un motivo a me sconosciuto quindi alloggiammo al secondo piano dell'ufficio con delle camere, non erano chissà quante quindi io avrei dormito con cico.

arrivati in stanza rimasi sorpreso, era bellissima
al centro della stanza c'era un letto matrimoniale con lenzuola bordeaux, pareti grigie e parquet scuro, una grande finestra con lunghe tende scure, accompagnata da una scrivania di legno, una piccola porta sulla destra con un bagno enorme e un tappeto nero vicino al letto.

sulla scrivania c'era una foto che girò subito,
con quattro persone, tra cui una donna, un uomo, una ragazzina e un ragazzo, collegai tutti i punti, la foto era della famiglia bravi, perché tenere una foto del genere? beh, perché era la sua famiglia, un'altra foto invece conteneva sei persone, riconobbi subito anna, alex, ettore, giorgio, Michele e cico dalla maschera nera.

"-ora che non c'è nessuno prova a mangiare qualcosa-" disse porgendomi il piatto preparato in precedenza, mi sedetti sulla sedia della scrivania con il piatto davanti, lui era seduto sul letto, mi persi nei suoi occhi per qualche istante non respirando, i suoi occhi scuri e riconoscibili, scuri ma bellissimi, interruppe quel momento girandosi, ne approfittai prendendo un pezzetto di pollo per poi dargli un piccolo morso, effettivamente era buonissimo, ma già i sensi di colpa aumentavano, "-bravo, vedi che ce la fai?-" potevo vedere dai suoi occhi un sorriso, stava sorridendo.

grazie alle sue parole riuscì a finire il pollo e le patatine, "-sono fiero di te-" disse sorridendo nuovamente, "-grazie nico-" dissi guardandolo negli occhi, il sorriso scomparve dalla sua faccia, rimase fermo a guardarmi per qualche secondo senza parlare, "-c-cosa?-" riuscì a dire in un sussurro, "-nicola-" sussurrai perdendomi nuovamente nei suoi occhi.

so che è lui.

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mi sto impegnando un casinoo,
spero che anche questo capitolo vi piaccia;)

scusate per il capitolo un po' corto.
❤️💜

𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑏𝑖𝑜𝑛𝑑𝑖𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑥𝑦 ♡︎𝐒𝐓𝐑𝐄𝐂𝐈𝐂𝐎♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora